L'ENTE RIMPATRIATI E PROFUGHI Vogatori in gamba e remi in barca - foto

Didascalie: Il segretario generale dell'Ente rimpatriati e profughi, Clemente, il commissario del governo Molinari, il comm. Carra e il vice presidente della Giunta regionale Stopper Il comm. Carra consegna la targa al commissario del governo Molinari per l'opera meritoria svolta nei confronti dei profughi e delle altre categorie assistite dall'Ente rimpatriati e profughi ll presidente del Comitato regionale dell'Ente rimpatriati e profughi, coom. Carra Intrattiene i presenti alla manifestazione organizzata al Convitto Sauro Alla presenza del vice presidente della giunta regionale Stopper e del commissario, del governo Molinari si è svolta''' al Convitto Sauro» di Trieste una manifestazione organizzata dall'Ente Nazionale per lavoratori rimpatriati e profughi per festeggiare i dipendenti con 10, 20 e 25 anni di anzianità di servizio e quelli recentemente collocati a riposo per raggiunti limiti di età o in attuazione della legge 336. Tale incontro annuale tra amministratori e dipendenti dell'Ente ha assunto un particolare significato. E' stata l'occasione per sottolineare, da parte del presidente del comitato regionale comm. Carra e del segretario generale Clemente, i risultati raggiunti in 30 anni di attività. Attività che ha arrecato un determinante contributo all'integrazione in Patria di oltre un milione di profughi nazionali giunti in Italia dal 1947 ed oggi. Il comm. Carra dopo aver rammentato i dati più importanti di questo consuntivo (finanziate 160 aziende profughe per 5 miliardi, effettuati 61.426 collocamenti al lavoro, realizzati 7.733 alloggi per una spesa di 50 miliardi, realizzati ancora 14 Istituti educativi e 9 per anziani), ha sottolineato i problemi di maggiore attualità, che riguardano l'attività dell'Ente a Trieste e nella Regione Friuli-Venezia Giulia. Nel mentre lo scioglimento dell'Ente, a livello nazionale dovrebbe concretizzarsi, in al tuazione del D.P.R. 616/77, entro il prossimo giugno, per la Regione a statuto "speciale rimarrà, in attività un, ufficio stralcio, in attesa dell'emanazione delle previste Leggi Regionali che recepiranno la normativa statale. Nell'arco di tempo che precede l'inserimento di patrimonio, attività e personale dell'Ente nell'ambito delle strutture degli Enti Locali cui saranno demandate, c'è la volontà e l'impegno di sviluppare e portare a compimento alcuni importanti programmi. Il riscatto delle case, per esempio, che ha permesso di trasformare 1.547 contratti da locazione semplice a riscatto; (il passaggio in proprietà di altri 602 alloggi agli aventi diritto). A tale proposito il Presidente ha dichiarato che in seguito a re-recenti norme legislative potranno essere anche riscattati 542 alloggi costruiti con la legge 1219, per i quali tanta attesa vi è fra gli assegnatari e le Associazioni di categoria dei profughi ed altri Enti che se ne sono fatti interpreti. E' in corso un'azione in sede politico-amministrativa per il possibile riscatto di altri 1203 alloggi demaniali e 264 costruiti con leggi regionali. Verrà realizzato ancora un centro abitativo nella zona di Villa Carsia, Via Doberdò con finanziamenti che prevedono interventi sia per i profughi, con il traguardo di chiudere il campo profughi di Prosecco, che per i lavoratori emigrati rientrati a Trieste. Un settore di particolare sviluppo è quello dell'assistenza agli anziani-tiov, l'Ente Iter già collaudatoi vari tempi di intervento necessari in un settore tanto articolato e difficile: dall'assistenza domicittàre, intesa non come provvedimento saltuario ma assicurazione di un servizio continuativo e completo, alla Casa di Riposo per Inabili. Tra i presenti c'era il prefetto Vincenzo Molinari, che per molti annoi, in relazione ai vari incarichi ricoperti a Trieste e Gorizia, ha seguito l'attività dell'Ente. A lui il presidente Carra ha voluto rivolgere un particolare ringraziamento ed un cordiale saluto, consegnandoli una targa d'argento, anche a nome della grande famiglia degli esuli. E' seguita la premaizione degli «anziani» ed il commiato a quanti hanno lasciato recentemente il servizio. Il segretario generale Clemente, nel porgere il suo ringraziamento ai collaboratori, ha ricordato con particolare apprezzamento l'opera di quanti hanno dato fin dall'inizio un contributo nei campi in cui si è indirizzata l'attività dell'ex Opera Profughi; un riconoscimento è stato offerto in particolare alla sig.na Anna Maria Artico, valida dirigente dei Preventori di Sappada prima e delle Case del Fanciullo di Trieste poi; al segretario regionale, Stelio Polenghi, al coordinatore regionale degli Istituti educativi, Umberto Zocchi, e al vice segretario regionale, Mariano Cisco. A Viscovich Albino, Busechian Antonio, Cadenaro Ettore, Veronese Pietro, Prodan Maria e Prodan Elpidio, dipendenti che hanno terminato il servizio, è stato offerto un presente. Una medaglia d'oro è stata consegnata ai «collaboratori anziani»: Ambrosi Elsa, Biasiol M. Clara, Compirmi M. Grazia, Cociancich Albina, De Carli Bianca, De Grassi Giuseppina, Delise Benedetti Esterina, Diviacchi Emilio, Fai-man Licia, Fonda Maria, Giberna Liliana, Jerman Margherita, Marsanich Ervino, Melissa Elettra, Milacci Maria, Novak Giulia, Ossich Ilde, Pascolini Mario, Peressin Esterina, Raunich Mario, Riva Dora, Scherlich Pierina, Taverna Livio, Toscan Giuseppe, Tosoni Carla, Tulliach Giovanna, Visintin Laura. Da ultimo è intervenuto il vice presidente della giunta regionale, Nereo Stopper, il quale ha voluto testimoniare, con la sua presenza, l'attenzione con cui la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia segue l'evolversi della situazione dell'Ente Rimpatriati. Ha assicurato inoltre l'impegno suo personale e dell'Amministrazione Regionale perchè il passaggio delle competenze avvenga non solo col rispetto dei diritti acquisiti da parte dei dipendenti, ma anche con la volontà di assicurare la continuità delle varie attività assistenziali e morali dell'Ente.

Dal numero 2016

del 10/01/1978

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