NEL DISASTRO IUGOSLAVO Forze armate irregolari - Sergio Cionci - foto

Didascalie: Questa pianta riporta, con precisione ed in modo dettagliato, tutte le strutture della piu grande base aerea jugoslava, quella di Bihac in Bosnia, gia centro operativo del 5o Corpo dell'areonautica militare; da questo aerodromo, parzialmente distrutto dai federal' prima del suo recente abbandono, sono decollati gran parte dei MIG-21 per le incursioni contro la Slovenia e la Croazia, compresa quella contro il piccolo aeroporto turistico sulla costa istriana e per l'abbattimento dell'elicottero italiano in missione di pace con sei vittime disarmate Fra i fiori una delle tante scene che si ripetono lungo fronte dalmata,nel suo impercettibile movimento verso sud, contrastato dalle unità federali che resistono per impedi re il possesso della penisola di Prevlaka, che controlla l'accesso alla Bocche di Cattaro; diverse altre brigate croate, che operano segretamente in Bosnia, in direzione del confine montenegrino, area di una possibile, nuova, contesa territoriale, con prospettive devastanti, sono state bloccate e fatte arretrare dalle imposizioni dell'ONU, ma i tentativi continuano segue da pag.8 to che ha fatto pulizia etnica e politica nelle alte sfere militari, non. elle la serbizzazione e in riduzione dei ranghi, the ha visto la rimozione di 39 fra generali ed ammiragli, nomi prestigiosi come quelli di Adzic, Aksentijevic, Avramovie, Raseta, Negovanovic, Vasiljevic, Kukanjac, Jokic, Kandic ecc. a stata un'operazione che, oltre ad ottenere un fattore di omogeneita negli organici e nelle gerarchie, ha avuto il precipuo scopo di eliminare ogni potenziale oppositore alla sua leadership. Le force armate rapprescntano attualmente per la nuova federazione jugoslava un grave problema, quello di mantenere in vita un grande potenziale di uomini e mezzi, dai costi astronomici', concentrato in poco spazio. Dopo in smobilitazione nelle due repubbliche di Slovenia e Croazia, le force armate jugoslave, con l'abbandono di vaste aree, hanno perdu-to anche gran parte dei porti e degli ancoraggi in Adriatico e la marina e stata costretta a concentrare tutte in sue unità nelle Bocche di Cattaro e presso in isole di Lissa, Lagosta e Meleda. La stessa cosasi a verificata per l'aeronautica che si a vista privata di tutti gli aeroporti a nord del Paese: quelli di Pola, Pleso, Lucko e Zemunik (Zara) in Croazia; quelli di Brnik, Cerklje e Maribor in Slovenia; quelli di Mostar e Bihac in Bosnia. Da notare che quest'ultimo era il più importante e di rilevanza strategica anche nei confronti dell'Italia; dotato di quattro piste, di hangar sotterranei, di rifugi antiatomici, di stazioni radar e di centrali di elaborazioni dati per la difesa missilistica, era la base di ire squadriglie di cacciabombardieri MIG-21, con compiti di difesa aerea, attacchi al suolo e ricognizione, per un to-tale di 53 aerei, una forza imponente, in grado di raggiungere, con un carico bellico,nel giro di 10 minuti il cielo di Trieste e in 12 quello di Ancona. A parte la mina vagante, rappresentata dall'Armata, che ha perduto la sua partita e la sua credibilita, esiste un altro drammatico problema costituito dalle unita paramilitari, cui l'esercito ha affidato, nella fase cruciale della guerra. il lavoro” più sporco e pin spietato, c che oggi nessuno pin in grado di comandare e di disarmare. La perdita di ogni controllo da parte di Belgrado sugli irregolari serbi a scattata due mesi or sono all'atto della smobilitazione del le truppe in Bosnia; mot-ti soldati hanno portato con se le armi, artiglierie comprese, e si so-no uniti a quelle bande armate che stanno attualmente facendo a brani questa repubblica. In questo clima di conflittualità permanente, viene spontaneo da chiedersi quale potra essere l'efficacia delle sanzioni economiche se la Serbia non e pin in grado di esercitare un controllo sugli irre. golari, posto che l'obiettivo delle sanzioni era proprio quello di indurrre Belgrado a ordinare ai Serbi in Bosnia-Erzegovina di porre fine alle ostilita, di consentire la riapertura dell'aeroporto di Sarajevo per creare, a scopi umanitari, un pante aereo multinazionale. La breve .apparizione), della VI Flotta USA in Adriatico, la nomina del serbo-americano Milan Panic a primo ministro e il crescente timore di una sollevazione po polare potrebbero esserc i primi segnali di un lento evolversi del-la situazione, ma anche un probabile segno premonitore del ,,sacri sull'altare della terza Iugoslavia di Slobodan Milosevic, pin tenace difensore dell'ex federazione, divcnuto ormai personaggio scomodo allo zio Sam, dopo che questi ne era stato, in un passato non molto remoto, il nume tutelare. Sergio Cionci

Dal numero 2746

del 18/07/1992

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