LACRIME D' ESILIO - foto

Armando Sbona - foto E' deceduto a Mestre Armando Sbona di anni 65. Dopo l'esodo da Pola si era trasferito a Mostre dove aveva continuato con successo la sua attività di commerciante di 'prodotti ittici, al mercato all'ingrosso di Venezia. La sua improvvisa scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella comunità polene tutta. Associandoci al cordoglio porgiamo le più sentite condoglianze alla vedova signora Bruna, ai fratelli Umberto, Giorgio od Ettore ed ai parenti tutti. Matteo Gropuzzo - foto La comunità istriana d i Rovereto é rimasta scossa per la perdita di Matteo Gropuzzo, di anni 57, nato a Dignano d'Istria. Uomo dedito alla famiglia, al lavoro ed al coro di Dignano prima e della Manifattura Tabacchi e parrocchiale di Borgo Sacco di Rovereto poi, si era fatto tanti amici che lo ammiravano per la sua laboriosità e delicatezza d'animo. Gli sforzi fatti in galleria ed in fonderia hanno minato il fisico di Matteo, come giustamente ha ricordato 'davanti alla sua bara l'arciprete; nel 1968 aveva avuto la disgradella perdita della diletta sposa Jola. Lascia nel dolore la mamma di 82 anni , la figlia Nadia sposata Petrini e fa figlia studentessa Luciana; fu caro ai profughi ed a moltissimi roveretani e dei paesi vicini. RINGRAZIAMENTO. Pia, Romano e Girolamo Manzutto ringraziano sentitamente gli amici, società ed enti che hanno ricordato ed onorato in varie guise la loro cara mamma Emilia ved. Manzutto. Ringraziano commossi la Famiglia Umaghese che ha voluto partecipare alla cerimonia funebre di Pordenone con il labaro del Libero Comune in esilio ed onorare la vedova centenaria di Pietro Manzutto, podestà nel 1914 'di Urnago irredenta. Stefano Fraleoni - foto Finalmente unito al suo caro figlio Raoul e lasciando la moglie Nina Giovannone nel dolore e desolazione che non ha conforto, si è spento Stefano Fraleoni. Aveva 77 anni. Bontà e generosità 'furono le doti,del suo animo. Trascorse una vita d'intense lavoro, interamente dedicata alla famiglia. Soffrì enormemente per la tragica fine del figlio Raoul sotto un mitragliamento a Pola durante la guerra. Alla moglie colpita da un così grave lutto le nostre più sentite condoglianze. Emilia ved. Manzutto - foto La famiglia degli esuli umaghesi è in lutto par la morte, avvenuta a Treviso il 2 giugno, della signora Emilia Manzutto vedova del podestà irredentista eli Umago, Piero Manzutto. La Scomparsa, nata nel 1870 a Dignano d'Istria, apparteneva alla famiglia Marchesi di alti sentimenti italiani. Giovanissima era andata sposa al patriota Piero Manzutto, passando così in un altro ceppo non meno saldo e italiano del suo, legato alla storia .istriana e a quella umaghese in particolare da tante imprese civiche e da sempre sulla breccia per affermare e difendere il diritto italico. Sposa saggia ed illuminata, profondamente religiosa, pronta a sostenere il marito nelle lotte irredentistiche di cui fu l'animatore, consigliera prudente e provvida nelle molteplici opere industriali e civiche di cui il marito ne fu l'idea-tare e il fecondo sostenitore. Il trinomio Dio, patria e famiglia è stato il cardine principale al quale improntò la sua lunga, non facile, esistenza tutta votata agli affetti familiari. Di carattere schivo, sembrava che vivesse quasi distaccata, ma quando i rapporti si approfondivano Ella rivelava un'alta sensibilità d'animo proteso al prossimo e alle cose belle della vita. La morte prematura del marito, avvenuta nel 1914, la mise a dura prova venendosi a trovare sola con i giovani figli in un mare 'di difficoltà rose maggiori dal ruolo di primo piano avuto nella vita pubblica da parte dello Scomparso. A ciò si aggiunse, allo scoppio della guerra, l'ansia per i due figli, Romano e Girolamo, fedeli seguaci delle orme del padre, i quali clandestinamente raggiunsero l'Italia per arruolarsi volontari nell'esercito italiano. E quelli furono per l'Estinta anni difficili costellati di amare prove che superò con ammirabile coraggio sorretta dalla sua grande fede in Dio e nella patria tanto 'sospirata. Poi venne l'alba radiosa della Redenzione, il ritorno dalla guerra dei figli valorosi accanto ai quali visse lunghi anni sereni continuando a dare loro l'aiuto morale per la donazione alla vita e al benessere di Uanago. E venne il 1945. Sebbene in età avanzata e schiantata dal dolore per la perdita della sua amata Istria, con rinnovato coraggio e fortezza d'animo affrontò l'esilio dopo aver lungamente e strenuamente difeso quella terra benedetta dal servaggio straniero. Fino all'ultimo la vegliarda conservò in cuore l'amore e la nostalgia per la, terra natale. Si apprestava a raggiungere il traguardo dei cent'anni che avrebbe compiuto il prossimo agosto, ma la sua forte fibra ha ceduto proprio a un passo dalla non comune vetta. La Manzutto lascia dietro di sé un larga messe di bene e di ricordi. Un esempio di vita nobilmente spesa, intrisa di lotte, di dolori, di sofferta donazione 'ma anche addolcita da una religione piena e viva e dalle consolazioni della famiglia. I funerali si sono svolti a Pordenone ove la salma è stata tumulata nella nuova tomba di famiglia, presenti i familiari, uno stuolo di parenti ed amici e molti umaghesi giunti espressamente da Trieste con il Consiglio direttivo della Famiglia Umaghese 'e la bandiera comunale. Dopo la Messa e le esequie avvenute nella chiesa dei cappuccini, la segretaria della Famiglia a nome dei concittadini, pronunciò brevi parole di saluto deponendo sopra la bara un sacchetto di terra Umago. Nella triste circostanza rinnoviamo ai figli, Pia, col. Romano, dott. Girolamo, alla nuora Natalia Marinaz, ai nipoti e parenti tutti, le nostre vivissime fraterne condoglianze. CORDOGLIO. Si è sponta a Trieste la signora Marta Ferencich mamma del dott. Mario. Al figlio e a tutti 'i familiari la Famiglia Pisinota e L'Arena porgono le più sentite condoglianze. Nel quindicesimo anniversario della scomparsa della signora ADELE SARDOZ ved. TANIBURIN avvenuta a Bari I'll luglio 1955, la figlia Wanda col marito Francesco Giacomelli, La ricordano, con immutato dolore, a quanti la conobbero e le vollero bene. Brescia luglio 1970

Dal numero 1701

del 24/06/1970

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