VITA ESEMPLARE DI EMMA DURIN Dedicata alla spiritualità -foto

foto In ricordo di Emma Darin, nata a Gallesano net 1938 e spentasi a Mestre il 27 aprile 1992, e stab pubblicato un volumetto di 80 pagine in cui sono raccolte meditazioni, corrispondenze e testimonianze sulla vita ricca di interioritti di colei che ha vissum a Tondo l'esperienza dell'esule. La pubblicazione si apre con questa biografia in cui son contenuti i motivi della al fettuosa memoria di tanti amici. Nelle «Memorie istoriche sacre e profane dell'Istria. (1861) del capodistriano Prospero Pet ronio, membro dell'Accademia dei Risorti, il piccolo paese di Gallesano viene cosi descritto: .Gallisan, discosta da Pola cinque miglia, ove alle volte sogliono, per l'aria buona, risiedere restate li Vescovi e li Provveditori di Pola, e posta in piano in silo allegro, circondato da fertilissimi poderis. II luogo ha origini antichissime e risulta abitato motto prima della dominazione romana, all'epoca dei castellieri. Quando Augusto assegnO le terre delPagro polese ai veterani, dividendo il territorio in tanti poderi delineati sullo schema degli accampamenti militari, Gallesano venne a trovarsi sull'incrocio tra il «cardo. e il «decumano«, ancora oggi evidente nell'antico reticolo. Segui poi le vicende storiche di tutta l'Istria costiera e dal 1331 venne incorporato nei possedimenti veneziani. Dai castellieri che la circondano lo sguardo spazia verso le isole Brioni da un lato e verso il Quarnaro dominato dal cono del monte Ossero dall'altro. La parrocchiale, eretta net 1613, dedicata a San Rocco e impreziosita da bellissimi altari lignei; a fianco il bel campanile di 36 metri a 5 marcapiani con le celle a bifore romaniche sormontate da una cuspide su un tamburo ottagonale. Degna di nota la chiesetta paleocristiana di San Giusto con un note-vole crocefisso del XII secolo. II borgo prima della guerra non raggiungeva i 2000 abitanti la cui parlata dialettale, il cosi detto vetero-istriano con una flessione tutta particolare, testimonia le antiche origini del paese. In questo paesino dell'Istria vede la lute il 20 marzo 1938, Emma, quarta figlia di Francesco Durin di Gallesano e di Maria Rovis di Gimino, una borgata vicina. Anche se non mancano nubi all'orizzonte del-['Europa, il momento storico aliments nei cuori degli uomini il f iori re di rosee speranze di prosperity. L'Istria sembra una terra felice, serena, comunque lontana da ogni possibile clamore guerresco. Poi, quasi improvvisa, la guerra che in breve diviene europea, mondiale, totale. Emma non ha ancora compiuto tre anni quando una tragedia si abbatte sulla famiglia: I'll gennaio 1941, per incidents di volo in guerra, muore il fratello Giovanni, sottotenente pi-Iota dell'Aeronautica Italiana. Quest° luttuoso even-to incide profondamente sull'animo delicato e sensibile della bambina. Si rivela subito intelligence e precoce: comincia la sua preparazione scolastica elementare sui testi del fratello e della sorella tanto che a 4 anni e mezzo sa gia leggere e scrivere. Intanto In tragedia incombe: la guerra che sembrava lontana si avvicina pericolosamente e semina i suoi veleni nelle coscienze degli uomini. L'8 settembre 1943 é, soprattutto per ('Istria, una data nefasta. Si scatena l'odio degli slavi nelle sue forme pha brutali e si conosce l'or segue a pag.10

Dal numero 2788

del 29/05/1993

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