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L'Armata d' Oriente sull'Austria sfinita - Fulvio Farba 06/10/1984
Quarta puntata Prima di iniziare l'illustrazione degli avvenimenti del 1918, è opportuno dare un'occhiata alle condizioni in cui versava l'Impero Austro-ungarico. che si trovava in pessime acque ed era ormai prossimo al raggiungimento del punto di rottura. La fame imperversava. mietendo vittime tra militari e civili, i soldati al fronte mancavano di viveri. uniformi e scarpe, mancavano persino le bende per i feriti, la marina si trovava nelle stesse condizioni. anche se il vitto a bordo era leggermente migliore di quello dei tanti, ma, come...
Laurea in camicia nera - Francesco Tavolato 06/10/1984
La mia frequenza delle elementari (dette le popolari), a Parenzo. corrisponde agli anni della prima guerra mondiale. E fu in quegli anni. turbati alquanto dalle incursioni aeree italiane miranti a distruggere la locale Seeflugstation(il cosiddetto Hangar). che imparai a conoscere il libro «Cuore rimanendone assai commosso come tutti i bambini di un tempo. Di riflesso, però. sorse in me una notevole curiosità per la città di Torino, palcoscenico delle vicende narrate dal De Amicie per cui più volte espressi a mia madre il proposito di...
Ritrovarse con Romy - Livia Gallitelli Carapella 06/10/1984
'Tutte le strade portano a Roma, ma dice un vecchio proverbio popolare; ma la configurazione geografica del nostro Paese è tale che da qualsiasi punto di esso ci si metta in viaggio per recarsi in Istria a rendere omaggio nelle nostre rispettive città di origine, rimaste ahimè in partibus si deve passare per Trieste. La lunga ideale carovaniera di pellegrini diretti a Pola, Rovigno, Parenzo, Pirano, passa necessariamente per Trieste. Proprio in questi giorni avevo deciso di rispondere alla Romy Grunberger, amica e compagna di scuola, che da...
Baruffa a Popula - Guerrino Florido Fiore 06/10/1984
Prima parte Quello che sbircio appena e subito il giorno che piombo a Popula (Pola-Pula) richiede un po' di spiegazioncina perché sono un tipo che non mi va di far suole in quella città per altre ragioni che non sono che l'Arena e gli altri sassi e macigni accatastati in proprio bell'ordine tipo Foro, Arco dei Sergi et similia che solo i Romani sanno ammucchiare così e tanto bene per poi godersi le ferie con grosse mangiate e anche roba da circo tipo bestie feroci. gladiatori e cristiani ecc. come va di moda in quei tempora là in fondo. e...
USI E COSTUMI Sagre toscane - Guglielmo Belli 06/10/1984
La genie della campagna dei piccoli centri toscani, ha uno spiccato spirito godereccio collettivo. Nel senso che ama le manifestazioni di piazza, anche traboccanti di folla, dove si mangia, si beve e, magari, si fanno quattro salti, spronati da una banda paesana. Nascono così le sagre, dai nomi stranissimi, che hanno luogo nell'arco di tutta l'estate con qualche coda autunnale. Ma ciò che diverte il forestiero, sono i temi di queste sagre, a volte incredibili, se non fossero debitamente pubblicizzati da striscioni stradali e manifesti. E le...
Riuniti sulle rive del Garda Rovignesi forti e canori di BEPI NIDER 06/10/1984
Lo vedo Catullo su una scapha. o s'una navicula una barchetta, vagar pensoso a lunghe remate per il Benacus lacus il lago di Garda. cercando ispirazione dalla catena del monte Baldo, dai arandi boschi verdi, scendendo a terra ogni tanto a fare un po' di footing. a sorseggiare cristallina acqua di fonte o qualche bicchiere di bianco Ligana». Rientrato a Sirmione, trovava ad attenderlo una cinguettante schiera di schiavette, si faceva il bagno per la pessima abitudine che avevano i romani di lavarsi spesso, i romani ricchi: quindi, sedutosi ad...
La vigilia 06/10/1984
Ero in forse se partecipare o meno al 27o raduno dei rovignesi a Peschiera e, se mi fossi trovato a Roma anziché a Latisana in Friuli, probabilmente non ci sarei andato proprio a questo, per me, terzo incontro con i miei concittadini per nascita; ma ero là dove il «settembre latisanese comincia il 10, domina l'ozio e volteggiano i mussati; Peschiera mi interessava per quei raduni di conterranei che sempre più numerosi vi si tengono, per la sua storia, per la mia simpatia per il Carducci che di Peschiera parla nel Piemonte Donna, andiamoci!...
PORTACARTE El nostro dialeto - Guglielmo Belli 06/10/1984
Poche volle tento de scriver in dialeto su .L'Arena., e no me vergogno de dir che scriver in polesan no se una roba proprio fissa come l'oio Prima de tino, el modo de scriver per meter in carta el son de certe nostre parole, presempio el ((ne, Scrito cussi se dovessi leger cse», per no andar a sercar el a de un mio vecio amico. I veneziani de una volta, i scriveva volentieri «veneziani., pro. pio per distinguer el son de questa tenera che sta in meno fra la z» e la s., senso esser nissuna dele do. E, per inciso, ancora agi, in diverse vecie...
Con la viecia batana - Bepi Nider 06/10/1984
Domenica mattina, 16 settembre. Grazie al solerte proprietario del «San Benedetto, arriviamo con la sua macchina davanti alla chiesa di San Martino prima di tutti. Sono le 10 e la messa sarà celebrata alle II. Oggi è Santa Eufemia. Che festa si faceva a Rovigno! La gente vi affluiva da ogni parte dell'Istria: turismo paesano, senza pretese. sano, pulito, fatto anche di bambole di pezzati cavallucci di legno, di trenini di povera latta, delle carrozzette che facevamo girare noi ragazzi a forza di poppa, di dolcetti, dì voci rauche...
ITINERARI DELLA MEMORIA I riflessi del sol - Silvia LUtterodt Sizzi 06/10/1984
A Pola. nelle caldissime notti d'estate, capitava ,ie osservar bagliori al orisonte, con tuto che no se vedeva un nuvolo nel ciel trapunto de stele. Se usava dir che quei lampi iera dovudi ala oresensa de forte eletricità nel'aria a causa del tropo caldo. Ma più spesso se li atribuiva a temperai ,n grande lontanansa. Qualche giorno più avanti, a tarda ora, se podeva notar fulmini sensa nissun rumor de tonisi nela parte bassa del ciel, intanto che sora la testa le stele continuava ad aparir luminosissime. EI caldo iera oprimente e perfin i...

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