L'attività sportiva nei Convitti dell'Opera - foto

Didascalie: Giovani in allenamento La squadra di calcio del Collegio «Sauro» Durante un torneo di pallavolo I pallavolisti del Collegio «Filzi» FRA le tradizioni Più sentite e diffuse nelle nostre terre è la pratica degli sport di ogni genere. I circoli sportivi di Pala, di Fiume e di Zara e delle zone circostanti erano dei veri vivai di 'ottimi elementi, che si facevano presto conoscere nelle altre regioni e che spesso erano chiamati in campo nazionale o a difendere i colori d'Italia negli incontri internazionali o alle Olimpiadi. Ancor oggi nelle squadre più note e rappresentative di ogni regione d'Italia si incontrano i nomi di allenatori e di giocatori giuliani e anche alle Olimpiadi di Tokio un atleta delle nostre terre conquistò una medaglia d'oro alla rappresentanza italiana. Sulle attività sportive si fa molto conto per la più profonda disciplina e lealtà, che é loro connessa, si da far parte integrante dei programmi educativi degli Istituti dell'Opera Profughi. La pratica degli sport e dei giochi sportivi, infatti, per i sacrifici che impone già nella fase dell'allenamento, per la disciplina nei giochi di squadra e la prova di tenacia e di volontà nelle competizioni individuali è elemento fondamentale nella formazione del carattere. Queste qualità non possono essere trascurate da chi vuol dare ai giovani una personalità completa Tradizioni Le tradizioni sportive dei giuliani e dalmati sono mantenute vive per tali ragioni in tutti gli Istituti dell'Opera, sia sotto forma di gioco che come pratica di sport specifici. Nei preventori si pratica Io sci ed il pattinaggio su ghiaccio, che fanno parte anche della cura di quei bambini bisognosi di vita d'alta montagna. Nelle Case del Fanciullo si formano squadre di calcio e di pallacanestro, sport che oltre al ping-pong e ad altri giochi sportivi incontrano la viva simpatia dei piccoli ospiti. Nella Casa del Bambino di Merletto, oltre alla ginnastica, sono frequenti le gare di corsa, salto, tiro alla fune e molti giochi con la palla e con altri attrezzi. Al Convitto Femminile e alla Casa della Bambina le gio vani praticano la ginnastica e, appena la stagione lo peri mette si cimentano nella paltavolo. Ma gli Istituti della i Opera dove lo sport è prati-I catu al più alto livello sono i Convitti maschili, il «Fabio I Filzi. di Gorizia, per studenti delle Scuole Medie, ed il «Nazario Sauro» di Trieste, per ragazzi che frequentano le Scuole Superiori. Al «Filzi» Il Convitto «Filzi ha iniziato la sua attività sportiva dai giorni della sua fondazione nella sede di Grado. E' di quei tempi la prima vittoria in competizioni esterne ottenuta nel torneo scolastico di quella cittadina nel 1949. La squadra del Convitto vinse la prima coppa con la squadra di pallavolo, battendo tutti gli altri partecipanti. Risale ai primi tempi di vi. del «Filzi», l'attività come allenatore delle squadre del Convitto, del Prof. Tullio Gabrielli, che oggi è insegnante e dirigente sportivo nelle scuole di Gorizia. Da allora le affermazioni dei ragazzi del «Filzi» continuarono senza interruzioni e la loro attività si andò allargando dalla pallavalo alla pallacanestro. E' in questo sport che il Convitto dell'Opera ha conquistato l'ultimo suo trofeo, che è la coppa vinta nel gennaio 1965 nel torneo provinciale di pallacanestro per la categoria «giovanissimi». Dal 1949 al 1965, per 16, anni di seguito, le squadre del «Filzi» continuarono a collezionare coppe, medaglie e diplomi nelle varie gare provinciali, regionali ed anche interregionali, non solo nella pallavolo e nella pallacanestro, ma anche nell'atletica leggera. Lo sport però, che ha dato le maggiori soddisfazioni al Convitto «Filai» è stato quello della pallavolo, che si è affermato costantemente nelle manifestazioni indette dal Ceni io Sportivo Italiano. Successi Nell'anno 1954 si arrivò ad affermazioni in campo nazionale ed in quel campionato il «Filzi» si piazzò al il posta Por la categoria «juino. res». L'anno