MarioTranfich, una volta col Grion - foto

Ennesimo prodotto del vivaio nero-stellato, Mario Tranfich, classe 1921, esordì in prima squadra nella stagione 1941-42 e precisamente nell'incontro che il Grion disputò a Vittorio Veneto il 22 febbraio 1942 (0 6). Non fui un esordio brillante, ammettiamolo, per un terzino tornare a casa con sei reti al passivo, ma Tranfi (gli avevano levato la «eh»), buttato nella mischia per necessità contingenti (suo compagno di linea era l'esperto Recalcali), fece per intero il suo dovere senza peraltro poter impedire che gli attaccanti vittoriesi dilagassero. Rientrò disciplinatamente fra i rincalzi (i terzini erano, in quel campionato Bocci, Recalcati, Ferrari, Silli, Tullio Rocco, Chirissi ...) in attesa del rilancio che non venne né in quella stagione né in quella successiva per ragioni diverse. Mario Tranfich giocò dopo 1'8 settembre 1943 nei vari tornei locali che si disputarono a Pola in quel periodo (fece parte del Sassek, del Siana e della «Todi»), ma si affermò definitivamente solo nel dopoguerra, quando difese i colori dell'APG di Pola, dell'U. S. Operaia e più tardi del Proletario (siamo già nel 1947). Preferibilmente terzino, ma anche mediano e ala tattica sinistra (si serviva quasi esclusivamente del piede mancino), Tranfich era un giocatore ben dotato fisicamente, veloce, resistente, deciso 'lei contrasti e in possesso di Wn buon tiro. Purtroppo la guerra, proprio nella fase più delicata della sua formazione atletica e tecnica nonché altre circostanze legate alla particolare situazione — politica e territoriale — del capoluogo istriano nel dopoguerra, frenarono o limitarono le possibilità di una carriera calcistica a un certo livello in quella giungla che spesso è il mondo del calcio. Vive a Monfalcone.

Dal numero 1959

del 19/10/1976

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