LACRIME D'ESILIO - foto

Laura Craglietto Si è spenta il 27 settembre 1971, dopo lungo malessere, Laura Craglietto, sorella del preside dott. Attilio Craglietto, Giovanni Vratovich dieci anni dopo Ricorre il giorno 21 febbraio il decimo anniversario della scomparsa del caro amico e concittadino maestro elementare Giovanni Vratovich, chiamato confidenzialmente dagli amici Vratovich, già insegnante elementare nelle scuole di Dignano e poi trasferitosi a Polo, fu nella sua prima spensierata gioventù un convinto e fervente mazziniano, appartenente durante il dominio austriaco alla società «Giovane Pola», paragonabile a quella dei carbonari del Regno d'Italia. Il programma della società era quello di mantenere vivo negli arsimi dei palesarti l'irredentismo, cioè il sogno di ricongiungere in un non lontano avvenire l'Istria Nobilissima all'Italia. Il concittadino Vratovich ebbe come amici della stessa idea diversi giovani palesi, fra i quali il tipografo Mario Savorgm, l'ing. Adotto Manzin, il tipografo Me. rigo Fabretto, Salmeier, Gigi Bilucaglia, Mario Muzzatto e G. Palisca. Queste persone, sempre perseguitate dall'Austria, furono si può dire, senza tema di smentita, il baluardo dell'italianità di Polo. Dopo il suo lungo ed encomiabile insegnamento il Vratovich fu mosso a riposo per raggiunti limiti d'età. Prese alloggio nella Borgata Giuliana, dove abita tuttora la vedova signora Gemma Cordiate ed affabile con tutti, qualche volta un po' arguto, il suo giornaliero discorso ara dedicato alla Patria o alla musica. Infatti fin dalla sua prima gioventù insegnò canto nelle scuole di Dignano. Nel decimo anniversario della sua dolorosa dipartita gli amici di Pala, Dignano e quelli di Roma, già assidui frequentatori un tempo non lontano della trattoria «La Parenzana» in via Sforza, lo ricordano con rimpianto e viva memoria, additandolo quale virtuoso esempio di patriottismo alle giovani generazioni giuliane. EDI MANZIN MESSA. Il -giorno 21 m. c. alle ore li nella chiesa del Villaggio Giuliano a Roma sarà celebrata una Messa per l'anima del Defunto. Caterina Zanier in Valacchi - foto Lontana dalle sua Pola è spirata serenamente il 3 gennaio scorso a Belluno dove ora giunta profuga nel 1947, Caterina Zanier in Valacchi. Lascia il marito Andrea, il figlio cormo. Antonio, vice presidente dell'ANVGD, il dott. Sergio, consigliere d'ambasciata a Rio de Janeiro, le nuore od i nipoti. Le più sentite condoglianze da parte dei profughi residenti in provincia di Belluno. Nicolò Leonardelli A Taranto, me viveva con il figlio Guido, è morto dopo breve malattia, il 23 gennaio scorso, il gallesanese — pensionato arsenalotto — Nicolò Leonardelli. Ai parenti dell'Estinto la presidenza della Fameia Gallesanesa esprime le più vive condoglianze.

Dal numero 1777

del 09/02/1972

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