LACRIME D' ESILIO - foto

MARCELLA MAYER SINIGAGLIA E' spirata serenamente a Roma a 93 anni Marcella Mayer Sinigaglia alla quale gli esuli devono profonda gratitudine. Figlia di Teodoro Mayer, il fondatore de Il Piccolo di Trieste, si sposò nel primo dopoguerra con Oscar Sinigaglia, il creatore della siderrugia italiana e si statoilì a Roma. Fortemente colpita dall'esodo delle genti giulie si gettò con passione a recare loro sollievo. Fondò e potenziò «L'Opera giuliani e dalmati» costituendo il Madrinato Italico. Rimasta vedova nel 1953 continuò tenacemente l'opera intrapresa con la fervida collaborazione del marito. Costruì a proprie spese a Roma due collegi per togliere i fanciulli dai disagi dei campi profughi. Concorse alla fondazione e alla costruzione di altri collegi a Merletto di Graglia, a Sappada fornendo inoltre attrezzature a Trieste e altrove. Per questa sua mirabile attività ebbe i riconoscimenti di Pio XII, della Principessa del Liechtenstein presidente dell'Opera internazionale profughi ed esuli, e del Presidente Gronchi. Nel 1957 fu insignita della commenda al merito della Repubblica Italiana. Nonostante l'avanzare degli anni continò a dedicare la sua vita agli 'esuli. Quando la sua saluce fu duramente colpita continuò ad essere unita ai suoi giuliani e dalmati. Gli esuli non possono dimenticarla. Fra tanti indifferenti e dimentichi fu quella che loro più diede e che più seppe realizzare. Nell'avviso mortuario è detto: «Per desiderio della defunta sono graditi in sua memoria non fiori ma offerte all'Opera giuliani e dalmati». Il 23 settembre 1977 a Treviso, lontano dalla sua terra natia, chiudeva la sua lunga esistenza terrena PASQUALE ZANGHIRELLA - foto Le figlie Albina e Rita e parenti tutti annunciano la scomparsa del loro caro papà e congiunto che fu esempio di onestà, rettitudine e grande dedizione alla famiglia. FRANCESCA COSMINI VED. VLACH (Nanci) - foto Lontano dalla sua cara Pola è deceduta a La Spezia il 5 ottobre 1977, all'età di 81 anni, Francesca Cosmini ved. Vlach (Nanci). La ricordano il fratello Carlo con la moglie Anna, il nipote Eduardo con la moglie Daniella, il figlio Stefano. Porgiamo alla famiglia Cosmini le nostre più sentite condoglianze. ANTONIA CAMICIOLI VED. KOVAR Antonìa Camicioli ved Kovar, fedele abbonata al nostro giornale, è deceduta a Formia (Latina) il 21 ottobre 1977 all'età di 85 anni; era profuga polesana, di Monte Paradiso, dove aveva vissuto la sua vita fino al momento dell'esodo. La ricordiamo ai tantissimi parenti ed amici che in terra d'esilio hanno mantenuto con essa profondi legami. Sentite condoglianze alla nipote Olga Kovar Sansoni residente a Bologna. RICORDO. Nella tristezza di un rimpianto sempre grande, a un anno dalla scomparsa è stato ricordato il 24 ottobre Vinicio Vlacci. La Società Albonese di Mutuo Soccorso rivolge alla moglie, al figlio ed a tutti i parenti un pensiero di rinnovata, accorata memoria. RANIERI PELASCHIER Il 25 ottobre a Pisa, dopo lunga malattia sopportata con cristiano coraggio, è venuto a mancare ai propri cari Ranieri Pelaschier, nato nel 1921 a Pola, ove fu per qualche tempo alle dipendenze del cantiere navale di Scoglio Olivi. Trattenuto dopo l'esodo, nel 1953, dopo accurata preparazione e affrontando notevoli rischi e difficoltà, riuscì a fuggire con la famiglia, approdando con un piccolo cutter dopo un fortunoso viaggio, alla sospirata terra italiana. Sistematosi a Marina di Pisa, dove aveva trovato lavoro presso la Fiat, decise nel 1964 di cercare miglior fortuna in Francia, a Nizza, ove rimase a lavorare fino al 1976, facendosi apprezzare per la serietà, assieme alla moglie Emilia .Oravi, da Barbana d'Istria, e alla figlia Valnea, sposata Boire. La figlia maggiore, Marinella, sposata Lazich, rimase invece a Pisa e fece anche da collegamento con la più grande famiglia rappresentata dalla comunità giuliano-dalmata di Marina di Pisa. In seguito al manifestarsi del male che l'ha stroncato, rientrò a Marina di Pisa passando gli ultimi mesi tra le cure dei familiari e le gioie dei nipotini, sognando la sua terra, il suo mare con il desiderio, insoddisfatto, di poter godersi il pensionamento dedicandosi al suo hobby preferito, la pesca. Le esequie hanno avuto luogo a Pisa, partendo dall'Ospedale S. Chiara, ove l'estinto era stato recentemente ricoverato, con la partecipazione di numerosi esuli e di cittadini di Pisa, ove era stimato per il suo carattere gioviale e cordiale, per la sua generosità d'animo, per i sentimenti squisitamente polesani. L'Arena di Pola e il Comitato di Pisa dell'ANVGD, del cui esecutivo fa parte il genero Argeo Lazich, esprimono sentimenti di cordoglio a tutti i familiari.

Dal numero 2007

del 05/11/1977

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