A TRIESTE CHIUSURA al «Sauro» Celebralo il 24 maggio dal prof. Moncalvo - foto

Didascalie. Il Provveditore agli Studi, prof. Pugliarello, premia per meriti scolastici li convittore ne.. Vito Maure Il comm. Reiss Romoli consegna la coppa disciplina vinta dal collegiali nel campionato dilettanti di calcio Ha avuto luogo il 24 maggio nel salone del Convitto «N. Sauro di Trieste che ospita 72 allievi frequentanti la Scuola Media Superiore, la manifestazione di chiusura dell'anno scolastico. Dopo la relazione del dott. Mario Cassar, direttore del Convitto, che ha sottolineato i risultati scolastici particolarmente favorevoli, il prof. Moncalvo ha illustrato ai giovani il significato della data del 24 maggio. E' stata una sentita celebrazione, densa di fatti storici e di citazioni -documentarie poco conosciute oggi dai giovani, per sottolineare la continuità di quei sentimenti di amor di Patria ai quali gli allievi dei collegi dell'Opera sono educati. Le autorità presenti fra cui il Provveditore agli Studi prof. Pugliarello, la signora Eulambio, presidente del Madrinato Italia, il comm. Guglielmo Reiss Romoli, cronsigliere di Amministrazione dell'Opera, il parroco di S. Luigi e il cappellano del Collegio, ecc., si sono vivamente congratulati col direttore. Il Madrinato Italico ha distribuito i premi ai migliori allievi e particolarmente ha festeggiato il gruppo di diplomandi che l'Opera provvederà ad avviare al lavoro o agli studi universitari. Sono stati premiati gli allievi che maggiormente si sono distinti sia disciplinarmente che nel campo scolastico; ai sei allievi, e precisamente Banovaz Fattori -Mauro Latara e Sestan, iscritti nell'Albo d'Onore, è stato offerto dal Madrinato Italico un viaggio-premio nella città di Firenze, a rutti gli altri sono stati consegnati dei doni che serviranno loro a serbare un gradito ricordo degli anni trascorsi in convitto. Il Segretario Generale dell'Opera Profughi, comm. Clemente, ha porto un saluto a tutti i convenuti ed un particolare augurio ai maturandi che stanno per lasciare definitivamente il collegio per entrare nella vita attiva. promettendo loro che l'Opera Profughi non li dimenticherà certamentee nei loro primi passi per inserirsi nella società.

Dal numero 1227

del 07/06/1960

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