Fianona antica - MARIO GERBINI - foto

foto L'orìgine dì Fianona è celtica, preromana. Nei tempi antichi ebbe notevole importanza storica e logistica e in età imperiale romana fu colonia agricola, militare, «oppidum», città murata, città con cinta, fortezza militare e fu Municipio, fornita dì «jus Italicum». Plinio, Tolomeo, Antemidoro di Efeso, Socrate, Domenico Zavoreo, Muratori, il Geografo Ravennate, Guidane e tanti altri antichi storici di valore la menzionano spesso. Fianona ha dato il nome all'odierno Quarnero. La posizione originaria dell'abitato sotto Roma non trova d'accordo gli studiosi di storia antica. Anton Gnirs, archeologo boemo, conservatore dei monumenti sotto l'Austria (1900) ha lasciato, fra altro, uno schizzo tòpografico, «alta Akropole» e l'affermazione che già il Castelliere moromano e poi l'antico centro romano in .Fianona ebbero origine in valle, a 28 metri d'altezza, nell'attuale località di Basadonna, alla fine dei Molini, vicino al mare. Altri storici lo seguono ma con fonti non abbastanza sicure di chiarimento. La dottoressa Bruna Forlati Tamaro, basandosi su alcuni ritrovamenti, condivide l'opinione dello Gnire nel notevole suo studio riportato in «Atti della R. Accademia Nazionale dei Lincei», 1928. La asserzione dello Gnire viene eloquentemente confutata dal pref. Attilio Degrassi nella sua dotta esposizione riportata in «Atti della R. Accademia dei Lincei», 1934. Il Castelliere, primitiva abitazione, fu eretto tra l'età della pietra e l'età del bronzo, in vetta alla rupe, piantato sull'orlo della roccia sul colle alto, vigilante sulla valle e sul mare, protetto tutt'intorno dalla natura, posto ideale per la difesa. Lina Galli così inizia il suo libro «Il volto dell'Istria attraverso i secoli»: «Apparivano sui colli della penisola, a forma di cuore immersa nell'azzurro dei mari, i castelliéri». E' il riflesso esatto dell'antico Castelliere di Fianona. Da sempre l'anima umana ha sentito il bisogno di rifugiarsi in alto, per proteggersi, per attaccare per non essere sopraffatta e per sopravvivere. Vennero i Romani (179-177 a. C.) e trasformarono il Castelliere in città ed acropoli in forma maestosa ovale, cinta di mura e torri, divisa all'interno in più parti: zona del presidio militare, spazio per il culto delle divinità e per gli uffici, zona residenziale. L'«onore delle mura» appartengono alle terre sacre dedicate agli dei, difesa e forza, decoro, nobiltà, vanto e onore a difesa dei confini. I Caldiera, che a Fianona hanno termine, sono i confini romani statoiliti da Augusto. Il colle di roccia calcarea si presta efficacemente contro le invasioni per terra e per mare. La storia ci dice che nel 354 nella fortezza di Fianona fu rinchiuso, processato e ucciso Gallo Cesare per ordine di Costanzio. Alcuni storici antichi (Socrate, Sozomeo e Isazio) affermano che anche Crispo, figlio dell'imperatore Costantino, sia stato imprigionato e ucciso a Fianona nel 326. E' lecito pensare che la città aveva allora molta importanza anche dal punto di vista militare, fortezza sul colle alto, munita come potenza di terraferma e 'di mare. La città si allarga, prospera, si costruiscono case, ville, strade, alte mura, alloggiamenti per le soldatesche ed i coloni, prende piede l'agricoltura e l'artigianato. Si impone così la costruzione del porto (primo secolo a. C.), in particolare per ragioni militari e per il traffico di legname, olio, vino e altri prodotti. Così si riscontra anche per le altre città istriane di allora (vedi Degrassi in «Porti romani dell'Istria», Venezia 1954). L'abitato primitivo, massiccio baluardo, circondato da mura ad arco, ha tre porte principali di accesso: la prima, «porta principalis», di collegamento alla strada Pietas Julia-Tarsatica, la seconda dalla parte del mare, collegamento al porto militare e alla valle dove sorgono ville, edifici pubblici e monasteri, la terza ad oriente. In seguito tali parti si fondono in un complesso funzionale. La grande strada militare Aquileia. Trieste Parenzo Pola Albona -Fiume, lambiva le mura dell'agro romano di Fianona nel sito attuale di Col, in Vosilla, a ponente, della città alta. Da ricordare che la nota «fontana romana» trovavasi (come ancor