L' intensa vita di Carlo Gonan - Lino Vivoda - foto

foto Didascalia: Lo scomparso prof.. Carlo Gonan con la moglie ed un figlio (pag.375) E' deceduto a Imperia il 30 ottobre, do, breve malattia il prof. Carlo Gonan, nobile figura di educatore, uomo politico e valente e integerrimo amministratore civico, nato a Marana (Pola) nel 1910 da famiglia di sentimenti italianissimi. Insegnante dal 1933 al 1943, fu richiamato in servizio ad Abbazia e quindi in Jugoslavia sino 311'8 settembre del 1943. Sorpreso dall'armistizio raggiunse in borghese a Marzana i propri familiari. Preso dagli slavi durante l'insurrezione partigiana fu processato dal tribunale del popolo e condannato a morte per i suoi sentimenti di italianità. Condotto sino all'orlo della foiba ebbe salva. la vita per la richiesta corale dei propri compaesani che misero in risalto la sua onestà di intenti e la limpida condotta morale. Ritornato a Pola per riprendere l'insegnamento prese parte alla lotta clandestina e fu membro della Resistermi. A guerra finita ricoprì nell'amministrazione cittadina l'incarico di Capo-Dipartimento dell'Istruzione, dimettendosi quasi subito da tale incarico per speciosi motivi di saluce tanto da avere all'ospedale la visita fiscale da parte di increduli emissari jugoslavi. Dovette quindi nascondersi per sfuggire alla seconda minaccia di morti e[...] di possesso di Pola, nel giugno 1945, da parte degli angloamericani. Subito dopo fu proposto ,r rappresentare Pola alla Costituente, ma la proposta non venne accolta dagli ambienti politici romani. Trasferitosi esule a Padova nell'ottobre del 194b, insegnò in quella città sino al 1949 quando raggiunse Imperia dove si impegnò attivamente nelle file della DC. Fu per due volte eletto sindaco .11a città che amministrò dal 1956 al 1962. Ricoprì pure la carica di segretario provinciale della DC dal 1962 al 1965. Vinto il concorso come preside del liceo scientifico di Villa-franca Lunigiana si assentò per un breve periodo dalla riviera ligure. Ritornò quindi a Imperia concludendo la sua carriera di insegnante alla presidenza del liceo classico cittadino. Collaboratore di riviste di critica letteraria, scrisse anche un bio — «La morte è nelle Foibe. — firmandolo per mode-stia con W pseudonimo Giancarlo Marinakii. Nel remarvi, che ha per sfondo la tragica storia della nostra terra istriana nel periodo che va dal 1943 .al 1947 .noluso con l'esodo da Pola, emergono notevoli doti di narratore e di stilista dell'autore che tende a configurarsi nell'immagine del protagonista, tenente Sonetti, come in una .tarsi letteraria contrapposta alla dura realtà degli avvenimenti dolorosi subiti nel contesto della tragedia istriana. Ritiratosi negli ultimi anni dalla trita ,liti. attiva per dedicarsi esclusivamente allo studio e all'insegnamento, lascia il rimpianto negli amici e conoscenti per la perdita di una persona ricca di doti morali, capacità tecniche e cultura umanisti.. Una personalità completa e compiuta nel suo ciclo ,tale, grandemente stimata dagli imperiesi come dimostrarono i funerali svoltisi con grande concorso di cittadini e autorità. Alla desolata consorte signora Alda Gatti, ai • figli Marina, Giancarlo e Giuseppe, alle sorelle .1 ai congiunti le più sentite condoglianze del Comitato ANVGD di firme-ria e de L'Arena. Lino Vivoda

Dal numero 1965

del 30/11/1976

pagina 375