LACRIME D' ESILIO - foto

GUIDO TARTICCHIO - foto Lontano dalla sua terra si è spento il 28 aprile scorso a Toronto (Canada) Guido Tarticchio, colpito da un inesorabile morbo, sopportato con santa rassegnazione. Nato nel 1921 a vent'anni prestò servizio militare di leva in Marina, destinato al Varignano di La Spezia ove lo sorprese l'armistizio dell'8 settembre 1943. Attraverso molte peripezie, riti-sa a rientrare a Pola. Non tollerò l'occupazione tedesca della città e passò nelle file partigiane italiane operanti in Jugoslavia. Fu catturato dai tedeschi e deportato in Germania. Rimpatriato alla fine del conflitto, si impiegò all'Arsenale militare marittimo di Pala. Miracolosamente scatenò allo scoppio dì Vergarolla il 18 agosto 1946; ne ebbe come conseguenza una parziale sordità. Nei marzo 1947 prese la via dell'esilio, con la moglie e il figlio; il «Toscana» lo lasciò a Venezia ove prestò servizio presso quell'Arsenale fino al 1949, epoca in cui decise di emigrare in Canada. Qui, grazie alla capacità sua e della consorte, con impegno e spirito di sacrificio hanno raggiunto una buona sistemazione. La toro unione è stata anche rallegrata da altri due tigli. Al dolore della moglie e dei figli si unisce quello dei fratelli Riccardo, Nerina, Antonio, Armando ed Ersilia con i rispettivi familiari. Silvio Stanchi MARIA FURLANI SATTI - foto II primo maggio, a 81 anni, si è spenta a Udine, dopo lunga sofferenza, assistita dai familia. vi, l'esule da Pola Maria Furlani ved. Satti. Fin dalla giovinezza aveva cominciato a conoscere la triste esperienza di essere profuga; infatti nel corso della prima guerra mondiale la sua famiglia era stata inviata a Lubiana. Rientrata a Polo, sposò Bruno Salti e nel 1932 lo segui nel suo trasferimento per ragioni di lavoro a Udine e a Bolzano. Nel 1934 nasceva a Pala il figlio Sergio. E' stata moglie e madre esemplare e coraggiosa. Ha vissuto il triste periodo dell'8 settembre 1943 venendo a contatto con i primi partigiani di Tito a Barbana dove, casualmente, si trovava ospite da parenti per la vendemmia. Rientrata a Pola, occupata dai tedeschi doveva affrontare, con il figlioletto, lo sfollamento penoso e doloroso a Umago. Rientrata nel 1945 a Pola due anni dopo, come gran parte della popolazione prese la via dell'esilio. La sua prima sistemazione fu a Bolzano dove rimase fino al 1956 per poi trasferirsi definitivamente a Udine, dove visse circondata dall'affet. lo dei suoi cari. Alcuni anni orsono si era spento il marito Bruno. Al figlio Sergio, con la moglie Gabriella ed i figli Clau. dio e Paola, sentite condoglianze. Si uniscono al cordoglio del vicepresidente dell'Anvgd ing. Satti e della famiglia, il presidente Cattalini ed il direttive provinciale. DOMENICA DONORA' NATA MOHOROVICH Ricorre il 14 giugno il primo anniversario della morte delle mia cara ntinina. E' già passate un anno da quando te ne se andata, e mi sembra sia acca doto ieri. Ep,sete il tempo pae sa inesorabilmente, trascinando si dietro tutto dl bene e tutto i: male del mondo. Un'anima ir meno sulla -.terra ed una in più .in Cielo, dono prezioso di Dic e dei Santi; un'anima accolta dal nostro patrono San Biagio che da lassù le farà vedere la nostra Dignano e l'accompagnerà silenziosamente lungo le strade che tante volte -ha percorso durante la sua vita con trepidazione, con amore, con dolore e con gioia; l'accompagnerà nel nostro bel Duomo, là dove ha tanto pregato con profonda devozione Santi e Beati, per i vivi e per i morti. La sua anima vagherà nella sua casa natale, nel cimitero, nei luoghi che non ha più rivisto dopo l'esodo del 1948. Ma vagherà anche nelle nostre case, tra le nostre famiglie, tra la nostra gente. Ella é viva in noi perché viva è la nostra fede e l'amore in lei. Cara mamma, ti ricordiamo con profondo affetto e vivo rimpianto, ma anche con tanta serenità d'animo. Il -mio pensiero é anche quello di papà, il buon papà che lentamente si trascina i suoi 89 anni, serbando nel cuore il tuo ricordo e quello di una lunga vita insieme. Ti ricorda nel suo lavoro, che continua con quelle povere forze che ha ancora e prega molto per te e per tutti noi, sopportando con bontà ogni nostro difetto e ogni nostra imperfezione, senza darci dispiacere, quando il dispiacere invece è nostro. Il mio pensiero è quello di tutti noi, tuoi figli, di Tonin e di Pino. Vorremmo sempre, il tuo aiuto e la tua benedizione dal cielo, ad ogni nostra invocazione, perché nel tuo amore possa continuare a regnare la concordia, la pace e l'amore di famiglia. Ti ricordano con noi le mogli dei tuoi figli, madri dolcissime, e la giovine sposa del nipote Claudio, la cara Anna. A te il ricordo più vivo e deferente di noi tutti per averci insegnato col tuo esempio a vivere, a rispettare, ad amare il prossimo e la vita. Luigi Angela Sincich ved. Pavat. da Cittanuova. si è spenta a 88 anni, pianta dai figli Maria, Andreina, Anna, Antonio, Luigi e Fides. In un incidente della strada è rimasto vittima Giuseppe Bortolin da Buie, pianto dalla moglie Antonia Piuca e dai figli Antonio e Mariuccia.

Dal numero 2543

del 04/06/1988

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