Diversamente dalla gravità delle artriti settiche, le artriti associate a infezioni virali tendono a essere piuttosto blande e a risolversi in poche settimane. Le più note sono quelle associate alla rosolia, al morbillo, alla varicella, all'epatite virale, alla mononucleosi, alle infezioni da Mycoplasma pneumoniae, ma è probabile che tutta una serie di altri virue non meglio identificati, tipo adenovirue o forse enterovirue e il virue dell'influenza, possano avere tropismo articolare. L'artrite virale può essere sospettata non solo quando vi sia in corso l'infezione, ma anche se vi è una storia di possibile contagio nell'anamnesi. Nella rosolia l'artrite può accompagnare, precedere o seguire la comparsa del rash. Sono più colpite le bambine nel primo decennio di vita e la concomitanza di una epidemia di rosolia, l'esistenza di una fonte di contagio in famiglia, le caratteristiche del rash e la presenza di linfoadenopatia occipitale sono di aiuto per da diagnosi. Le articolazioni più colpite sono quelle delle mani, anche se a volte può esserci poliartrite migrante..Non è rara la comparsa di una tenosinovite molto dolorosa. Nella formula leucocitaria c'è linfocitosi e possono esservi cellule di Tiirk in circolo. Il rilievo di un titolo anticorpale in ascesa verso il virue della rosolia permette una diagnosi di certezza. Occasionalmente anche la vaccinazione antirosolia può essere accompagnata, come l'infezione naturale, da un episodio di artrite; in questo caso la storia di recente inoculazione permette di porre l'esatta diagnosi. L'artrite della parotide epidemica assomiglia strettamente a quella della febbre reumatica: si tratta in genere di un'artrite transitoria che interessa le grosse articolazioni e colpisce i bambini più piccoli; in rari casi può essere accompagnata da pericardite. Possono esservi altri sintomi come parotite, dolore addominale e risentimento ineningeo. I criteri essenziali per la diagnosi sono legati al quadro clinico e, qualora non vi sia parotite, all'aumento del titolo anticorpale contro il virue parotitico.
iNei bambini piccoli di tutt'e due i sessi affetti da varicella può manifestarsi un'artrite acuta transitoria e autolimitantesi che è in genere contemporanea o subito successiva alla comparsa del rash. La mononucleosi infettiva può simulare specie nei bambini più grandi, la forma sistemica della malattia di Still, per la presenza di linfoadenopatia generalizzata, splenomegalia, febbre e rash cutaneo; la presenza delle caratteristiche celdule mononucleari nello striscio periferico e la positività della reazione di Paul-Bunnel permetteranno di porre la diagnosi esatta.
Altre infezioni come quelle da virue influenzale, da cytomegalovinur e da Mycoplasma pneumoniae possono causare febbre, rash e diversi tipi di artropatia transitoria. La presenza di neutropenia con •infocitosi relativa è il reperto più utile per diagnosticare la natura virale dell'infezione, mentre può essere difficile identificare il virue con esattezza mediante elevazione del titolo anticorpale.
Nella fase preitterica dell'epa-Lite infettiva, specialmente negli adolescenti, non è infrequente che compaiano artralgie e a volte una vera artrite. Spesso il paziente comincia a divenire itterico e l'artrite regredisce mentre le indagini di laboratorio, come la VEE e h, conta dei globuli bianchi, sono ancora in corso: l'anormalità dei test di funzionalità epatica già durante la fase dei sintomi articolari fa porre ad ogni modo la diagnosi. E' importante poter riconoscere e differenziare tutte queste artropatie proprio per il loro carattere transitorio e la loro natura benigna evitando così inutili preoccupazioni, il ricovero ospedaliero e indagini più impegnative. E' sempre difficile distinguere la febbre reumatica dalla forma sistemica di Stili. Nei bambini in età scolare la febbre reumatica si sviluppa tipicamente tre-quattro settimane dopo una infezione faringea dovuta allo streptococco beta-emolitico di gruppo A. In questi bambini perciò una storia di mal di gola è significativa, specie se si è isolato lo streptococco mediante tampone faringeo e se vi è un concomitante aumento del titolo antistreptolisinico ,(TAS). L'inizio è generalmente acuto, con febbre elevata, sudorazione, cefalea e malessere generale. La poliartrite è migrante e interessa le grosse articolazioni che si presentano tumefatte e molto dolenti. L'endocardite, quando presente, è diagnostica: perciò la comparsa di un soffio sistolico apicale o di un incostante rullio diastolico all'apice o alla base è fortemente sospetta per la diagnosi di febbre reumatica; un significato analogo è attribuito anche ad altri segni di compromissione miocardica, come alterazioni della conduzione o irregolarità del ritmo. La pericardite non è invece di per sé così significativa, poiché può comparire nella malattia di Still sistematica e nel lupue eritematoso. Nella febbre reumatica acuta la VEE è elevata se non vi è scompenso cardiaco; anche il numero dei leucociti è elevato. Se esiste una storia precedente di febbre reumatica o di corea, l'episodio acuto può essere interpretato come una recidiva.
Aldo Vallini