Abbiamo letto in anni lontani. pinna della seconda guerra mondiale, due volumetti di liriche di Vino de Tetto, capodistriano di nobile ascendenza, .poi volontario e mutilato di guerra. Successivamente egli é stato alla ribalta della cronaca, come consigliere comunale di Roma e deputato per più legislature del Msi. Oggi ritorna alle lettere con una trilogia di romanzi ambientati nell'ultimo conflitto, romanzi di testimonianza e di vita vissuta, che esaltano il dovere compiuto dai combattenti e dalle oro donne, e in giorni recentissimi con un...

Ci risiamo. Una motovedetta jugoslava, il cui equipaggio non smentisce le origini degli antichi uscocchi, ci ha riprovato. Gli aggressivi atti di pirateria, che in questi ultimi tempi parevano essersi placati, forse a seguito dell'apparente bonaccia cosse-intente all'accordo economico italo-jugoslavo. con l'esborso da parte del nostro Paese di svariate centinaia di miliardi — che rappresenta solo un acconto sugli ulteriori ratei che l'Italia dovrà concedere in ossequio al dettato dei protocolli di Osimo. Ricomincia così la guerra del pesce....

Istria 1983 Gimino Il calvario

MUSICA Patuzzi tutto Chopin Il secondo concerto della stagione concertistica di primavera patrocinata dalla Fondazione musicale «Città di Gorizia., ha riservato la piacevole sorpresa della sala dell'Istituto di musica gremita di persone che finalmente hanno saputo apprezzare in modo degno una iniziativa cittadina non meno meritoria di altre sul piano culturale. Il fascino del pianoforte e la personalità di Mario Patuzzi sono stati la molla di questo insperato successo di pubblico alle cui aspettative non sono mancati momenti di autentico...

Didascalia: I convegni del Centro a Palazzo Tursi a Genova Se la romanica Commenda di Prè era stata la sede ideale per la mostra, stupenda, sul Romanico in Istria curata da quei due maestri della fotografia che sono i Del Pino, la luminosa log:aia dell'Annunciazione (per l'affresco bellissimo di Justus von Ravensburg detto Giusto d'Alemagna) nel chiostro di Santa Maria di Castello — posta nel t noce della Genova medievale —stata la cornice più adatta per la successiva mostra: quella della «Cultura romana e cristiana dalle isole del Carnaro...

XLII Una bella bambina. Senza nome. Padre. Da due giorni. Aveva una gran voglia di piangere e tutti gli stavano attorno. La guerra era veramente finita e la pace portava in dono una bella bambina. Il passato non contava più; le sofferenze, la fame, le preoccupazioni, il tormento, la miseria dell'oggi e per il domani non contavano più. Anche diventar padre è difficile. non solo partorire. In attesa nella stanza accanto dev'essere tremendo, ma quanto era accaduto... No. basta. Il passato va cancellato. No. messo in cornice in una stanza buia...

foto Didascalia: Luciano Biasoni, urtai'. Angusta Ficalbi Benedetti, toscana ma con cari amici e colleghi polesani e fiumani (..nella mia infamia ho abitato per due anni ad Abbazia; sono quasi di casa!»), Sanesi, Mario Cleva seminascosto e Gherdovich Rieccoci ai nostri incontri a Firenze. L'8 aprile, dopo quattro mesi di sospensione, ci siamo nuovamente raccolti, ma anche questa volta l'influenza ed acciacchi stagionali vari (diciamo stagionali e non di età per non offendere il Belli) ci hanno privati della gradita presenza di tanti amici....

Didascalia:Fulvio Bracco, presidenti. del Circolo giuliano-dalmata di Milano, si feilcita con il segretario Giorgio Pussini; a sinistra a vicepresidente Calbiani Alla cerimonia del trentennale del Circolo giuliano-dalmata di Milano, l'8 aprile scorso. hanno partecipato il viceprefetto dott. Elio Lama, il commissario dott. Quartarello, mons. Antonio Luchini, il col. Sergio Pelagalli comandante il distretto militare, il cap. di vascello Giuseppe Moretti direttore del Navalgenarmi di Milano e il presidente del Comitato dell'Anvgd di Milano...

Tornavo in aereo da Mosca, il mattino di fine maggio era splendido e, lassù. nell'immensità rarefatta ed azzurra del cielo mi sentivo leggera e liberata dai consueti impegni mentali. Dal finestrino la terra mi appariva come un insieme di vaste macchie diversamente colorate e I confini, le nazioni con la loro diversità e divergenze. mi sembravano realtà materiali inesistenti. Anche i grossi agglomerati urbani che ogni tanto sorvolavamo, parevano minuscole cose nelle quali configurare la vita di centinaia di migliaia di quegli esseri...