RICORDATO Il XXIV MAGGIO DAI GIULIANI A BRINDISI Gli esuli, unitamente agli iscritti alle altre associazioni patriottiche, hanno solennemente celebrato la storica data - Foto

Anche quest'anno, il Comitato di Brindisi dell'A. N. V. G. D., assieme alle locali associazioni patriottiche e d'arma, con le quali agisce e mantiene i più fraterni rapporti, ha partecipato alla solenne manifestazione organizzata per commemorare la data del 24 maggio, che determinò, con l'eroismo ed il sacrificio di tanti figli d'Italia, la libertà e l'indipendenza della Patria. Secondo il programma prestabilito, alle 17,30, da Piazza Cairoli si è mosso il corteo nel seguente ordine: banda cittadina, corone, il (decorato al valore militare) gonfalone della città di Brindisi, scortato da un plotone di vigili urbani in alta uniforme, le bandiere di Fiume, Pola, Zara e Trieste, recate da profughi ex Combattenti della prima guerra mondiale, scortate dal cap. Doldo e da altri componenti 1' esecutivo provinciale del comitato di Brindisi, la superdecorata bandiera dei Mutilati, scortata dal Presidente comm. Canario e da grandi invalidi, il labaro con numerose medaglie dei combattenti e le bandiere delle associazioni patriottiche, d'arma, del collegio navale Tommaseo, quindi un gruppo di mutilati, profughi d'Africa, Albania, Grecia, Venezia Giulia e Dalmazia, combattenti, studenti del Collegio Tommaseo in perfetta uniforme, studenti delle varie scuole. Al monumento ai Caduti, dove sono state deposte le varie corone, alla presenza delle autorità, con alla testa il Prefetto dott. Alberto Novello, il Sindaco comm. Poto, il presidente dell ' amministrazione Provinciale, ha tenuto la commemorazione il maggiore Ciampa il quale, con toccanti parole. ha rievocato la patriottica data, soffermandosi sulle fasi più gloriose della vittoriosa guerra che vide la nostra bandiera issata sui sacri confini della Patria. Parlando dei nostri territori ceduti alla Jugoslavia, lo oratore ha detto: « Sono ancora irredente, per fatalità di eventi, parte di quelle italianissime terre ' comprendenti anche le città di Fiume, Pola, Zara, tanto care al nostro cuore, i cui figli, questi nostri fratelli più diletti, presenti anche qui fra noi, sono disseminati per il mondo, testimoni di tanta nostra sventura ». Dopo aver espresso, per i gloriosi Caduti della grande guerra i sentimenti della più profonda devozione e riconoscente gratitudine, l'oratore ha concluso, il discorso al grido di : Viva l'Italia! Durante la sfilata e la cerimonia al monumento ai Caduti la banda ha suonato in continuità alternando la « Canzone del Piave » a le « Campane di Trieste ».

Dal numero 1073

del 05/06/1957

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