LACRIME D'ESILIO – foto

ALDO BASILE - foto II 23 novembre 1993 e morto in Liguria, a Varazze, Aldo Basile. Aveva 71 anni. Dopo l'esodo era stato alle dipendenze della Innocenti a Milano. Aveva quin di operate in proprio. A Pola in gioventù, studente al Liceo Carducci, si era fatto tantissimi amici per la sua cordialita e apertura d'animo. Si era dedicato in particolare, nel campo sportivo, alle corse in bicicletta. I suoi resti, conservati provvisoriamente a Trieste, saranno traslati a Pomer (Po-la) accanto alla madre, ricongiunti cosi a chi gli die-de i natal i e con la terra che to vide nascere. Alla moglie Giuliana, nativa di Fiume, ed al fratello Sergio le nostre piu sentite condoglianze. FIORENTINA ERNESTINI Vedova Kraglievich, gia vedova Bottoni, era nata 87 anni fa a Pola, in Siana. Dal prima marito aveva avuto Violetta e Liliana; dal secondo (era rimasta vedova a 30 anni) Clara e Danilo. Suo padre, Giuseppe Ernestini, era state un patriota fervente, imprigionato dagli austriaci. Di fervidi, orgogliosi sentiments italiani, per fedelta al secondo marito, era rimasta in Istria, Ira Grisignana e Umago dove e morta il 14 di ria le f a miglie Sorge e Mignone elargiscono lire 20.000 pro Arena. ADDIO A MARIO - foto Mario Opassich con la moglie Angelina net giorno celebrativo delle nozze d'oro il 16 novembre 1991 E un'eco profonda che scuote, saper che un amico e scornparso lasciandoci intorno quel vuoto che il solo ricordo non empie. Un altro vuoto nelle nostre file: anche Mario Opassich ha lasciato questa terra, per un mondo migliore, in attesa della resurrezione promessa dal Cielo. Due mesi di sofferenza, repulsion al cibo e forte perdita di peso; poi il tracollo, l'urgente ricovero ospedaliero e I'intervento chirurgico al cervello. Coma irreversibile, mi telefonarono il 16 dicembre Rudi e Nives Gabbi, da Pescara e, due giorni dope, il 18, da Taranto, Carletto Giosio m'informava, di prima mattina, dell'avvenuto decesso. Ho reagito motto male, fin dal-la telefonata di Nives, giuntami proprio mentre, con i Fame montecatinesi, ci accingevamo a festeggiare i Bette anni di Bri Bri in un ristorante locale. Quindi, per non guastare l'atmosfera, mi son tenuto tutto dentro, pagandone poi il fio nel la notte ed il giorno successivo, sia moralmente che fisicamente. Non riuscivo a capacitarmi del fatto che, quella montagna d'uomo, intessuto di buonumore e voglia di vivere, non ci fosse più. Con Angelina ed genero era venuto a trovarci, in agosto, a Castel San Pietro Romano, con un pensierino per Bri Bri, ed aveva incantato Marcella, con il sue sorriso e la sua bonomia. La famiglia non sara sola a piangerlo: eravamo un bel sestetto, ai convegni apocalittici, i due Opassich, i due Gabbi, Carletto e lo scrivente. Tavolata sempre per conto nostro e, per qualche giorno, a contarsela ed a passare qualche ora vuoi lieta, vuoi meno beta in certe occasions, ma sempre uniti e solidali. Fra un ritrovo ed il successive, sempre frequenti i contatti telefonici, con le notizie, le chiacchiere, i pettegolezzi magari, ma sempre con amore phi the fraterno. Scrivo e vedo, dinanzi a me, il bel faction rubicondo di Mario, con gli occhi sorridenti anche phi della bocca, e lo spirito sempre teso a dare, mai a chiedere. Mi manchera tanto, iI suo .Pronto! e allora?. che spessissimo risuonava in casa mia. Da adesso in avanti, vivremo anche net sue ricordo e, dope ('Angelina ed i suoi cari, lo rimpiangeranno tanto Rudi, la Nives, Carletto ed io. [Guglielmo Belli) Capodistriani a Milano Organizzati da Giani Godeas, i capodistriani a Milano, dopo la messa alla chiesa di San. Babila, si sono riuniti al Circolo della .Meneghina.. Mamma Tina Godeas, che alla festa di S. Nazario distribuisce he spighe di lavanda, nella ricorrenza di Natale e capodanno regalia agli uomini un ramoscello di vischio e alle signore il pungitopo. Mamma Tina e sempre l'anima dei raduni capodistriani: sempre numerosi e motto affiatati. Mario Vesnaver distribui un fascicolo di Aldo Cherin, riprodotto in fotocopie da Vesnaver stesso, per il .Natale Capodistriano 1993 a Milano.. Riguarda le .Memorie di un internato in Austria (1915-1917)., doe l'internamento di capodistriani a Mittergrabern. Tra gli internati c'era anche la famiglia Sauro che in quel campo venne a sapere del-la cattura e delle esecuzione di Nazario, a Pola. Zhiuk distribui stampe di suoi quadri e cartoncini di natale e capodanno con le immagini di Capodistria. Sempre attivissimo in questa manifestazioni, espresse la sua profonda delusione per la riunione che l'Associazione Reduci d'Africa ha organizzato in memoria di tre Medaglie d'Oro tra cui il nostro Giorgio Cobolli: non sono stati letti i telegrammi di Nino de Totto e di Sauro. Zhiuk era amico dell'eroe capodistriano. Mi raccont6 che a Cobolli piaceva pedalare in bicicletta. Naturalmente non poteva guidare lui e ci andava in tandem con Tullio, fratello di Zhiuk. Ad una curva stretta, Cobolli disse a Tullio: .Cossa ti xe orbo?. .Guarda chi che parla. rispose Tullio. Scherzava anche sulla sua disperata infermità. La signora Antonella Steffé distribui a tutti i presenti i confetti per la nascita di Elena. Anche questa bimba di due mesi era ospite del raduno. Dopo il pranzo sono state offerte le fritole della signora Ida Risi Vesnader e lo strucolo del-la signore Giusi Gerin e Albeta Lonzar; fece gli onori di casa la gentilissima Romana Liva.

Dal numero 2817

del 08/01/1994

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