L' uccisione di Crispo nel 326 Fianona nell'antichità - foto

Crispo, figlio di Costantino I, ucciso alla fortezza di Fianona, 326. Costantino I. il Grande (280-337), figlio di Costanzo Cloro, divenuto augusto ,nel 305, fu allevato alla Corte di Diocleziano e divenne Imperatore di Roma nel 306, rimanendo tale tino al 337.. In prime nozze sposò Minerva ed ebbe un figlio, Crispo (Flavio Giulio Cesare), in seconde nozze sposò Fausta, donna di rara bellezza, figlia di Massimiano Augusto e sorella di Massenzio. Costantino e Fausta ebbero tre figli: Costanzo, Il Costantino, Il e Costante I. Crispo, divenuto uomo di talento, soldato abile e valente amministratore, ebbe ben presto incarichi 'importanti dal padre che svolse sempre con ampia saggezza. Fra altro Crispo sconfisse la flotta di Licinio all'ingresso dell'Ellesponto. Però alla Corte si stava creando una posizione difficile ed ingrata per Crispo. La Imperatrice Fausta non avrebbe mai tollerato che Crispo un giorno diventasse il sovrano dei suoi tre figli e perciò tramò un inganno per sopprimere il figliastro. Accusò falsamente Crispo d'aver attentato all'onore di lei e di ribellione al padre. Costantino, senza preoccuparsi di verificare le accuse, accettò per veritiera la voce della bella moglie, ordinò l'arresto di fortezza del proprio fglio Crispo, impegnato nella guerra della Gallia e dell'Elle-sposto, lo fece condurre nella Roccaforte di Fianona (l'antica Flancria, oppida civium romanorum», come afferma lo storico Plinio) ed ivi, di ferro e veleno lo fecero morire. Ciò avveniva nel 326 proprio alla conclusione del Concilio di Nicea (25.3.325-1.1.326). Alla notizia del triste avvenimento si mosse la vecchia Elena, madre di Costantino (per la sua azione intensa in favore della Chiesa divenne santa), corse a Roma e ordinò al figlio di 'investigare sull'accaduto. Dopo le severe indagini apparve chiara l'innocenza di Crispo e la realtà della matrigna Fausta. Costantino, stordito dalla inattesa e triste verità, vendicò il proprio figlio Crispo con l'uccisione della sciagurata moglie Fausta... fé soffocare in un bagno di acqua bollente»; altri scrivono: venne condannata a bere il veleno. Ciò avveniva nel 327. Cent'anni orsono, al pomerium di Fianona fu ritrovata una lapide sepolcrale con la scritta Cesare; si ritiene ch'essa abbia attinenza con la sepoltura, in !eco. di Cesare Crispo. La romana Flanona, sulla cui notevole importanza di allora gli 'storici scrivono diffusamente, oltre ad essere stata Fortezza-roccaforte fu anche porto militare 'romano. Mario Gerbini

Dal numero 2537

del 23/04/1988

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