PROFILI - foto Teno Zannantoni mediano

Didascalia: Teno Zannantoni Il ragioniere Antenore Zannantoni (Veglia, 31 luglio 1914) tiene a precisare innanzi tutto che è nato in terre ricche di bellezze naturali e artistiche, ma non propriamente fortunate. Il bi-esule «Teno» nacque, calcisticamente parlando, nelle formazioni giovanili della Primavera, poi passò alla 60.ma Legione, quindi al Giovinezza e al GUF. Nel 1932, a 18 anni, passò al Grion, dove giocò fra i rincalzi fino al termine della stagione 1933-34. Nell'ultima stagione di Serie B del Grion (1934-35), bruscamente troncata dagli incidenti con la Pistoiese, fu buttato in prima squadra con altri giovani (Bucci, Polonio, Bacin, De Luca, Poccardi, ecc.), nell'intento di vivificare il tono della compagine. Esordì nell'incontro casalingo con il Modena nel ruolo di mediano sinistro (6. 1. 1935: Grion-Modena 1 -0), e restò in squadra fino all'ultima partita quella infausta, appunto, con gli arancioni che si concluse in maniera così tempestosa e ingloriosa per la squadra nero-stellata. Teno Zannantoni la ricorda bene quella famigerata partita. Gli è rimasta nel fondo dell'anima, un cruccio che quarant'anni non sono riusciti a cancellare. E racconta l'episodio incriminato, apparentemente svagato, ma in realtà assorto e misurato, con il tono di chi insegue certi pensieri scavando nei labirinti della memoria. «Ero là a pochi metri da Crismani quando, a due minuti dalla fine, Giacometto respinse il pallone su calcio di punizione (ripetuto): la sfera ebbe uno strano rimpallo, ma finì nuovamente fra le braccia del portiere, almeno un metro al di qua della linea fatale. Collina di Savona decretò il gol. Era il 2 a 2, la fine delle nostre speranze...» Zannantoni era un atleta longilineo dotato di una buona tecnica, un mediano che accoppiava all'abilità difensiva un senso della costruzione del gioco notevole, che si esprimeva soprattutto nel rilancio delle azioni d'attacco. I suoi lanci, corti o lunghi, davano respiro alla difesa: era un buon organizzatore delle retrovie nel senso che sapeva rendere utile ogni pallone nell'intento di rilanciare i compagni all'attacco. Centromediano e mediano laterale (anche terzino all'occasione) Zannantoni dopo quell'infausta stagione fra i nero-stellati, rientrò al GUF nelle cui fila ottenne, nel 1940, un prestigioso secondo posto ai Littoriali dello Sport. Mi guarda, fra una boccata e l'altra di fumo, quasi a rispecchiare l'ombra di tristezza che c'è nei suoi occhi (ancora la Pistoiese?). Quel giovane alto, elegante, forse anche un po' sognatore, è sempre lì, con un mucchio di anni in più, ma con lo spirito di allora e con la passione per il calcio intatta, ma — o è una mia impressione? — con un po' di rimpianto per quegli anni eroici costellati di atleti puri, generosi, vernacoli, a volte patetici, proprio figure di un altro tempo. EL. TO.

Dal numero 1922

del 27/01/1976

pagina 28