Per i nostri Patroni Viatico del Papa - Bepi Nider - foto

- foto Didascalia: Giovanni Paolo il benedice i mosaici dei Patroni della terra giuliano-dalmata che gli vengono presentati dall'autore Nino Gortan, da Pinguente, e da Rino Pastorutti, direttore della scuola mosaicisti di SpIlimbergo che ha realizzato i pannelli disegnati da Gortan Le ore del mattino hanno l'oro in bocca. come per dire: alzatevi presto. mettetevi a lavorare sodo e vedrete che prima o poi... lo rinuncio, anzi, ho quasi sempre rinunciato all'oro mattutino in pro del placido sonno o del piacevole dormiveglia delle prime ore del giorno. Però può anche capitare che in quattro case, in quattro appartamenti di questo angolo di paradiso romano. squilli una sveglia. Uomini assonnati che brontolano. che escono dalle coltri a rate. che si stiracchiano e che. in confidenza ormai con i Santi Patroni istro-fiumano-dalmati. si trovino puntuali, alle 7 e 30 precise. davanti la chiesa di San Marco dove attende un furgoncino con gli sportelloni aperti Vi è anche il parroco, P. Cristoforo Pasqua', il quale. impegnato con altri confratelli nella Prima Comunione di tanti bambini, ha designato a rappresentare la parrocchia il P. Antonio Pecar. triestino. il quale assiste all'opera dei Gopetari. dei Bosazzi. dei Martinuzzi e di un certo settantenne al quale voglio un bene, ma un bene cosi grande che non potete immaginare: peccato che non riesca a regalare a qualcuno un po' di chilogrammi di polpa e ad eliminare la ruggine dalle giunture. Dunque questi lavoratori del primo maggio vanno a svegliare i Santi Patroni, li caricano sul furgone e... dove si va? Ma all'udienza che il Papa terrà, in via eccezionale, a piazza San Pietro, udienza settimanale anticipata di un giorno perché, mercoledì due maggio. partirà per il lungo viaggio pastorale in Estremo Oriente. Al nostro gruppetto sono riservati dei magnifici posti a sedere. ad una trentina di metri sulla destra della cattedra del Pontefice, nel settore detto di San Pietro. Sul primo ampio gradino della larga scalinata che porta alla basilica, appoggiati ad appositi sostegni, i nostri meravigliosi Santi, che richiamano sguardi. attenzione e suscitano ammirazione nelle mote decine di migliaia di pellegrini che si accalcano dietro le transenne. Il cielo è coperto e la pioggia è imminente. Arriva il Papa, accolto festosamente dalla folla, sale sulla cattedra, ascolta il saluto che gli viene rivolto in francese. inglese. tedesco, spagnolo, italiano da vari religiosi; commenta il significato della giornata del primo maggio. che è anche la festa di San Giuseppe Lavoratore, riascolta i delegati stranieri, saluta tutti i gruppi ed in fine gli ultimi saluti li rivolge ai pellegrini italiani con queste parole: — Rivolgo un cordiale saluto a tutti i gruppi di pellegrini italiani, qui presenti, e desidero ricordare in particolare membri del Comitato peri Santi Patroni della Venezia Giulia e della Dalmazia che hanno offerto alla chiesa parrocchiale di San Marco in Agro Laurentino di Roma alcuni pannelli in mosaico che raffigurano i Santi Protettori delle città giuliane. A voi, a tutti i vostri fratelli e a tutti i rappresentanti delle comunità giuliano-dalmate dell'Urbe indirizzo l'augurio che conserviate gelosamente le preziose tradizioni di fede cristiana, ricevute nelle vostre terre d'originel — Piove. La piazza è un malinconico coloratissimo giardino di ombrelli. di impermeabili, di tutto ciò che serve a ripararsi. Il Santo Padre, sceso dalla cattedra. ha voluto conoscere gli autori dell'opera che gli sono stati presentati con acconcie parole dallo scrivente. Sotto una pioggia battente il Papa ha voluto ammirare da vicino, uno per uno, i 15 pannelli chiedendo spiegazioni agli autori e. visibilmente ammirato e compiaciuto, si è caldamente congratulato con loro. Lo scultore Nino Gortan gli ha fatto omaggio di una targa in bronzo -riproducente le due facce di una medaglia, da lui coniata per altra circostanza, su una delle quali è scolpita la testa di Cristo e sull'altra due mani aperte a V con sopra la nuda parità di Eva ed Adamo: nel centro la semplice scritta GENESI Dono assai gradito dal Santo Padre. Anche se piove. qualche volta te ore del mattino hanno veramente -l'oro in bocca. Bepi Nider Colori caldi ma non pacchiani; figure di tratto moderno ma richiamanti la compostezza, ta ieraticità di quelle bizantine con una maggior realtà umana; noto, poi, in questi capolavori di Nino Gortan da Pinguente (la romana Pinquentum), realizzati dai valenti mosaicisti della Scuola di Spilimbergo, diretta da Rino Pastoruiti, una luminosità che li fa splendere di luce propria; sembra che non abbiano bisogno di forni luminose per emergere nella raccolta ombra d'una chiesa o d'una cappella; infine colpiscono anche il più sprovveduto degli osservatori l'espressione degli occhi e delle labbra che sembrano attendere un misterioso segnale per dire qualcosa. Niente di simile, per quanto riguarda le fattezza dei volti, ho visto a Ravenna, a Roma, a Venezia, né in Sicilià da Cefalù a Monreale a Palermo. Non è esagerazione né esaltazione campanilistica la mia, perché Gortan è istriano e Spilimbergo è nel Friuli: è semplicemente il giudizio di uno che non è un critico d'arte, ma che ha visto qualcosa e che ha una certa sensibilità. Bepi Nider

Dal numero 2351

del 28/07/1984

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