II 18 agosto 2008 nel Parco di piazzale Rosmini a Trieste, nel 62° anniversario della strage di Vergarolla, l'Unione degli Istriani in collaborazione con il Libero Comune di Pola in Esilio e la Famiglia Polesana inaugurerà un Monumento dedicato alla figura simbolo di tutti i polesani esuli, Geppino Micheletti. La sua realizzazione, curata dall’architetto Ennio Cervi, ha comportato un iter burocratico protrattosi per oltre due anni. Dopo lo scoprimento, lo stele sarà donato dagli Esuli al Comune di Trieste che, oltre a dare il patrocinio, ha messo gratuitamente a disposizione il terreno su cui lo stesso è posto. Geppino Micheletti, nato a Trieste il 18 luglio 1905, completa i propri studi a Perugia dove nel 1928 si laurea in medicina presso la locale Università, trovando poi immediato impiego presso l'Ospedale Civile "Santorio" di Pola, raggiungendo la propria famiglia colà nel frattempo trasferitasi. Nel corso degli anni '30 si specializza in chirurgia a Padova e in ortopedia e traumatologia a Bologna, pur rimanendo sempre in forza all'ospedale del capoluogo istriano. Esercita la professione medica a Pola sino ai primi mesi del '47 quando, come la quasi totalità dei suoi concittadini, è costretto ad intraprendere la triste strada dell'esodo. Dopo un breve soggiorno a Trieste, Micheletti si trasferisce con la moglie a Narni dove, dal 1947 alla morte, opererà quale primario di chirurgia e direttore presso il locale Ospedale degli Infermi. Il dott. Geppino Micheletti si spegne a Narni l'8 dicembre 1961. Riposa, assieme alla moglie Jolanda e, idealmente, ai sui figli Carlo e Renzo, nella tomba di famiglia nel cimitero di Sant'Anna a Trieste. Per tutti gli italiani di Pola l'eroica figura di Micheletti è legata all'episodio criminale dello scoppio di Vergarolla, avvenuto il 18 agosto del 1946. Egli, nonostante la notizia che tra i morti nell'esplosione ci fossero anche i suoi due bambini, Carlo (9 anni) e Renzo (6 anni), dei quali non vennero mai trovati i resti, si prodigò indefessamente per soccorrere e curare i numerosissimi bagnanti feriti che per ore continuarono a giungere presso il nosocomio del capoluogo istriano. Per questo suo encomiabile gesto di umana pietà ed elevata etica professionale, al dott. Micheletti, durante l'occupazione alleata di Pola, venne conferita dalla locale Municipalità la qualifica di “Cittadino benemerito” e, successivamente, dalla Repubblica Italiana la Medaglia d'Argento al Valor Civile. Per il suo comportamento, egli è soprattutto assurto a simbolo degli alti valori morali e dell'altissimo senso civico della gente istriana, nel cui ricordo rimarrà indelebile. La sua figura, peraltro, per desiderio dei “Rimasti” è ricordata anche da una piccola targa bronzea che, nel 2007, è stata posta ai piedi del cippo che ricorda l'eccidio a lato del Duomo di Pola. Si invitato tutti gli istriani interessati a presenziare alla cerimonia di inaugurazione che si terrà, presumibilmente il pomeriggio di lunedì 18 agosto, a contattare la segreteria dell'Unione degli Istriani per i dettagli della manifestazione. Con l'occasione s'informano, altresì, gli interessati che l'annuale celebrazione, tradizionalmente tenuta a Pola, avrà quest'anno il seguente svolgimento di massima: sera di domenica 17 agosto, S. Messa nel Duomo di Pola; mattina di lunedì 18 agosto, deposizione di una corona sul luogo dello scoppio e lancio di una piccola corona nel mare antistante Vergarolla. A quest'ultimo riguardo, trattandosi di un'area tuttora soggetta a vincoli militari, l'accesso sarà consentito ad una rappresentanza di persone a ciò autorizzate. I dettagli organizzativi, che non dipendono esclusivamente da noi, al momento di andare in stampa, non sono purtroppo ancora noti.