La condizione dell' uomo mitteleuropeo - foto

Didascalia:Rizzi, Carandente, Mazzariol, Ragghianti e Dorfles all'Auditorium Una sordida polemica si è sviluppata intorno alla mostra di Zoran Music; quello che è stato un autentico avvenimento culturale per Gorizia, ha avuto in sorte di venire immiserito, da una angolatura al di sotto del provincialismo; quella di fare il calcolo delle mostre che si sarebbero potute fare, a livello più modesto, con lo stesso, pur assai contenuto, impiego di denaro destinato all'antologica di Music. Come a dire: meglio stare tra noi che documentarsi sull'arte a respiro internazionale, dimenticando che non mancano le gallerie locali che adempiono a una egregia funzione di valorizzazione del lavoro di tutti. Ma la miopia è inevitabile quando ci si fa consigliare soltanto dall'astio. All'Auditorium si è svolta la tavola rotonda sul tema: «L'arte di Zoran Music e la condizione dell'uomo mitteleuropeo», a conclusione della mostra del pittore goriziano allestita a palazzo Attems. Alla tavola rotonda hanno preso parte: Carlo Ludovico Ragghianti, allievo di Benedetto Croce, autore di saggi vastissimi, dall'età barocca all'arte moderna e contemporanea, e di un monumentale «L'arte in Italia», fondatore e direttore di Critica d'arte e di Selearte, ordinario di storia dell'arte medioevale e moderna alla Scuola Normale di Pisa (ha svolto anche attività politica: fu tra i fondatori del Partito d'Azione ed esponente della Resistenza); Gillo Dorfles, storico e studioso dell'architettura e del disegno industriale ma anche del costume (recentissimo il suo saggio: «Le buone maniere»), attivo nell'insegnamento a Buenoe Aires, ad Atene, ad Ulma ed a Liverpool, autore di numerosi saggi ed articoli dedicati all'architettura, al design ed a problemi di estetica; Giovanni Carandente, direttore dell'Università Internazionale dell'Arte di Palazzo Fortuny, a Venezia, e neo eletto commissario della Biennale; Giuseppe Mazzariol, curatore del catalogo della mostra di palazzo Attems, insegna storia dell'arte contemporanea all'università di Venezia; Paolo Rizzi, giornalista, critico d'arte de il Gazzettino.

Dal numero 2079

del 31/03/1979

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