«Mi hanno scritto per dirmi che ho fatto un saggio di antropologia. Mi ha fatto piacere. Mentre scrivevo di Materata, io sapevo bene che ciò che andavo raccontando si poteva benissimo dire d'un paese del Terzo Mondo, che niente distingue il ragazzo bisognoso di conoscenza, che prende il sapere dal parroco, da quello che lo prende dallo stregone. La mia Istria può anche essere Africa». (Tomizza su La Stampa)

L'Apocalisse si ritroverà il 23 aprile al ristorante Venue a Marina Julia presso Monfalcone. Chi arriverà il 22 troverà Uccio Pastrovicchio alla trattoria da Zeno in piazza della Repubblica a Monfalcone. Ma per il pranzo sociale la prenotazione è obbligatoria e va indirizzata allo stesso Uccio via Zara 12, Gorizia (tel. 0481 -86351). Per i pernottamenti viene consigliato l'Hotel Excelsior di Mario Giorgis a Monfalcone (tel. 0481 72893).

stava mangiando in una pulita trattorietta tra Ravenna e Bologna, non molto tempo fa. Nell'angolo un giovanotto, del modello corrente, stava telefonando, presumibilmente alla ragazza del cuore, con voce, percepibile da tutti gli orecchi circostanti, dolce e amorevole: «Pronto, sono io, cara la mia str..., come stai?» Carneade, alla prima, crede di non aver ben capito. Oliver, il cagnolino, alza un po' la testa... «Ma str... mia! Ma cosa dici?» continua quello nel telefono con dolcezza. Carneade ora ha capito bene e sbarra gli occhi. Oliver,...

Il XIX raduno degli albonesi avrà luogo il 30 aprile a Vicenza, col seguente programma: ore 11 ritrovo presso la Basilica di S. Felice; ore 13 pranzo al ristorante «Quo Vadis» in Ponte Alto (quota lire 5.000). Le prenotazioni dovranno essere fatte entro il 22 aprile a Trieste presso Ezio Picot, Viale Gorizia 8, Tel. 31360 o Narciso Viscovi, Via Lorenzetti 60, Tel. 753093, o Aldo Scopas, Via Emo 49, Tel. 70331. Da Trieste alle ore 6.45 da Largo Barriera partirà un pullman; quota lire 4.000; i ragazzi di età inferiore ai 10 anni

Nella un po' confusa diatriba che si è intrecciata tra alcuni collaboratori degli ultimi numeri di Arena a proposito del pro e del contro Fulvio Tomizza, di Bettiza, degli Italiani e degli Slavi nella Dalmazia e nell'Istria, penso non sia del tutto vano spendere quattro righe, rubando un poco dell'ormai preziosissimo tempo che ho a disposizione. L'Arena, che vede oramai la nostra tragedia attraverso un cannocchiale senza schermi e con lenti pulite dal tempo trascorso e dal buon senso, è fautrice del pro Tomizza e, ovviamente, di quanto...

Sono nato a Cremona, però i miei genitori sono istriani ed io vado in Istria due o tre volte all'anno, assieme ai miei familiari. Appena mio padre può ottenere qualche giorno di ferie, ci propone di andare a trascorrere una breve vacanza in Istria. Noi accogliamo con entusiasmo la sua proposta, perché Rovigno, il suo mare, le sue coste ed il suo clima sono meravigliosi. Quando arriviamo a Rovigno vedo mio padre molto felice; non si stanca mai di farmi vedere i posti che frequentava quando era ragazzo: mi mostra gli scogli dai quali si...

La signora Maria Ferian, di Albona d'Istria, mi invia da Trieste il ritaglio del settimanale Oggi, concernente un'intervista rilasciata da Fulvio Tomizza alla giornalista Anita Pensotti; e sottolinea queste parole dell'intervistato: «Vedi? Sono contadino oltre che scrittore» (e Tomizza esibisce.il palmo calloso della mano). «D'estate, quando torno in Istria, dove mi sono costruito una casa, vango, zappo, coltivo le verdure, faccio il vino e da grappa. Mia moglie e mia figlia vanno a fare la spesa con una vecchia 1200, che d'inverno lascio in...

SECONDO INCONTRO Trovata, non senza difficoltà, la sede sociale a Venezia sono stato sorpreso per la luminosità dell'ambiente: Aldo Mayer, bello e robusto nella sua statura, costituisce il lampione più alto per una luce ben diffusa; invece il presidente Vallerà, di me più basso un paio di centimetri, mi acciecava addirittura in quell'ambiente frescolino dove, pur non essendo così abbagliante, chiedendo scusa, ho sentito il bisogno di coprire la «soffitta» per tenere calde le poche idee che vi albergano. Di là, ho telefonato a Portugruaro che...

L'attività letteraria di Manlio Cecovini ha inizio con la pubblicazione nel 1954 del romanzo di guerra «Ritorno da Poggio Boschetto» edito da Vallecchi. Da allora abbiamo la presenza dello scrittore triestino, discreta ma continua, nella letteratura italiana. Ricordiamo qualche titolo: «La rotta del sole» del 1960; «Farina fina e altri racconti» (Nuova Accademia) 1963; «La Julia in Grecia» (Vallecchi) 1966; «Straniero in paradiso» (Lint Trieste) 1970; «I migliori di noi» (La Nuova Base, Trieste) 1971; «Burlesque» (Ed. I. Svevo, Trieste)...