La gita alle Dolomiti - foto

Al Preventorio «Venezia Giulia» di Sappada SABATO 30 giugno, un allegro coro di bimbe ha salutato Sappada: erano le minori del Preventorio «Venezia Giulia che, accompagnate dalle loro signorine e dalla direttrice, signorina AAnzichi, hanno concluso l'anno scolastico con un meraviglioso giro sulle Dolomiti. «Attendevamo con ansia questo giorno che ci avrebbe dovuto donare tanta gioia —scrive una bimba — finalmente è arrivato e con un entusiasmo indicibile siamo salite sul palma nn che ci attendeva. Costeggiando per un lungo tratto un verdissimo lago artificiale, siamo arrivate a Pieve di Cadere, dove abbiamo visitato la casa e un dipinto del grande pittore Tiziano. Poi, via di corsa, siamo volate a Pedavena, proprio in tempo per rimpinzarci di panini e birra sotto verde ombroso dei platani. Il parco che ci circondava aveva per noi un'attrazione quasi misteriosa, così abbiamo iniziato ad esplorarlo. Un urlo gioioso ha richiamato tutte le mie amiche in un luogo; rinchiuse in una gabbia, sopra un'altalena posta su dei rami di albero. delle scimmiette stavano mangiando qualche nocciolina guardandoci con la loro graziosissima espressione. Siamo corse subito a prendere delle caramelle, ma intanto... Qualcuna chiamava da una parte, qualcuna da un'altra: c'era da ammirare l'aquila reale, due paffuti orsacchiotti neri, il laghetto dei cigni candidi e il superbo pellicano che dava mostra di se aprendo le grandi ali e dimenando il lunga becco arancione. Sarebbe davvero impossibile descrivere la nostra meraviglia, la nostra curiosità, la nostra felicità al vedere, ,vi davanti a noi, quegli animali che sui libri sapevano tanto di favola. L'unica cosa che Po fare in quel momento era di andare ad ata, braccia, col cuore pieno di riconoscenza, le nostre care signorine. -Ma la gita non fini lì: ci recammo al passo del Falzarego, ancora coperto di neve, poi a Cortina d'Ampezzo, ove visitammo lo stadio del ghiaccio ed ammirammo il grande trampolino, poi al lago di Misurina, poi ad Auronzo, poi... arrivammo a casa. Quella sera ci sembrò di aver sognato ad occhi aperti; era la nostra prima gita, meravigliosa, quella che non potremo mai dimenticare per-elle è legata alla nostra vita, alle nostre signorine, alla signorina Direttrice, alle belle -montagne rosa" che circondano il Preventorio da vicine e ala lontano.

Dal numero 1481

del 20/07/1965

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