OLTRE CONFINE
A Fiume per il regionalismo - Livio Dorigo - foto
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Organizzato dal Forum democratico fiumano e dalla Dieta democratica istriana e sotto l'egida ed il patrocinio del parlamento europeo, si e svolto a Fiume un simposio internazionale sull'Europa delle regioni e dei comuni. I due organismi cosi come Azione dalmatica hanno come program-ma l'autonomia amministrativa dei rispettivi territori. Nel convegno si sono proposti di elabora re e promuovere concetti moderni di regione per le Repubbliche nate dalla ex Jugoslavia analoghi a quelli realizzati negli stati dell'Europa occidentale, di analizzare i principi che ispirano alcune forze politiche attualmente at potere in tali repubbliche la cui azione autarchica mina ad edificare nuovi Muri di Berlino tra stati nazionali impotenti: di fare il punto sul processo di regionalismo in at-to in Croazia in particolare, inteso non come strumento di decisione dell'autonomia ed autogoverno locale ma strumento per l'esclusivo esercizio del potere centrale; di promuovere iniziative per la costituzione di un'Associazione fra regioni e comuni con funzioni di Osservatore presso Consiglio d'Europa.
Hanno partecipato al simposio irappresentanti del Parlamento europeo, del Consiglio d'Europa di Strasburgo, delle Regioni e Comuni d'Europa, oltre che di associazioni fra cui il Circolo di cultura Istria. Non c'erano rappresentanti del Governo di Zagabria e di Lubiana, ne della Unione degli italiani, che non ha ritenuto opportuno che il Simposio si svolgesse proprio presso la sede della Comunita italiana.
La relazione introduttiva e stata tenuta da Giovanni Pauletta di Polo, primo presidente della Dieta democratica istriana e sostenitore del regionalismo in Croazia, il quale ha rilevato la tendenza allo Stato teocratico con la presenza net Governo di Zagabria di tre ecclesiastici; ad uno di questi don Antonio Bakovica, sarebbe stato affidato il compito della ricostruzione demografica e spirituale del popolo croato; primo provvedimento quello dell'abolizione dell'aborto e del divorzio.
Tra i numerosi interventi che si sono susseguiti merita d'esser segnalato quello di Ugo Poli, delegato della conferenza permanente dei poteri locali e regionali il qua-le ha affermato che la dimensione regionale e oggi quella phi efficace per lo sviluppo e la coesione della Comunita europea e per il recupero delle regioni represse. II presidente in carica della Dieta democratica istriana ha parlato dell'Istria regione interstatale rilevando che in questa area italiani, sloven' e croati vivo-no in pace e possono esser d'esempio a taste parti dei balcani ed anche d'Europa.
Al Teatro La Fenice, ove si svolto il convegno, si sono verificati net pomeriggio momenti di tensione a seguito di proteste inscenate da un gruppo di «gardistis in tuta mimetica e casco nero, appartenenti alla Guardia nazionale repubblicana, che hanno preteso che sul palco venisse issata la bandiera croata. Sono stati accontentati, per proseguire nei lavori. L'episodio tuttavia a servito, semmai ce ne fosse stato bisogno, a sottolineare le denunce e le tesi sostenute dagli oratori.
E diffuso il timore che al di là degli episodi di teppismo di cui sono protagonisti i gardisti, alla fine delle ostilità molti reduci frustrati e disoccupati possano veramente rappresentare motivo di grave preoccupazione e costituire massa di manovra per un consolidamento dei rapporti in Croazia tra le forze clericali e quelle nazionalistiche.
II Simposio si e concluso con la costituzione di una Associazione tra le forze e movimenti politici che si battono per le autonomie locali, i cui rappresentanti parteciperanno al Consiglio d'Europa in veste di osservatori.
Livio Dorigo
Dal numero 2732
del 11/04/1992
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