Didascalia: Un richiamo a Gorizia sulla strada della collaborazione confinaria Per anni si sono impostati programmi e prefigurate opere (in parte già realizzate) in funzione della soglia di Gorizia come punto di partenza per il collegamento rapido verso l'Est europeo (tale considerato e valorizzato sin dai tempi dell'impero romano). Essenziale pertanto la realizzazione d'un asse stradale adeguato alle necessità del traffico ed al perseguimento dell'obiettivo di fondo. Tante le promesse e gli affidamenti, anche se era spesso affiorato il sospetto d'una preferenza verso la deviazione triestina, appagante interessi ed aspirazioni anche di carattere nazionale e politico, di più cogente pregnanza. Adesso, dopo tanti vaniloqui, Si è arrivati alla farsa del rispetto ecologico per cui la strada non si ha da fare né ora né mai. Ci si potrà cosi Beare dei verdi panorami e lasciar crescere l'erbetta anche sulle costose infrastrutture sorte come componenti d'un disegno complessivo. Si capisce allora il perché anche di terse spinte d'oltre confine all'unificazione delle città sul confine; il conglomerato sloveno, frutto di rivalsa politica, senza anima e senza sbocchi, si accorge di non aver più niente da aspettarsi, se non il fare da trampolino di lancio per spostare più innanzi la slovenita. [Also)