seguente fu al III posto. La squadra, che guadagnò per il Convitto tali brillanti risultati, facendosi un nome negli ambienti sportivi anche fuori Gorizia, è ricordata ancora con ammirata nostalgia. Era la squadra messa assieme, preparata e portata al successo, ami cura e competenza dall'allenatore, Tullio Martini. Si ricordano ancora i nomi di Marchich, il capitano e l'animatore della squadra, dei due assi Vostrilla e Rossi, celebri l'uno per la battuta imprendibile e l'altre) per la schiacciata micidiale. Rimasero proverbiali anche gli allenatori Lazzarevich e Stilli, che passavano la pialla con assoluta precisione e molti altri giovani di indubbio valore, come Schira, Maiani, Aquilante e Moro. L'esempio ed i successi dei pallavolisti furono trascinanti e tutti erano pieni di entusiasmo e vollero dedicarsi ad un'attività sportiva per emulare i campioni. Però mancavano i campi e le attrezzature e così nacque il progetto di costruirsi da soli un campo per il gioco della pallacanestro. Si scelse il terreno adatto e tutti si improvvisarono geometri, spalatoti e manovali, prendendo le misure, spianando il campo e fissandone i limiti. Il terreno fu ricoperto da una massicciata e si ricorse ai ciottoli raccolti dal greto dell'Isonzo. Intervenne la Direzione dell'Opera ed incaricò im'impresa di rifinire il campo in modo regolamentare e cosi il «Filzi, ebbe il suo terreno di gioco asfalto., con la cordonata di cemento cd i canestri eseguiti a regola d'arte e pronto per gli allenamenti e per le gare. Adesso i convittori avevano il modo di prepararsi alle competizioni, nelle ore della ricreazione, oltre che nella pallavolo anche nella pallacanestro e lo slancio dei ragazzi si spostò nella costruzione di una grande pedana per i salti, con relativa fossa, e di altre attrezzature per l'atletica leggera. I campi di gioco non furono mai inattivi ed il Convitto continuò a raccogliete premi e trofei. Anche la squadra di pallacanestro, appena nata, procurava le sue soddisfazioni al «Filza». Per quanto riguarda l'atletica leggera l'anno 1956 fu decisivo. In quel periodo il CONI fece costruire ed attrezzò completamente un campo sportivo riservato agli studenti della Provincia di Gorizia. Fu possibile cosi iniziare gli allenamenti per le corse, i salti ed i lanci. Ogni anno il Provveditorato agli Studi organizza dei campionati studenteschi. Fino ad allora il Convitto si era dovuto accontentare dei risultati ottenuti da singoli elementi, ma adesso con l'apertura ciel campo era venuto il momento per una preparazione collegiale ed intensiva. Si organizzarono dei campionati e tutti vollero parteciparvi in qualche specialità. Nel maggio 1957 si organizzarono per la prima volta le cosiddette «Piccole Olimpiadi del Convitto F. Filzi», che si ripetono ogni anno a primavera e che danno risultati sempre migliori come partecipazione e come quote raggiunte. A tutto questo entusiasmo è di sprone la continua attenzione. del prof. Galli, dirigente sportivo del Provveditorato agli Studi, che è membro del Consiglio di Vigilanza del Convitto e che segue con affettuosa premura l'attività dei ragazzi dell'Opera Profughi. Trofei Il «Filzi» conserva con gelosa fierezza i trofei guadagnati, spesso assai duramente, sui campi sportivi di città anche molto lontane. Fra di essi contiamo 21 coppe e 10 targhe d'onore, senza contare le medaglie ed i diplomi conquistati dagli sportivi del Collegio, motivo di orgoglio, per gli istruttori', e per gli allievi dei tempi passati e di incitamento per le competizioni future. Fra le gare più vicine già si guarda alle competizioni di squadre nella pallavolo e nella pallacanestro e di calcio ed alle gare di corsa campestre e di atletica leggera sia come partecipazione ai campionati studenteschi sia come tornei organizzati dal Centro Sportivo Italiano. Alla fine dell'anno l'attività sportiva si concluderà per i nostri ragazzi con la ormai tradizionale «Piccola Olimpiade del Convitto Filzi che sarà la IX della serie e siamo certi che i risultati