Fianona d'Istria: lat. 48o 8'13", long. 11o 50' 33", abbarbicata su una collina, altezza m. 168, giù il porto, alla fine del bellissimo vallone. La sua origine si perde nell'oscurità dei tempi. Comunque il suo nome è latino: Fianona da flo flare soffrire e non.nonarum -5-7 del mese. Fu importante ostello preistorico. Ebbe notevole importanza nell'età preistorica e diede il nome di Fianatico al golfo del Quarnaro. L'importanza di Fianona nell'età preromana è confermata dalle tante iscrizioni venute alla luce nel contado e da attestazioni di eminenti epigrafisti, storici antichi e cultori di storia antica. Ebbe, per attestazione di Plinio, il «iue italico» per meriti eccezionali. Fu importante pure sotto Venezia e per questo Fianona fu il dio Termine, a Punta Pax Tecum. Per la sua posizione geopolitica dovette purtroppo subire, nei secoli, innumerevoli invasioni, scorrerie di barbari, rovine e devastazioni. Ma oggi io qui non dirò dei suoi cenni storici, perché di vera storia non si può parlare di Fianona, parlerò invece delle chiese di Fianona, delle chiese dei nostri padri e dei nostri nonni, sperando di fare cosa gradita ai miei compaesani sparsi in tutto il mondo con l'esodo degli ultimi venticinque anni.
Il ricordo delle chiese del paese natio è, por noi profughi, amore, sofferenza e profonda nostalgia.
Fianona ebbe le seguenti chiese, dico ebbe perché la maggior parte di esse oggi non sono altro che ruderi e di qualcuna non rimane neppur un segno.
1) Beata Vergine, nel capoluogo, l'attuale chiesa parrocchiale;
2) San Giorgio, patrono del paese, nel capoluogo;
3) Santa Caterina, in Zagorie, dove i Monti Caldiera terminano nel Quarnaro;
4) Santa Barbara, presso Col, a valle della strada Fianona-Vosilla;
5) San Vito, al porto, vicino la Roia;
6) San Michele, a metà strada FianonaVosilla, a monte;
7) Santa Maria Maddalena, in Molino, a metà strada Castello e il porto;
8) Santa Elisabetta, in Clavar, presso Castello Depangher-Manzini;
9) San Giovanni, con camposanto, fuori Castello, verso Vosilla;
10) San Mauro, in Zagorie, presso Fonovi;
11) San Silvestro, fuori Castello, verso Goriciza;
Ognuna di esse ha avuto ed ha le sue vicende. Mi propongo di illustrare ora la chiesa della Beata Vergine, la parrocchiale.
Questa chiesa, la maggiore di Fianona, il tcmplum come la chiama lo storico De Franceschi nel suo libro «Istria» Tip. Coana, Parenzo, 1879, è stata costruita nel 1483. Ciò si deduce anche da una lettera di Giosafatte Lioni, allora podestà di Fianona, diretta a Gaspare Rauber, capitanio di Fiume-Pisino, poi anche di Trieste, nella quale lo ringraziava della esenzione dal dazio sui materiali, impiegati nella costruzione della chiesa. La lettera è scritta in perfetto latino, con richiami a classici latini e greci. Ciò dimostra la vasta cultura letteraria sviluppata, già allora, in Istria. La chiesa fu costruita, in parte, sui ruderi delle antiche mura romane. Lo conferma anche Giuseppe Caprin nel secondo volume di «Istria Nobilissima». In seguito, quando Venezia, all'inizio del 1600, costruì la famosa Fortezza, chiamata Lombarda, forse perché nei lavori furono impiegati molti lombardi, operai e dirigenti, Fortezza che ebbe parte importante nella lotta contro gli uscocchi, tutto il paese si trovò recintato da solide mura, mura alte, con feritoie che ancor oggi si scorgono sia sul lato mare che sul lato monte.
Le pareti esterne del paese, così recintato, erano costituite dalle mura della nuova fortezza, dalla chiesa della B. V. e da alcune case dal lato mare. Furono costruite tre porte di accesso al paese: una a fianco della chiesa, la seconda dal lato della fortezza verso il mare, la terza sulla strada Pola-Fiume, la strada romana.
La chiesa si presenta ad una navata, a forma rettangolare, di stile gotico, ma non prettamente a causa delle successive modificazioni apportate all'interno di essa. E' posta all'ingresso orientale del paese, prospiciente la piazzetta, già piazza del Municipio. La sua facciata è quasi nascosta dal Torrione veneto (Tura), costruito da Venezia all'inizio del 1600, a forma di Loggia. Sulle pareti di detto Torrione sono state collocate, in tempi recenti, allora ancora Italia, antiche lapidi con figure e scritte. Ricorderò una di esse, la ben nota lapide con le tre teste, che noi, da ragazzi, chiamavamo «fiamadrenonna», ora poco leggibile. La lapide è divisa in due parti: la superiore rappresenta tre busti di donna in rilievo, la parte inferiore contiene la seguente tripartita legenda, letta da noti epigrafisti:
AVITA SU VELSON AVITA
IOCA VEE NAE SVIO • AQUIL
CLEVESIE CAEVEE LIA L F
F.V.F.SIBI ET CLEVESIE v.F.si
V F VO
Attraverso questa loggia si accede alla chiesa per mezzo di un'unica porta, una architrave romana, alta m. 2,30 e larga. m. 1,30 salendo sei gradini in pietra greggia dell'Istria. La chiesa ha una seconda porta, quella al lato destro, salendo il calle che porta al centro del paese. Questa porta fu preceduta da un'altra porta, più picccola, ad arco acuto, nelle vicinanze del campanile. Sopra di essa sono in fissi due in pietra, con scritte del 1474, abbaziali, dei nobili veneti che
segue
Didascalie: I
l legame con Venezia in un richiamo storico
Calle del centro a Fianona
Calle verso il centro a Fianona