Ho letto la lettera del signor Oreste Vesselizza, un pungente, quasi feroce getto di amare considerazioni, scaturite sl da sentimenti, ma non certo contestabili per veridicità storica; e ho letto l'intelligente, obiettiva e sagace risposta, che con dignitoso distacco e sorridente compiacenza, ad essa vien data; e ne ho ricavato da entrambe un'ulteriore conferma della virtù di quest'«Arena», di .per affrontare con lealtà coraggiosa anche le più spinose e scomode verità. A proposito dell'esodo, cui sì fa cenno, mi è tornato a mente un episodio...

PARLATORIO Mortificati e indisponenti In complesso è una fortuna che il dialogo che si svolge tra gli esuli giuliano-dalmati resti chiuso (talvolta ermeticamente) entro l'ormai ristretta cerchia. Se un qualunque abitante della Penisola, «exregnicolo», avesse Ietto l'articolo che sullo Zara l'amico Nerino Rismondo ha dedicato a Bettiza, alla. generica ignoranza delle «cose nostre si sarebbe aggiunto un vago sospetto che qualcosa non vada affatto: e se l'articolo fosse stato diffuso con opportuno anticipo, c'è da chiedersi se davvero si...

(Appendi, alla Rnolta dei baloneri ovverossia: la verità sul Borignol). Da una attenta lettura delle cronache di Zara scritte da un non meglio identificato CALANDRONE (in ogni caso, spia della CIA!) secondo il quale pare che tutti i malanni della città vengano, per dirla in breve, dalle tasche di Borignol Alceste, del defunto Max (il nome non inganni! il diminutivo dell'erede al trono che si chiamava Massimiliano, c'entra e non c'entra: essere un po' da una parte e un poco dall'altra non è abitudine di oggi: la gamba di qua e l'altra di là —...