oggi si trova anche se modificata) a due passi dal Castello, fatto molto importante data la mancanza di acqua a sorgente viva allora in Istria. Per la sua posizione geografica, da città, fornita d'acqua, fu certamente anche luogo dí sosta e di alloggio di viandanti della strada consolare. Nel 48 a. C. il porto militare romano era già importante perché in quell'anno il vallone e il porto stesso furono teatro di aspre lotte fra Pompeo e Cesare, vinte dal primo con l'aiuto degli Istriani (vedi Lucano ín «Pharsalia»). Il prof. Sergio Cella, in «Albona», scrive: «Fianona ebbe in epoca romana importanza maggiore (di Albona) per il suo porto ben protetto dallo scirocco che .serviva tutto l'entroterra con la sua città alta ai piedi della quale in età Imperiale sorse una nuova città bassa». La città di Fianona scompare con la violenza: invasioni dei Bizantini (539), degli Slavi (604), dei Franchi e dei Longobardi (753-800), degli Avari-Slavi, degli Uscocchi (1550-1620) ed altre infauste vicissitudini. Si aggiungano inoltre gli elementi della natura, bradisismi, piogge e temporali. La 'violenza degli uomini e il guasto naturale del tempo sparsero le vestigia romane dal sito originario della città alta giù in valle. Aquileia prima e Venezia poi verranno poi qui a prelevare lapidi con iscrizioni sepolcrali, pietre bene squadrate di muri perimetrali, colonne di marmo, basamenti di statue equestri, mosaici, resti di ville, fabbriche e di pubblici edifici, resti di monumenti onorari per costruire le loro »fondamenta, le fortezze, i ponti, le basiliche, gli edifici pubblici e per altre esigenze cittadine. Altri reperti archeologici da qui •prenderanno la strada verso musei di Pola, Parenzo, Fiume e di altre città. Negli ultimi cento anni a Fianona e nel suo contado, specie al Castello e in valle, verranno alla luce moltissimi ritrovamenti, taluni molto accurati e di rilevante particolarità ed importanza storica, ché furono e sono oggetto di attenta conservazione e di studio, testimonianza eloquente del molo molto importante di Fianona nell'esaltante corso della storia alle epoche 'preromana e romana. E' interessante notare come i reperti archeologici di Fianona continuano ad interessare gli studiosi italiani e stranieri. Il noto epigrafista G. Alfendy (vedi «Arheoloyki Vestnik», vol. XII, 1966) nel rivedere le iscrizioni del lapidario di Fianona (nel 1%5) si ricollega ai frammenti decifrati e pubblicati dal Moanmsen e dallo Gnire e così ricava l'esatto testo: « Quincta viva) f(ecit) s(ibi) et Se(x).A quillio viro suo h(eredi) (et L ?) Aquillio Sex. f(ilio) (C)la(udia) L(ongo) f(ilio) de(c(urioni)....). La famiglia Aquilia era allora una delle più note famiglie romane di stanza a Fianona e la nuova recente lettura della lapide (che tuttora si trova nel lapidario, in Tura) da parte di G. Alkildà ci permette di sapere che uno degli Aquilli o Aquilli fu amministratore della cosa pubblica locale, decurione, consigliere della Municipalità. H prof. Melchiorre Corelli ebbe più volte ad esprimermi nei nostri incontri a Fianona (19341938) e a Trieste (1954) il suo convincimento che il nucleo originario, la prima colloCazione va romana in Fianona era stata certamente sul colle alto, convincimento suffragato dalle numerose scoperte romane nel Castello e nelle immediate vicinanze di esso. Altri qualificati cultori di storia antica istriana, fra i quali Pietro Sticotti, Tommaso Luciani, Kandler, hanno sostenuto con abbondanza di ragguagli e con larghezza di notizie la suggestiva ipotesi a sostegno. Mi conforta anche quanto mi scrive il prof. Luciano Bosio, direttore dell'Istituto di archeologia dell'Università di Padova, il 5 ottobre 1976: «Alcuni mesi fa sono 'ritornato a Fianona e sono d'accorde con lei che il sito dell'antico abitato doveva trovarsi sulla Collina, dove Venezia ha lasciato il suo inconfondibile segno». Ho qui esposto, in sintesi breve, alcune enunciazioni di solidi convincimenti, cornunque basati prevalentemente sulla storia, sulla prima ubicazione del primitivo centro urbano romano di Fianona, sviluppatosi sul preistorico Castelliere. MARIO GERBINI

Dal numero 1978

del 29/03/1977

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