Vecchio e nuovo in Istria Pagine di Fulvio Monai (6) - foto

Vecchio e nuovo mondo convivono , a Rovigno senza mai amalgamarsi : da una parte gli ospiti, nordici soprattutto, popolano le spiagge nelle ore del sole, e le rive a sera, senza entrare nel vivo del borgo antico. Qui rimangono i rovignesi, uomini e donne di abitudini e gusti semplici, anche se i giovani cercano di adeguarsi ai tempi. Questi pescatori, queste vecchiette avvolte di nero, sono di ieri, di un tempo indimenticabile in cui venivo a ritrovare il mio amico Conversano, pittore oggi a Milano, ma rimasto col cuore agli azzurri del mare di punta Corrente, tanto da andare a riscoprirli a Peschici sul Gargano. Sull'erta che porta a Sant'Eufemia mi piace ogni sera sostare sul muretto a picco dal quale lo sguardo si spinge insaziabile e senti il lungo incedere delle onde. Ed ecco che il bel dialetto veneto di una giovane donna — avrà quarant'anni — mi giunge come una conferma : ha con sé una' bambina, la nipote, che custodisce mentre il figlio pescatore è sul mare. Parla delle cose di tutti i giorni, saluta con arguzia le amiche che indugiano fuori di casa. Spiccioli di saggezza si alternano a battute improvvisate sui turisti, sui motivi di ballo che giungono, portati dal vento, e rivelano l'esistenza del mondo nuovo ai margini della cittavecchia. Ridiscendo verso il mercato all'aperto, lungo una strada stretta che non scoraggia gli automobilisti se non quando, a notte ormai fonda, il traffico è impedito da una colonnina mobile. Ne parlo con un'anziana signora, seduta accanto alla porta di casa : ha i lineamenti gentili, i capelli quasi candidi, e discorre lucidamente, senza alcuna irritazione verso questa gente che vuole arrivare all'Hotel vicino senza fare un passo a piedi. Li compiange e si gode nel momento del silenzio il fresco della notte. Penso che a Rovigno non si possa, non si debba, quando il sole è tramontato, perdere l'occasione di vivere semplicemente, di ascoltare le voci della natura e della gente che sa accontentarsi di poco. Ma il vecchio mondo non ha richiami per coloro che scendono ogni sera nel night-club di Monte Mulini, o all'Eden, o magari sulle piste all'aperto. Non conta nemmeno per la gente dei panfili attraccati in porto, né per quelli che siedono ai bar ed ai ristoranti delle rive. Il mondo nuovo vuole emozioni diverse e se non le trova preferisce annoiarsi in poltrona, dopo la lunga giornata bollente sulla spiaggia o nel motoscafo in andirivieni inutili tra un'isola e l'altra.

Dal numero 1844

del 03/10/1973

pagina 251