Olivetta e Giovanni Rocco NOZZE D'ORO - foto

Domenica 22 aprile, anticipando di un giorno lo annuale della festosa ricorrenza, i coniugi Rocco Giovanni fu Francesco, d'anni 74 e Olivetta Menegoni fu Agostino, d'anni 69. hanno celebrato e Gorizia, e più precisamente nelle ex Casermette di via Montesanto, le loro nozze d'oro. E' stata un cerimonia semplice e commovente insieme, che ha avuto il suo patetico compimento nella chiesetta di quella numerosa comunità di profughi, do1 ve i due cari vecchietti si sono accostati all'altare, per farsi benedire un'altra volta la loro felice unione, come cinquant'anni prima avevano fatto nella loro bella chiesa della natia Orsera d'Istria quando sposi novelli, avevano consacra. dinanzi a Dio il lo, ro matrimonio, avvenuto esattamente il 23 aprile del 1906. Commossi erano ora come allora i due simpatici vecchietti, ma di una commozione diversa oggi che nel loro cuore pesava la nostalgia della loro casa lontana, del loro mare, dei loro campi ricchi' di vigne, dl ulivi e di mandorli ai quali correvano i loro pensieri accorati. Tutta una esistenza di lavoro onesto e infaticabile, tutto un mondo di sogni felici sono riapp:rsi alla mente dei due vecchietti nel ritrovarsi, dopo 50 anni di vita coniugale, dinanzi a un altare diverso da quello della loro cara e pittoresca Orsera, e simile solo nel valore e nella forza dei simboli comuni della fede in bio, nella quale anche i due coniugi Rocco hanno trovato conforto e sollievo ai loro rimpianti per la indimenticabile terra natia. E conforto è stato altresì per essi l'amore dei tre figli Francesco, F:nnà e Nora con le rispettive famiglie, che insieme ai fratelli, sorelle e nipoti hanno formato intorno ai due festeggiati un'ampia corona di affetti caldi e commoventi. Anche noi vogliamo quindi unirci alle feste rese ai nostri due simpatici conterranei nella ricorrenza delle loro nozze d'oro a fare gli auguri più fervidi perchè la provvidenZa riserbi ad essi la gioia che più intensamente desiderano, quella di ritornare nella loro bella Orsera un'altra volta libera e redenta

Dal numero 1017

del 25/04/1956

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