VENEZIA Il prosindaco Bendoricchio - foto 17/03/1971
Domenico Bendoricchio, nato a Dignano d'Istria nel 1925, geometra al Genio Civile fino al 1968, ora libero professionista. Profugo a S. Donà di Piave dall'agosto 1945. Si trasferì a Venezia-Mestre nel 1955. Sposato con la conterranea Sabina Moscarda, ha due figli che frequentano l'Università. Iscritto al Partito Socialista Democratico Italiano era stato eletto consigliere comunale ad Eraclea nel 1964, carica ricoperta fino alle elezioni amministrative del giugno 1970. Ha ricoperto la carica di segretario della Sezione di Mestre del Partito...
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SOMMARIO Potrete leggereIn questo numero: 17/03/1971
La scelta dell'esodo di Ruggero Radin pag. 163
La linea del giornale di Bruno Artusi pag. 165
Reagire alla terza fase di Antonio Cattalini pag. 167
La signora di Parma di Calandrone pag. 169
Incontro con Soldati di Mario Severi pag. 171
Giovani fra le due guerre di Aldo Fabbri pag. 171
Concerto in via Sabotino di Norma Rebelli Gallippi pag. 172
Tramonto sul belvedere di Jolanda Manes pag. 173
I problemi del credito di Antonio Tripani pag. 175
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LETTERE CONTROLUCE La linea del giornale - BRUNO ARTUSI 17/03/1971
Novara, 28 gennaio 1971
Caro De Simone, nella vita capita molto spesso che si dicano o si scrivano delle cose che vanno al di là delle nostre intenzioni. Mi auguro di tutto cuore che a te sia accaduto altrettanto quando pubblicasti sull'Arena di Pola quei due infelici articoli: «Desiderio di pace» e «La vittoria dello sgarbo». Comprendiamo benissimo che siamo in un paese democratico e ciascuno può scrivere e dire ciò che vuole. Questo è il sacrosanto diritto di ognuno. Il direttore dell'Arena di Pola questo, però, non lo può fare, perché,...
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LETTERE CONTROLUCE La linea del giornale - BRUNO ARTUSI 17/03/1971
segue
ma amore per la terra che ha dato i natali a noi ed ai nostri antenati. Se ne stia pure tranquillo, il «druse» comunista a riposare, alla faccia del proletariato, in una delle sue molteplici sfarzosissime residenze. L'imperatore Francesco Giuseppe d'Austria nei suoi lunghi 68 anni di regno, ebbe :l pudore, anche quando l'Italia faceva parte della Triplice Alleanza, di non mettere mai piede sul suolo italiano per una visita di stato. Noi, giuliano-dal. mati, possiamo paragonare questo deprecato viaggio di Tito ad una assurda ed...
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POLTRONCINA L' ipotesi d' una scelta 17/03/1971
Trattare di politica sull'Arena non è affare mio e l'ho capito in varie occasioni. Ma le «Riflessioni» di Manzin a pag. 115 del N. 8 e, in un certo senso, anche le impressionanti e allarmanti rievocazioni a pag. 117 dello stesso numero, di Ruggero Radin (allarmanti poiché qualcosa di analogo o peggiore potrebbe ancora accadere nell'avvenire) hanno suggerito anche a me delle riflessioni.
Anzitutto ho ricordato subito un articolo sul Piccolo di Trieste in data 19 novembre 1970 che mi aveva particolarmente colpito. L'articolo «Congetture»...
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I GIORNI DEGLI ESULI 17/03/1971
CASE DI RIPOSO. Si è riunito, sotto la presidenza del prof. Klugmann, illustre geriatra degli ospedali di Trieste, il Consiglio di vigilanza delle Case di Riposo che accolgono complessivamente a Trieste 286 ospiti. Il Consiglio ha preso in esame numerosi problemi riguardanti gli istituti, soffermandosi sulle condizioni degli assistiti che sono seguiti dal personale preposto con ammirevole sollecitudine. Il Consiglio, nel corso della sua riunione, ha preso atto di una accurata visita fatta dal presidente in particolare al Cronicario di...
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Pola 1947: i giorni dell'esodo - foto 17/03/1971 |
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Pola 1947: i giorni dell'esodo - foto 17/03/1971 |
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La sorgente dell'Isonzo in val Trenta - foto 17/03/1971 |
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POESIA Amore e verità - A. F 17/03/1971
Un anno fa, il giovane ,umaghese Ottavio Zacchigna, in uno slancio di generosa protesta immolava la sua giovane esistenza facendo fuoco distruttore del suo corpo. La fine non fu immediata, anzi fece sperare, per quanto impossibile secondo la scienza medica, ad un suo salvataggio, ad un suo ricupero. Dal suo letto all'ospedale, mentre era tutto una piaga e tra i più atroci dolori, questa speranza fu pure sua, poiché alla vigilia dell'estrema partenza, egli voleva sì, ora ardentemente vive re e vivere per contribuire alla creazione di un mondo...
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