USI E COSTUMI Risvolti filatelici - Paolo Pozzi - foto

foto le tutte te manifestazioni della vita ci sono delle cose che ci fanno riflettere, siano esse riferite ad una filosofia morale che di costume; ed anche se l'argomento trattato è collegato ad un episodio pertinente un settore del collezionismo, la filatelia, oggi assai diffusa, ritengo possa destare una certa attenzione e curiosità, anche per coloro che sono digiuni o non si curano della materia. Spesso il lavoro che svolgono i servizi filatelici di tutti gli stati, come ogni fatto che investe l'opinione pubblica di svariate categorie. oltre a quella dei filatelici, è soggetto spesso a critiche e polemiche più o meno costruttive, perché è umano che ciò che si fa non sempre va bene a tutti, anche se il programma dei predetti servizi, in sede di nuove emissioni è stato curato nei minimi dettagli. Talvolta la apparizione di un francobollo può dare origine a precise prese di posizione anche di natura politica. Uno dei più famosi —per quanto mi risulta. in qualità di addetto ai lavori da oltre mezzo secolo — è stato quello, ampiamente citato e sfruttato dalla stampa d'oltrecortina, in seguito al clamoroso infortunio occorso alle poste della Germania Federale, quando il 18 maggio 1969 misero in circolazione due francobolli per ricordare il 50o anniversario dell'istituzione del servizio postale aereo in Germania. Ebbene, uno dei due contrassegni di valore, esattamente quello di 20 pfennig, riproduceva un vecchio aereo: un Junker 52 ad elica, che recava però chiaramente visibile nella parte posteriore della fusoliera il numero di identificazione D-2201. Non fu difficile per i tedeschi di buona memoria riconoscere in quell'apparecchio lo stesso che il defunto e nefasto dittatore nazista aveva noleggiato nel 1932, ed ampiamente usato. nel corso della campagna elettorale che l'avrebbe portato e fatto restare al potere sino ai tragici giorni dell'assedio di Berlino. Anche questa volta l'opinione pubblica chiese giustificazioni ed il ministero competente scaricò la questione un po' scottante alla Lufthansa, dicendo che la scelta del soggetto era stata riservata per correttezza alla compagnia aerea di bandiera. Questa ultima se la cavò adducendo che era stato deciso di sottoporre l'effigie di quell'aereo alle Poste, non perché si trattava di un aereo usato da Hitler. ma perché era un Junker-52 il primo costruito per conto della citata compagnia». Risposta storicamente ineccepibile che non diede adito ad ulteriori commenti sul piano politico; un piccolo scandalo senza conseguenze che anzi fece sorridere i connazionali della Germania Est che, come tutti i tedeschi, per certe piccole cose, hanno uno spiccato senso dell'umorismo. Risultato: il francobollo restò in circolazione. Esattamente il contrario di quanto fecero le poste italiane nella ben nota (anche se per molti aspetti assai poco chiara) vicenda del cosiddetto -Granchi rosa di lire 205, che per il suo carattere tipicamente italiano» merita di far parte dei francobolli soggetti a particolari critiche, non per motivi che attengono alla filatelia, ma molto più alla cronaca generica. Ma riandiamo al fattaccio. Nella mattinata del 3 aprile 1961. per celebrare la visita del presidente Granchi in Argentina. in Uruguaà e nel Perù, venne emessa una serie di tre valori di lire 170 azzurro, 185 verde, 205 Nelle prime ore del pomeriggio venne ritirato dagli sportelli delle poste di tutta Italia quello di lire 205 per un errore. si disse, di stampa, circa la delimitazione geografica dei con fini del Perù. Ci si può immaginare la pacchia per quelli che fecero in tempo a rifornirsene e che non furono molti perché il 3 aprile era il giorno festivo di Pasquetta e moltissimi, come si sa, per tradizione, avevano dedicato la ricorrenza alla solita gita coi familiari, rinviando l'acquisto al giorno dopo. Non però -i soliti dritti ed anche molti impiegati addetti alla distribuzione, che intuirono che era successo qualcosa che non andava; motivo del resto ampiamente confermato telefonicamente dal ministero P.T. nel pomeriggio. Morale: chi aveva capito, aveva già fatto rifornimento, non solo di serie complete, ma di fogli interi. Oggi il Gronchi rosa, quel rettangolino di carta di mm. 32x24 quotato mezzo milione. Nella sola mattinata del 6 aprile 1961. in tutta Italia, ne furono venduti 79.625 esemplari, di cui circa 30.000 furono applicati su F.D.C. (buste primo giorno), .per ottenere lo speciale annullo -del volo presidenziale. Su disposizione dell'amministrazione postale, una trentina di impiegati sovrapposero, a tempo di record, sul valore di lire 205 -lilla delle buste e delle cartoline, un esemplare dello stesso contrassegno di valore di colore grigio, per ricostituire (il trittico. Pochissime lettere (circa 201 sfuggirono al controllo e il timbro speciale fu apposto sul francobollo lilla. Da ciò la loro rarità, particolarmente se indirizzate in Perù. Ai nostri giorni, nei convegni o nelle rassegne filateliche su busta che hanno viaggiato in Italia, il suo prezzo è di circa un milione. Con annullo del volo. senza obliterazione in arrivo 1.500.000. con annullo di volo spedita in Argentina e Uruguaà 11.000.000. con annullo del volo spedita in Perù 13.500.000. Paolo Pozzi Dell'Unione Stampa Filatelica Italiane

Dal numero 2354

del 01/09/1984

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