Anche a Visinada d'Istria, come nella maggior parte delle località istriane, le compagini familiari, specie se dal comune ed identico cognome, si distinguevano l'una dall'altra, in virtù dei più vari soprannomi ad esse affibbiati e, via via, propagati di padre in figlio, anche dai tempi lontani e senza dar con questi alcun tono o carattere offensivo, se mai, leggermente canzonatorio. Soprannomi erano pure riferiti a singoli, vuoi, purtroppo, per qualche loro difetto fisico, vuoi per indicarne la provenienza da una frazione (villa) o diversa...

Uccio Pastrovicchio non ha organizzato quest'anno il tradizionale incontro dell'Apocalisse per San Giuseppe. Non è che se ne sia dimenticato. E' che — ci ha detto — l'incontro allargato dell'anno scorso gli ha arrecato qualche dispiacere di natura non semplicemente morale. Non è mai possibile soddisfare tutti, specialmente quando si è tanti e si debbono fare i conti coi locali che vanno presi per quelli che sono, appunto perché si è in tanti. Non è giusto peraltro che le insoddisfazioni siano tali da portare addirittura alla scopertura delle...

Chi siamo noi, gente di Trieste, di Fiume, dell'Istria, della Dalmazia? Un comandante di mare, straniero, che aveva avuto alle dipendenze dei marittimi nostrani, ci ha definiti: gli italiani dell'Austria. Mi pare una risposta azzeccata. Anch'io, pur non essendo un marittimo, sono uno di quelli, perché sono nato sull'«Adriatische Kustenland» (Litorale adriatico), «soto la Defonta», ossia sotto la Monarchia con l'aquila bicipite, di buona memoria. Quando nacqui, venni considerato suddito austriaco di lingua italiana. Allo stesso modo furono...

Mi riferisco all'articolo di Orlando De-vescovi «Il rifiuto di Tarnizza» pubblicato nel numero del 14 febbraio, significando che concordo perfettamente con il pensiero dall'articolista, anzi con giudizi più severi. Ma è il breve articolo «L'Istria riscoperla», di commento allo scritto di Deve-scovi, che mi permetto di confutare. Sarà anche vero che i detrattori di Tomizza non si accorgono del suo contributo per la riscoperta dell'Istria, nei termini che egli vuol presentarla, quale persona cresciuta ed educata sotto la dominazione jugoslava;...

PROGRESSO TECNICO E SOCIETÀ' INDUSTRIALE, di R. Richta, pp. 254, lire 5.500, Jaca Book. STORIA DELLA CHIESA: TRA RIVOLUZIONE E RESTAURAZIONE, di AA. VV., pp. 342, lire 18.000, Jaca Book. NELLA TERRA DEL MAR ROSSO, di v. Dini, pp. 184, fot., lire 2.000, Jaca Book. STORIA DEL MOVIMENTO DEI NAZIONALISTI ARABI, di 13. A. Kubeissi, pp. 190, lire 2.400, Jaca Book. BAKUNIN NELL'ITALIA POST-UNITARIA 1864-1867, di F. Damiani, pp. 270, lire 4.000, Jaca Book. UN'ITALIA SCONOSCIUTA, di M. Guidetti e P. H. Stahl, pp. 412, fot., lire 10.000, Jaca Book. I...

IL PENSIERO UTOPICO, a c. di M. Baldini, pp. 276, lire 2.600, Città Nuova Editrice. Nonostante le apparenze di pensiero progressista e rivoluzionario, la «città» utopica propugna soluzioni totalitarie, perché essa è assolutamente perfetta e, in quanto tale, è il sogno di un solo utopista, ed è pertanto costruita non a misura d'uomo, ma del solo uomo che l'ha creata. In questa sorprendente luce viene rivista la storia dell'utopia, da Platone a Huxleà, che non è, come comunemente si crede, la celebrazione più alta della creatività umana, bensì...

Sembra ieri che scrivevamo della rinascita del Comitato di Cremona, dell'elezione a presidente dell'amico Mario Ive e via via delle varie positive attività che man mano l'esecutivo cremonese ha realizzato: «El Fogoler», il gemellaggio col Circolo giuliano-dalmata di Genova, la prima Mostra fotografica dei Del Pino, i due incontri triangolari Genova-La Spezia-Cremona, la seconda Mostra fotografica della quale ancora permangono gli echi. Sembra ieri, dicevamo, ma il 15 febbraio scorso è scaduto già il triennio e l'esecutivo della rinascita sta...

Savelli editore ha pubblicato «Dal dissenso all'opposizione» di AA.VV. (pp. 128, lire 2.000), documenti e testimonianze della nuova opposizione nei paesi dell'Est, estremamente diversificata ma sempre più caratterizzata in senso democratico e socialista, come testimoniano le adesioni a «Carta '77» in Cecosìovacchia e l'attività del «Comitato di difesa degli operai» in Polonia, «Il lungo inganno» di L. Ranucci (pp. 64, fot., lire 3.500), sintesi storica e fotografica del dramma degli Indiani di America, ricostruito attraverso le •mmagini più...

Nella parte monumentale antica del cimitero di Zara, subito dopo l'ingresso a sinistra lungo il muro di cinta, si nota una tomba con il semplice cognome Tomassich stranamente inciso sulla lastra tombale nel senso della lunghezza. La tomba predetta, molto vecchia e abbandonata, è stata considerata a ragione austriaca, e pertanto nazionalizzata e venduta in base alle norme vigenti. Il nuovo proprietario ha voluto aprirla per procedere come di regola ad una sistemazione dell'interno col conseguente trasporto di eventuali resti mortali...

Didascalie: La squadra di calcio dell'Istituto Magistrale di Pola partecipante ai campionati studenteschi; la formazione in campo era questa (dal basso verso l'alto): Sotte, Fiorito e Biasi; Sauro Privileggi, Elvino Privileggi e Urbani; Lauri, Zanni, Smolizza, Ille e Vidulli. Siamo nel 1935 Triangolare di pugilato Pola-Trieste-Monfalcone al Ciscutti nel 1945 Verbale della riunione tenutasi nella sede del Comando Vigili del fuoco di Pola domenica 17 novembre 1946 alle ore 11, presenti Giuseppe Urbani, commissario provinciale della...