Il 16 novembre è serenamente mancato all'affetto dei suoi cari ERMANNO MATTIOLI esule da Pola Ne danno il triste annuncio la moglie Antigone Moraro, i figli Nino, Fulvia, Gianfranco con le rispettive famiglie, la sorella Antonia Bilucaglia e i parenti tutti. Gorizia, 17 novembre 1980 GIOVANNI MAGNARIN - foto Sono passati 13 lunghi anni da quando mi hai lasciata, ma nel mio cuore sei sempre vivo e presente. La moglie Gisella 12 dicembre 1980 GIULIO BALDUCCI Lontano dalla sua patria, è improvvisamente mancato all'affetto dei suoi cari il...

Didascalie: Via Duomo (ora via Marconi): ragazzi in posa (uno è scalzo) e una elegante signora col cappellino Riva Castello (collezione Zottar) Un goriziano, esattore delle imposte dell'imperialregio governo austro-ungarico, vede sconvolta la sua vita metodica e tranquilla di funzionario statale dallo scoppio della Grande Guerra. Figlio di agricoltori di via Lunga, e dedito lui stesso al lavoro della terra negli anni giovanili, si è costruita con tenace perseveranza una condizione di vita più agiata entro l'ordinato sistema...

Quando non si sa qualcosa, è ottimo sistema andare a cercarla dove si presuma di poterla trovare e se si tratta di storia e di personaggi storici conviene cercare possibilmente negli originali e contemporanei (Stendhal). Trieste nei secoli non ha conservato molto ed è stata saccheggiata in forma più o meno garbata: è scarsa di documentazione storica, fatto già deplorato da Domenico Rossetti, che amava la città dov'era nato e che nel 1815 compilò in fretta e furia quel promemoria sulle franchigie cittadine da inviarsi a Vienna. Il documento...

E Sino al 12 dicembre mostra mercato d'arte orientale nella sala degli affreschi e galleria d'arte «Al Chiostro» a palazzo Lantieri in piazza S. Antonio. La manifestazione è organizzata con la collaborazione dell'arch. Milvia Riavie Fathi e Parviz Rachtian, esperto accreditato dall'Ente governativo «Iran Carpete Co.». Orario feriale 17-20, festivo 10-12 e 17-20. Sino al 5 dicembre Maria Grazia Pcrsolja espone alla galleria «Il Torchio».

Caro Dorly, vedo che inviti ad... un consulto i tuoi collaboratori per la vessata questione del «xe», proponendo, secondo il tuo punto di vista, la grafia: «z'è». Non sono un glottologo, quindi non parlo in base a principi lessicali; ma quella «z» iniziale difficilmente rende il suono adatto, anche se a renderlo credibile c'è quell'accento sulla «e». Mancano infatti nella lingua italiana quei segni che, come per esempio nella grafia slava, servono ad indicare un suono aspro, dolce, scivolante, agglutinante. Per me, dunque, è come un pugno in...

Segnaliamo, presso Le Monnier Editore, «Introduzione all'antropologia culturale» di P. Chiozzi (pp. 156, lire 4.200), dalle origini ai primi sviluppi teorici, alla nascita dell'antropologia culturale moderna, per una definizione del concetto di cultura e di dinamica, e di fatto sociale totale, in prospettiva al problema della spiegazione e al ricorso all'antropologia applicata, «Introduzione alla fisica spaziale» di M. Dobrowolny e G. Moreno (pp. 186, fot. e dis., lire 4.200), chiara e sintetica «spiegazione» dell'origine e dell'evoluzione...

Dopo la morte di Tito sui nostri giornali è caduto un silenzio quasi completo sui fatti di Jugoslavia: per intere settimane la nostra stampa, che pure segue molto da vicino le notizie che giungono dall'Europa Orientale, non porta una sola riga su quel paese, né a confermare, né a dissipare timori e dubbi che hanno angustiato il mondo nei lunghi mesi dell'agonia del maresciallo, quasi ora le cose di quell'oltre frontiera non facessero «notizia». Si legge ogni tanto che il paese ha varie difficoltà economiche, che la svalutazione del dinaro e...

Ecome qua, rocaforte che speta la 'Rena, magari la rivarà doman che gavarò za spedido e trovarò che se incrosemo i discorsi; ma no fa niente, l'importante z'è... (speto giudissio)... ch'el ragionamento vadi avanti, gavemo tuto el tempo anca se mi stago per tirar i remi in barca; go tocià de tuti un poco, legio tuto quel che i disi e pro-vedo se me par giusto, ripasso, taio, zonto e preparo 'sto minestron de pasta o de risi, coi coristi, come che diseva mia ma-ma co la parlava de galissiani e mandoloni, che sana i «borloti» de Ganbolò che z'è...

XXV Il 30 agosto 1851, con tanto di firma dell'i. r. Presidente circolare di Gorizia, appariva questa notificazione, odiosa sì, ma in pari tempo amena: «Il portare vestiti che, per la loro singolarità, si distinguono in modo sorprendente dall'ordinario costume del paese e che, nella loro singolarità appunto, portano la impronta di una provocante arroganza, non è da tollerarsi. Annovero pure fra simili distintivi i cappelli bruni di ala larga, che da poco anche in questo paese della Corona, presero piede e spesso vengono portati unitamente ad...

Sempre a proposito dell'operazione «recupero» del nostro dialetto, riprendo ancora il discorso per proporre il tema dei criteri da adottare — in vista della pubblicazione di un dizionarietto — per la selezione delle parole da includere o da escludere. E' evidente — come premessa — che l'intenzione non può essere quella di dare alle stampe un'opera che comprenda tutti i termini di una particolare forma di dialetto veneto (da qualche linguista chiamato «veneto coloniale», perché diffuso fuori della sua area propria in seguito alla supremazia...