Ad Albona in gita verso Fiume nel 1934, con il Dopolavoro Primavera, di Pola (foto inviata da Giuseppe Zlobez) A Pola, Verudella: Punta San Giovanni (foto di Orfeo Sbrizzai, 1982) Mia vecia, cara Pola, dopo più di trent'anni di ininterrotta lontananza sono ritornata a te, richiamata da quel primitivo amore che tu mi hai ispirato e che, in questi lunghi anni trascorsi, come la fiamma che cova sotto la cenere, a volte è rimasto assopito e a volte, invece, si è sprigionato con grande forza causandomi uno struggente rimpianto per le persone e...

Didascalia: Chiesa dedicata a Spalato allo Spirito Santo; da sempre è stata chiamata chiesa degli Italiani; vi è sepolto l'architetto Andrea Messi, degno allievo del grande Giorgio il Dalmata Prima parte ... E già che ai si è, perché non proseguire la passeggiata per le vie della vecchia Salato? Camminando lentamente, nell'assolata mattinata d'agosto, ci si dirige a ponente della piazza dei Signori, chiusa da bruttissimi palauetti stile floreal-viennese. Qua si svolta a destra e si entra nell'antica contrada di Santa Maria, che in...

Impostazione e schema organizzativo di quelli che furono i primi incontri culturali mitteleuropei di Gorizia sono stati ripresi dalla Comunità di lavoro Alpe Adria della Regione Veneto per i quattro giorni del convegno di studi alla Fondazione Cini sul tema «L'identità culturale d'Alpe Adria». La vita culturale goriziana, sempre meno impegnata e sempre più evasiva, ha lasciato cadere quel filone di lavoro che doveva costituire la sua peculiarità. Gorizia aveva un solo modo per qualificarsi nell'ambito regionale e internazionale. E l'ha...

Seconda parte Istria e Dalmazia, secondo la storia delle nostre terre pubblicata a Londra, «diventarono subjectoe nel 13 secolo e rimasero tali fino alla caduta di Venezia nel 1791. Alla fine questa lealtà a Venezia costò cara. Nel 14 secolo, durante le guerre di Chioggia, le suddette città vennero saccheggiate dai Genovesi e spesso venivano attaccate dai pirati croati. Guerre, fazioni, rivolte, piraterie e un'epidemia di peste bubbonica contribuirono a spopolare l'Istria quasi completamente. Allora Venezia incoraggiò le grandi immigrazioni...

Seconda parte La formazione inglese avanza in uno «stato caotico», scriverà il comandante del Kenya nel suo rapporto, ed è sparsa in più gruppi; poco dopo l'una, le nostre siluranti avvistano gli avversari e per quattro ore, in un carosello di morte, non danno tregua. Non è possibile descrivere quello che succede, gli scoppi, le detonazioni, le fiamme, riflettori che si accendono e si spengono, la lotta titanica di uomini e mezzi. All'1,50 le motosiluranti 31 e 32 finiscono il Glenorchy, che affonda. La 31, finiti i siluri, attacca un...

Seconda parte Abbiamo detto che !e cose che sappiamo sugli Istri della preistoria le abbiamo apprese dallo studio dei reperti archeologici. Ci sono, è vero, anche le fonti storiche, ma sono vaghe o poco attendibili, come avremo modo di constatare. Ma questi reperti, dove sono stati trovati? L'Istro preistorico ha lasciato le tracce della sua attività nei luoghi ove ha posto la sua dimora: le caverne, le stazioni all'aperto e i castellieri. Le caverne, trovate in prevalenza nell'Istria settentrionale, sono poche, tanto da superare a malapena...

Nel luglio scorso cento foto di Zara distrutta, restaurata e ricostruita (1944-1982) opera di Ante Roca, Zagabria, e Ante Brkan, zaratino, sono state esposte a Reggio Emilia nel quadro del gemellaggio tra le due città. Nel catalogo, stampato a Zara, si legge che «la città vide la fine della seconda guerra mondiale con più dell'80 % degli edifici pubblici e delle abitazioni private distrutti. Nel periodo dal 2 novembre 1943 al 31 ottobre 1944 l'aviazione anglo-americana effettuò più di 50 bombardamenti pesanti ed alcune decine di...

Una fotografia di cinquant'anni fa (settembre 1932 settembre 1982) nella quale è rappresentata la squadra degli studenti di Pola che vinse a Roma, con notevole distacco, il IV concorso ginnico Dux cui parteciparono 1500 squadre; da sinistra in piedi: prof. Pietro Dall'Oglio, Riccardo Gigli Fanò, Bruno Artusi, Vittorio Sotte, Alfredo Penco, Tristano Bilucaglia, Gioacchino Palcich, Luigi Pirani, il comandante del campeggio cap. Gigli, di Forlì; sotto: Sergio Zanni, Livio Urbani, Omero Cosmer, Aldo Brandlele, Paolo De Diana, Silvano Rovis,...

Luigi Donorà, Torino lire 3.000; Etta Cagli, Como lire 3.000; Gianna D'Amico Burgher, Brescia lire 10.000; Guglielmo Faragona, Milano lire 3.000; Arturo Cardone, Treviso lire 13.000; N. N., Udine lire 2.000. Ringraziamo vivamente tutti i generosi sostenitori di questo settimanale degli esuli.