saranno migliori dei risultati precedentemente raggiunti. Al «Sauro» Anche per il Convitto «Nazario Sauro» l'attività sportiva cominciò assai presto. Il primo successo fu un. diploma di disciplina guadagnato nel 1953, quando il Convitto aveva ancora la sua sede a Grado, dalla squadra di calcio. Il premio fu ottenuto in un torneo locale organizzato fra le squadre di calcio delle scuole della cittadina. Un altro diploma di disciplina fu conquistato nel campionalo della Federazione del Calcio nel 1958 a Trieste, nuova sede del Convitto dell'Opera. La squadra del «Sauro», dopo le sue prime esitanti uscite, incominciò ad a, fermarsi cd a meritarsi delle coppe in gare sempre più importanti. La sportività e la correttezza della squadra di calcio fu riconosciuta con la attribuzione di un'altra coppa nei campionati del 1959/60 per la seconda categoria e nel 1960/61 per la categoria dilettanti. Lo stesso premio le venne assegnato nel campionato juniores, organizzato dal Centro Sportivo Italiano, lo anno seguente. Nell'annata 1963/64 il «Sauna» si meritò un diploma per i successi in classifica. Ma la squadra che ha procurato al «Salir., le maggiori soddisfazioni è stata quella di pallavolo, che già nel 1959 ottiene il primo posto in classifica nel campionato regionale juniores. le. finali interregionali si fecero a Padova e il «Satira» figurò al IV posto. Il campionato del 1960 fu ugualmente felice e la squadra del Collegio, prima della pro lincia e poi della regione, incentrò le rappresentanti delle altre regioni a Ravenna. Seppe portarsi al il posto, battendo le squadre di Rovigo e di Ancona, subito dopo la «Asia Pervia« di Modena, che fu per quell'anno vincitore del titolo nazionale. Pallavolo Nel 1961 la squadra riuscì ad ottenere un ottimo piazzamento nella Coppa Autunnale del Centro Sportivo Italiano e nel 1962 nel torneo provinciale si piazzò al Il posto. Nel 1963 il «Sauro» tornò ai maggiori', successi: fu campi. ne provinciale e regionale. Alle interregionali di Modena la sua squadra ebbe un piazzamento molto onorevole. Ci piace ricordare l'opera. anche in campo sportivo del dott. Mario Cassar, clic fu dagli inizi fino a due anni or sono Direttore del Convitto «Nazario Sauro» e che con lo esempio, con la competenza di un tecnico dello sport e con l'entusiasmo di un pioniere, seppe preparare e condurre alle vittorie i ragazzi del suo Istituto. L'anno scorso il «Sauro, che aveva lasciato l'antica sede e che si trovava senza la possibilità di un allenamento efficace, dovette rinunciare alla partecipazione al campionato, iniziatosi prima della riapertura del Convitto, per tutte le squadre. Attualmente. si stanno ricostituendo le formazioni di gara. Per la Prima volta però scenderà in lizza una squadra di pallacanestro, che si affiancherà alle squadre di pallavolo e che cercherà di emularne i successi. Auguriamoci che la prossima stagione sia per i Cammini dell'Opera prodiga di soddisfazioni e ricca di successi. Vorremmo ora poter fare un elenco con i nomi di tutti gli allievi, che partecipando alle tante gare, hanno tenuto alto il nome degli Istituti negli anni passati, ma sarebbe un elenco troppo lungo. Oggi questi ragazzi non sono Più fra noi: hanno ultimato i loro studi, hanno trovato un lavoro, alcuni si sono fatti una famiglia. Li abbiamo visti, chi in divisa, chi in tuta, chi nel camice bianco del tecnico moderno o nelle vesti dell'uomo di mare. Al loro posto ci sono oggi altri ragazzi, altri giovani Pieni di vita e desiderosi di vestire i colori sportivi dei Convitti dell'Opera. Speriamo di essere riusciti a dare I,dea dell'entusiasmo che anima questi giovani, della loro dedizione e della tenacia con cui sanno battersi per il trionfo della loro squadra e siamo certi che anche nelle prossime gare e nella pratica costante dei vari sport sapranno dar prova di carattere, di senso sportivo e di volontà, per essere all'altezza dai loro ammirati predecesori.

Dal numero 1467

del 06/04/1965

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