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POLTRONCINA Aspettando i missili - Silvia Lutterodt Sizzi 16/07/1983
Ve go dito dei rifugi anti-atomicì a Londra. Per conto mio digo che, fossi stado vivo papà nostro, seria bastado lui a salvarne dela bomba atomica. con quei punteli e rinforsi che el riaveva fato nel nostro garage a Pola, per protegerne dei spezzerei in caso che no gavessimo riva a corer in rifugio co' cascava le bombe. E alora. vista la parada. la nostra ultima speransa — se cussi podemo definirla — sarta quela che i missili ghe fessi una buna paura ala controparte. Ma sicome che i Russi — cussì dici l'America —i ne strapotenti e prima o...
PORTACARTE La distruzione - Valentino Moscarda 16/07/1983
Leggendo la sudditanza» (Arena n. 26) ho l'impressione che la storia sia giudicata facendo uso di un robusto paraocchi. Gli istriani che sono vissuti sotto la Defunta sono nella condizione di poter soppesare e raffrontare il modo di vivere di allora con quello subentrato dopo la guerra di redenzione e con quello subito dopo la seconda guerra mondiale; e ciò alieni da pregiudizi e da opportunismo, ma con sereno raffronto. Quello con la civile tollerante Austria degli Absburgo, anche con noi, italiani nemici, rispetto all'Italia, agognata e...
PUNTASPILLI Grinte e sfide - Alino 16/07/1983
Da chi perde, tutti si affrettano a prendere subito le distanze. Anche se hanno dato appoggi palesi e si sono fatti coinvolgere, oltre ogni logica, in un confronto dissennato fra componenti che affermavano di volere, fortemente volere, collaborare fra loro, però all'insegna della più aspra conflittualità. Sulla scia delle grinte sono riemersi i collaterali ribattezzati esterni per rilasciare finalmente sfide dopo tanta prudenza sto-rotea, come se non esistessero più le emergenze e le esigenze di solidarietà e come se chi sopporta il maggior...
La scelta dell'esodo con appello all'Europa - Lino Vivoda 16/07/1983
Trentasei anni sono trascorsi da quel Diktat del 10 febbraio 1947 col quale fu deciso dai vincitori della seconda guerra mondiale di punire l'Italia sconfitta strappandole le province orientali — Pola. Fiume e Zara — assegnate alla Jugoslavia alla quale mai erano appartenute nel corso della bimillenaria loro storia. La risposta degli italiani dell'Adriatico orientale ad un atto col quale si decideva del loro futuro senza averli interpellati né concesso loro il diritto dell'autodecisione fu inequivocabile: 350.000 italiani, fiumani e dalmati,...
OLTRE CONFINE L'estinzione - generale. 16/07/1983
La lettura della -Noce del Popolo. di Fiume é fonte di continuo avvilimento. Tra le evasioni nello sport e nelle cronache turistiche, emerge la cruda realtà d'una presenza italiana sempre più emarginata e trascurata. Anche a Capodistria, ultima linea di difesa. viene sistematicamente negata la tabellazione bilingue e la Tv in lingua italiana é utilizzata per fini commerciali e di presenza politica a Trieste. La comunità italiana viene lasciata sopravvivere nelle pubblicazioni finanziate dall'Italia con la legge di ratifica degli accordi di...
Pensierini - Mario Vlacci 16/07/1983
Nel mondo, passade le zone territoriali se fa bordel perché le xe de tute. L'insegnamento xe un mucio de bone idee. Quando un ditator intopa, xe dificile che'l se alzi de novo. Gaver paura dela paura l'insucesso xe sicuro, Questi proletari i xe dei egoisti; prima i ne fa le vilete, dopo i ne le ciol. Mario Vlacci
NOZZE D'ORO. 16/07/1983
Giuseppe Bortolin e Antonia Piuca le hanno festeggiate a Trieste circondati dai figli Pino, Antonio e Maria e dai parenti tutti. Il loro matrimonio fu celebrato a Buie nel 1933.
Ritrovarsi 16/07/1983
Rivedersi dopo quarant'anni, come ci fossimo lasciati ieri. Silvia De Carli saluta quasi fossimo al campo di tennis. E qui c'era Gigi Montali, sempre aperto al sorriso e alla battuta cordiale (e Fralconi è già entrato nel regno delle ombre). E Fabrizio Giustiniani che imperversa volgendo la pompa d'acqua contro il vecchio, servizievole Menin. E de Totto che batte tutti, ma non il brionese Ferrena, esperto di ludi internazionali. (Nell'ombra è anche entrato il forte Sergio Miletti).
CHI HO INCONTRATO A ROMA Lontan de ti, o Pola mia - foto di ORLANDO DEVESCOVI 16/07/1983
Didascalie: Silvano Drago, Bruno Artusi, Lino Vivoda, Giuseppe Schiavelli, Nino de Totto e Vittorio Tavelli Ornella Maracchi, Arduino Robba, Mario Urbani e Ottavio Missoni al convegno del polesani, al Picar di Tavelli Del XVII raduno dei polesani hanno già scritto egregiamente Giuseppe Schiavelli ed altri. Tuttavia, anche il vecchio Illyricus vorrebbe dire la sua. Non intendevo parteciparvi perché provato dai numerosi impegni associativi del periodo aprile-maggio: il raduno dei tre Circoli giuliano-dalmati di Cremona, la riunione a Padova...
Vignetta 16/07/1983
— EI mio gelato te ga infredoli? — No, el me ga mola la susta!

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