CAMPANE DEL MIO PAESE - Elio Rosin - foto

- foto Le campane del mio parse Di bronzo fuso da tanti anni Nell'alta torre sono appese A ricordar gli eventi paesani. Ero bambino quando son giunte Dalla fonderia nuove di zecca Tanto lucide che sembravano ante In fila allineate sulla piazzetta, Subito dopo la benedizione Fumno sistemate sulla cima Dell'alta torte con attenzione Al posto di quelle che erano prima. Per loccasione si fete gran festa Con banda suoni canti e balli Noi ragazzi con la nostra maestra Ci divertimmo a pestar i calli. Da quel giomo quasi in sordina I loro rintocchi si facevan sentir Svegliandoti presto alla matting 0 verso sera all'imbrunir. A mezzo giorno il loro suono Faceva cessar il duro lavoro Come una benedizione per quel dono Di cui ognuno faceva tesoro. Nei giomi di festa a distesa Chiamava i fedeli alle funzioni Suonavano ancora quando in attesa Sera delle sante benedizioni. In ogni evento della nostra vita Le campane espandevano il loro suon Da quando si nasceva fin quando la vita Cessava al suon del campanon. I loro rintocchi annunciarono la guerra Suonando a stormo giunse la pace. Ma per not Istriani e per la nostra ten-a Ancora il loro suon come si fa si lace. Non han suonato quando son partito Profugo addolorato che nulla spera. Sempre il loro ricordo mi sara gradito Quando del giorno giungera la sent. Elio Rosin

Dal numero 2878

del 08/04/1995

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