Musica a Castelfranco Veneto A scuola e in concerto - Laura De Simone - foto

foto Castelfranco Veneto e il suo conservatorio musicale due realtà da conoscere per gli amanti dell'arte e della cultura musicale in genere. I seminari estivi di interpretazione musicale che vi si svolgono sono un richiamo sempre più forte per chi vuole regalarsi una vacanza studio, con l'opportunità di cogliere dall'insegnamento di grandi maestri, suggerimenti e consigli, facendo tesoro di quanto l'esperienza e il talento offrono. Dal 22 al 31 agosto la splendida villa, immersa nel verde che ospita il conservatorio, si è animata della presenza di circa 160 ragazzi, provenienti da tutte le parti d'Italia e dall'estero. Un'oasi di pace dentro le mura della città che contengono anche un altro gioiello architettonico, il Teatro Accademico, anch'esso sede dei seminari. Itinerari musicali ben precisi sono stati percorsi nei quattro corsi di: pianoforte, sulle sonate di Beethoven, del maestro Franco Medori, clarinetto nella musica da camera, del maestro Vincenza Mariozzi, flauto nelle sonate in duo con il pianoforte del maestro Conrad Klemm, chitarra nella letteratura spagnola del '900 del maestro José Tomas, Un successo particolare lo ha ottenuto il corso di pianoforte, con un record di presenze: 60 partecipanti di cui 10 effettivi scelti mediante una prova di Franco Medori, specialista nell'interpretazione dell'opera di Beethoven e la cui comunicativa, unita alla grande competenza tecnica e artistica, ha re. galato momenti illuminanti sul modo di porsi nei confronti del complesso mondo che si nasconde die tro l'apparente semplicità della scrittura beethoveniana. Al termine delle intense giornate di studio si sono svolti nel settecentesco Teatro Accademico, due concerti dei migliori allievi. Vi hanno partecipato con vivo successo anche due musicisti goriziani messisi in luce nel corso dei seminari. Il chitarrista Giulio Chiandetti, interprete nella prima serata di una impegnativa «Suite Castellana» di F. Moreno Torroba, eseguita con la sicurezza e la sensibilità del musicista ormai formato; la pianista Silvia Zazzaro, accompagnatrice ufficiale del corso di clarinetto e protagonista ammirata per la generosa disponibilità ad affrontare con rara competenza un repertorio cameristico molto vasto. Nella seconda serata ha eseguito in duo con Giuseppe San t ucci, il primo tempo della sonata op. 120 n. 2 di Brahme e con Simone Sirugo l'»Adagio» di Baerman. Laura De Simone

Dal numero 2560

del 15/10/1988

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