LACRIME D'ESILIO - Foto

Simeona Pavazza ved. Damiani Dopo una vita interamente dedicata alla famiglia, il 7 febbraio 1956 a Milano è scomparsa Simeona Pavazza ved. Damiani di 83 anni, esule da Zara. Simeona Pavazza nata, a Spalato il 22 giugno 1874 era figlia di quell'Antonio Pavazza che molti spalatini ancora ricordano poiché negli anni cruciali per gli italiaini di quel litorale divenne il presidente della - Società dei Bersaglieri ». Era, quello il tempo di Bajamonti e delle lotte, ardenti ed appassionate, per la difesa del Comune di Spalato. Ciò, meglio di ogni altra cosa, può spiegare come Cesare Damiani è cresciuto ed è stato poi educato. Noi, più, che personalmente, la buona mamma, di Cesare l'abbiamo conosciuta appunto attraverso le descrizioni che sempre ce ne ha fatto il figlio : sorella, 'nipote, figlia di imprigionati e di confinati politici dalle autorità di polizia dell'Austria; per:. il trasferimento a Zara, la redenzione e :arrivo di Gabriele d'Annunzio. Animosa oltre ogni dire, sempre presente con tutto il resto della popolazione di Zara. Ma e crediamo proprio di non esagerare, la vita di questa esemplarissima donna ha avuto solo e sempre un unico obiettivo: il figlio Cesare. Quello di Simeona Pavazza Damiani deve essere certamente stato un animo capace di albergare mille sentimenti, ora materni, ora patriottici ed ancora materni; una figura che può essere, anche per il tipico, caratteristico altero temperamento, considerata genuina espressione della terra ov'ebbe i natali. Lasciata &ira, seguì il figlio Cesare prima a Venezia, poi a: Ferrara ed infine, dal 1950, risiedeva a Milano ove sembrava avesse riacquistato il vigore e la serenità di sia tempo. Affronta dargli 'anni e dai disturbi di una fastidiosissima asma, la buona ed amorevole mamma di Cesare Damiani è spirata verso le ultime ore de pomeriggio del 7 febbraio 1957. Il feretro di Simeoma Pavazza ved.. Damiani, avvolto nella. bandiera di Dalmazia è stato accompagnato dall'abitazione in v i a degli Astri alla. Chiesa parrocchiale di Lorenteggio da numerosi giuliani e dalmati. Ai funerali, in rappresentanza dell Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, era presente il cav. Giorgio Lussi, presidente del comitato provinciale milanese, ed hanno partecipato il » Dopolavoro dell'Amministrazione Provinciale » ed i giuliani e dalmati comproprietari dello stabile di via degli Astri. Ettore Tossetto Nelle ore pomeridiane de 1'8 febbraio è deceduto a Vittorio Veneto il profugo polese cav. Ettore Tossetto, di 79 anni. Nato a Pola, ricordava sempre con tanta nostalgia la sua terra istriana e i profughi giuliano - dalmati residenti a Vittorio Veneto lo ricordano con vivo rimpianto. All'addolorata sorella Adalgisa porgiamo le nostre condoglianze. Giovanna Milotti - Foto Con larga partecipazione di profughi giuliani e di cittadini goriziani, si; sono svolti martedì 12 febbraio a Gorizia i funerali della signora Giovanna Milotti nata Pichiur, deceduta all'età di 62 anni. Il corteo funebre si è mosso dalla Casa di cura di Villa San Giusto, e dopo l'ufficio funebre celebrato nel Tempio omonimo, ha proseguito per il cimitero centrale. L'estinta, esule da Pola e originaria istriana, lascia di sè e della sua vita di sposa e di mamma affettuosa gradito ricordo, per cui vivo è stato il compianto destato dalla sua prematura dipartita. Ha lasciato nel dolore il marito Simone Milotti, pensionato delle Dogane, e i desolati figli Miriam, Edda, Vittorio con la moglie Liliana, Gianna e Nino, ai quali inviamo le nostre affettuose condoglianze. Ermanno Escher Un grave lutto ha colpito le sig.ne Corinna e Maria Escher, apprezzate dirigenti della Casa del Bambino Giuliano e Dalmata di Merletto di Graglia (Vercelli). Si è spento infatti a Trieste il 5 febbraio u. s. il loro amato genitore Cap. Ermanno Escher, Comandante Soc. Adriatica di Navigazione a. r. Ai funerali, che si sono svolti a Trieste il 7 febbraio u. s. hanno partecipato, oltre agli amici dell'estinto e varie personalità triestine, il Gen. Giuseppe Gigli in rappresentanza del dott. Enrico Ricceri, il dott. Nordio Emani in rappresentanza del Comm. G. Romoli, il Sig. Stelio Polenghi in rappresentanza del Segretario Generale dell ' Opera Clemente. Hanno inviato un telegramma di cordoglio il Vescovo e il Sindaco di Trieste, l'Amm. de Courten e altre personalità. Rivolgiamo alla memoria dello scomparso il nostro pensiero commosso e alla famiglia vivissime e sentite condoglianze di tutta la comunità giuliano - dalmata. Umberto Piazzo I parentini rivolgono un memore pensiero all'architetto Umberto Piazzo, deceduto ultimamente a Roma, dov'era conservatore di Palazzo Barberini e dell'Altare della Patria. Lo ricordano nelle sue frequenti visite a Parenzo a dirigere i lavori della Basilica eufrasiana allorchè l' Italia volle che il monumento insigne fosse ripristinato con cura sapiente e gelosa. Parco di parole, di affabili maniere, sempre immerso nelle sue meditazioni di studioso, suscitava un grande rispetto negli operai che collaboravano con lui nella opera delicata. Contribuì ai preziosi rilievi nella monografia della Basilica Eufrasiana, uscita nel 1940 a corredo dello studio critico di Bruno Molaioli, con prefazione di Silvio Benco. Dal 1933 fu a Trieste alla Soprintendenza ai monumenti della Venezia Giulia e del Friuli ed a Trieste dedicò le sue indagini allo studio dell'architettura neoclassica triestina. Le vicende della guerra lo portarono a Udine e nel 1947 passò ad altri incarichi a Roma. I parentini esuli che hanno sempre nel cuore impressa l'immagine della loro Basilica d'oro esprimono il loro profondo cordoglio alla famiglia dell'estinto. Eugenia Petronio Lo scorso mese di gennaio, e più precisamente il giorno 18, è deceduta nello ospedale di Gorizia, all'età di 74 anni, l'esule di Pola Eugenia Petronio più comunemente conosciuta col nome di Eufemia. Da alcuni anni conviveva a Gorizia con la sorella, vedova del defunto avvocato e grande patriotta polese Albanese, e nel reciproco affetto trovavano conforto al loro rimpianto dei tempi felici vissuti nella loro cara città natia. Sorella del noto farmacista polese dott. Ettore Petronio e dell'altrettanto noto cav. Giovanni Petronio che fu per lunghi anni esponente e animatore della Lega Nazionale, la defunta proveniva da una delle più stimate e italianissime famiglie polesi, della quale perpetuava le tradizioni nobili per virtù e sentimenti. Purtroppo il destino ha voluto che la buona e pia signora Eugenia, che era nubile, chiudesse i suoi occhi per sempre lontana dal suo mondo natio dove aveva lasciato coi ricordi più belli, il suo cuore e la sua anima buona. Nel rendere omaggio di pietà alla sua memoria tanto sinceramente compianta, inviamo alla sorella, al nipote capitano Rino Petronio e agli altri congiunti e parenti colpiti dal lutto, le nostre accorate condoglianze.

Dal numero 1059

del 20/02/1957

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