Lunedì 25 giugno 1900 non ero ancora nato: alla mia venuta in questo lurido mondo mancavano 11 anni. I nostri vecchi erano «soto la Defonta» e l'Italia costituiva il loro meraviglioso sogno irredentistico, divenuto realtà stupenda nel novembre 1918 (meno che per la Dalmazia, tradita a Rapano), per trasformarsi, un quarto di secolo più tardi, nella nostra completa rovina e dannazione. Lunedì 25 giugno 1900 usciva a Pola il n. 1 de «Il Giornaletto». Ne possiedo la fotocopia, omaggio graditissimo dell'amico dott. Alberto Fontanive, primo...

Didascalia: Rocce della punta dell'Istria: a) depositi olocenici recenti (meno di un milione di anni fa); b) calcari del cretaceo superiore (circa 80 milioni di anni fa); c) calcari e dolomie del cretaceo inferiore (circa 130 milioni di anni fa) Le rocce dell'Istria, salvo che per alcuni tratti del territorio in cui si trovano depositi alluvionali recenti prodotti dal trasporto e dalla deposizione lungo le valli di materiali detritici ad opera di fiumi e torrenti, si sono originate in ambiente marino e si sono poi sollevate nel corso di quel...

Continua il racconto di Cattalinich: «La Corona e la Bellona accorsero con ardore, ma non assistite dalla Favorita già perdutasi, né dalla Flora e dalla Danae prima ridotte a mal partito, dovettero misurarsi in una pugna ineguale, mentre pressocché nella pienezza del combattimento sostenuto da queste due Navi, l'Ampiùone e il Volage stavano contro la Bellona, l'Active ed il Cerebue stavano contro la Corona. L'ultima ad agire fu la Carolina. Sono superiori ad ogni dire il valore e la costanza spiegate dal Duo-do Comandante la Bellona, e da...

— Penso de l'Orlando, de uno ancora più dalmato, de mio cugin che xe in Friul, dela Bruneta de «El Spin», del Gianni, del Calandrone... sì, propio Calandro-ne; sì, no 'cori che ti fazzi quela facia, Calandrone xe un avocato, un dalmato anca lui, che sta a Milan, ma za de prima, tanto prima che noi vignimo via de là, el xe con noi ma a lui de beghe propio no ghe importa, el canta solo le sue storie, go dito canta perché el calandron xe, primadetuto, un usel che canta propio ben, e se me scaldo xe solo perché ti ti son el solito mona; ché poi...

Su proposta dell'on. Paolo Barbi, presidente dell'Anvgd, il presidente della Repubblica ha conferito l'onorificenza di cavaliere al merito della Repubblica agli zaratini signora Rina Fradelli Varisco e a Tommaso ivanov. conferimento dell'onorificenza è un giusto riconoscimento per la opera svolta dai due neo cavalieri, nell'arco di questi ultimi dieci anni per la conservazione delle tombe dei cittadini italiani che si trovano nel cimitero urbano di Zara. Circa dieci anni fa infatti nasceva il «Madrinato dalmatico» per la conservazione delle...

Appende, furtiva, ghirlande violette al glicine secco ed intesse di bianco i rami dei pruni. ESTATE La luce delle ginestre, alta, sul colle e il bisbigliar del mare tra i sassi antichi. AUTUNNO Brandelli di nebbia, appesi ai pini, come lini messi ad asciugare INVERNO Ferisce l'aria con spade di ghiaccio ed il sole è senza vita come un fiore di carta. TRAMONTO Sentiero di luce sul mare. Solitario un cipresso dipinge ideogrammi sulla seta tenera del cielo. Gloria Arvigo Collani

Vignetta Brunetta, visto che accusi una momentanea mancanza di ispirazione per presentare nuovi disegnetti (Arena n. 2176) posso sperare di rapirti un piccolo sorriso nel rivedere questo tuo vecchio pupolotto fatto in tempi (1941) sicuramente più felici e sereni? Etto Rovina

Ricordiamo che il muggesano Luigi Frausin, segretario della Federazione triestina del Pci, cadde in mani tedesche per delazione come risulta dalla motivazione della concessione della medaglia d'oro alla memoria, con decreto 18 gennaio 1957. La stampa jugoslava non fece mai sapere nulla sull'altra medaglia d'oro, il brindisino Vincenzo Gigante-Ugo, che lasciato il 25 luglio 1943 il campo dei prigionieri politici di Anghiari, si portò con dei compagni in Istria dove fondò «Il Nostro Giornale» e vi lavorò come redattore responsabile, sparendo...

Per i giuliano-dalmati e per gli istriani in particolare la nazionalità non era un simbolo di divisione; infatti fra quelli che sono venuti via e quelli che sono rimasti il legame affettivo ed il carattere sono rimasti intatti. Oggi, dopo 35 anni, anche se divisa (fra due Stati con ordinamento politico differente) ci troviamo dinanzi ad una medesima omogenea popolazione. Questa popolazione corre il rischio di scomparire, di essere integrata. Bisogna mettere a punto un sistema valido per perpetuarne l'esistenza. Ciò che i giuliano-dalmati e...

XXXIX E Pola fece da sé. La Società »Pro-Schola nostra» indisse un comizio di cittadini, nel quale si invitò il Comune ad aprire a sue spese un ginnasio italiano. Così si ebbe questa scuola media nella nostra città, scuola che il Governo tardò a riconoscere, tanto che il primo anno non ebbe neppure il diritto di pubblicità. Appena due anni dopo, durante i quali la scuola fu sempre comunale, il Governo la statizzava, affidando però al Comune il dovere di provvedere all'istituto e alla sua manutenzione. Questo lo stato delle nostre scuole...