Tutto il mondo della cultura celebra in questo periodo il centenario della nascita di James Joyce, irlandese di nascita e triestino d'adozione, gigante della letteratura mondiale moderna. Trieste è naturalmente in testa a questi festeggiamenti, con iniziative varie che vogliono portare anche materialmente l'effigie dello scrittore in piazza tra la gente, come fosse tornato a respirare la bora e il salmastro dell'Adriatico. Trieste fu per Joyce quasi una seconda patria: vi arrivò poco più che ventenne, alla ricerca di una libertà di vita e di...

Rosita Uzzetta da Ancona (tel. 35070) e Paola Marinoni Torresi dalla vicina Numana fanno appello agli istriani affinché un convegno si svolga nelle Marche.

E' stato Massimo Tolja a scrivere di «genocidio bianco», ossia di dispersione forzata di questa indesiderata minoranza di profughi, seguita dal silenzio sulla nostra esistenza, dalla distorsione dei fatti che ci riguardano, dalla distruzione dell'ipotesi che di noi si dovesse ancora riparlare. Tolja parlava pure dello scandalo degli indennizzi per i beni abbandonati, producendo un'enorme quantità di cifre, di 'dati e di statistiche. Vorrei da parte mia citare ciò che ho sempre saputo in merito attraverso lettere di protesta scritte da...

Quando, come dissi, agli inizi del 1937 entrai nei «Carducci» di Pola, accolto dal cipiglio severo del poeta che, dall'alto del suo busto marmoreo, vigilava l'ingresso, trovai una popolazione scolastica di 450 alunni ed un corpo insegnante di una ventina di professori; alcuni, più anziani, formatisi a Graz o a Vienna; altri, più giovani, supplenti o incaricati di prima nomina. Le 10 classi del Ginnasio e le 3 del Liceo erano in maggioranza di famiglie cittadine o di ufficiali o sottufficiali di marina: una minoranza proveniva da fuori,...

Elvino Tomasini - foto Didascalia: Enrico Bossi, Mario Cattonar, Ferdy Faraò e Elvino Tomasini su un campetto di periferia a Pola nel 1936 Memo Chincich, Rico Bossi, Silvio Marini, Renato Calusa e Guerrino Tagliapietra a Monfalcone nel 1977 Un morbo crudele. inesorabile ci ha portato via —come ne è stata data già notizia — un altro amico, Enrico Bossi, «Rico». Era ancora giovane perché non aveva compiuto i GO anni (era nato a Pola il 29 dicembre 1922). La nostra amicizia risaliva agli anni dell'adolescenza e della giovinezza ed era...

Tullio Rensi ci ha inviato da Trento alcune foto dell'archivio del defunto prozio, arciprete a Pedena, di cui pubblichiamo il diario delle vicissitudini istriane dopo 1E settembre 1943. Alla fine del conflitto tenta di restare a Pedena, ma minacciato deve fuggire. Cerca di raggiungere Pola in treno; a Gallesano però viene fermato. Nona parte A Pedena nell'agosto del 1943 da sinistra un sacerdote di cui sul retro della foto non è segnato il nome, quindi il parroco di Gallignana don dott. Attilio Mauro, l'arciprete di Pedena mons. Pietro Rensi...

foto «Semo vegnudi a fotografarse». L'ometto dalla lunga flaida scura ci aveva guardato con stupore. Il negozio era piccolo e le foto in vetrina erano le solite foto di paese: qualche coppia tirata a lucido nel giorno delle nozze, un paio di robusti alpini sullo sfondo di piramidali montagne e l'immancabile pargolo che esibiva le sue nudità a pancia in giù sulla coperta di pelliccia. Così lui era rimasto un po' incerto sul da farsi ma gli affari sono affari ed allora aveva tirato fuori il suo trespolo, ci aveva fatti appollaiare sul muretto...

E' da alcuni numeri che leggo sull'Arena un susseguirsi di lettere e di articoli sui Liceo «Carducci». Ricordo in particolare la prima nota del preside Giuseppe Biasuz che dalla sua Padova inviava un saluto affettuoso ai suoi vecchi scolari. Ed ho davanti agli occhi la commossa risposta della ex-alunna Ada Merni che con efficace immediatezza ha voluto risvegliare in tutti noi episodi e situazioni d'un tempo che appare estremamente lontano ma allo stesso modo tanto vicino da sembrare presente. Voglio perciò rassicurare Biasuz che non soltanto...