L'ex calciatore Bruno Vucini (Vucich) è morto a Pola nella sua abitazione di via Sissano, poco oltre l'Ospedale. Nato nel 1907, giocò con l'Edera e poi col Grion; centromediano di valore, eccelleva nel gioco di testa. Fece parte dello squadrone che fu promosso in serie B. Ottimo ebanista, dopo i 35 anni di servizio con i vigili del fuoco, collaborò col Museo archeologico in lavori di restauro.

Nilda Giuliana Macorini lire 5.000, Virgilio Mauro (autotassazione secondo trimestre) lire 30.0W, Anna Fabretto lire 2.000, Italo Tarticchio lire 7.000, Orfeo Sbrizzai lire 20.000, Armida Brezza lire 20.000, Ivonne Bonivento lire 27.000

Quando iera apena fivida la guera e se slogava a tape con mezi de fortuna, qualchedun me ga dà l'indirisso a Padova de amici de gioventù. El mari me par se riamava Claudio; la molie. iera dolce, buona e timida. EI cognome iera Germanis. I gaveva una casa picia perché sfollati e no i gaveva posto, ma i me ga acolto a braccia aperte (avevo una bronchite e dovevo proseguir per Schio per andare da mia sorella). Ricordo che per una notte o due mi fecero dormire assieme a loro. Neanche una parente avrebbe fatto di più. E' un episodio che ricorderò...

La figlia Corinna con Lucia, Giuliana e Tommaso Quadri e gli amici tutti ricordano VALERIA PALIN MORARI - foto due anni dalla sua dipartita. Padova, 26.7.1986 Mamma, sono passati due lunghi anni che siamo privi del tuo sorriso, della tua preziosa presenza, del tuo immenso bene per me. Se questo è doloroso, mi aiuta il ricordare ogni tua azione di bene e di amore che mi hai dato, che ci hai sempre dato a piene mani. Nel ricordare la tua vita fatta di tanti dolori, non posso non ricordare il tuo amore per me, il tuo bene, il tuo aiuto, le tue...

L'Arena dell'8 febbraio scorse pubblicò cortesemente un mic appunto con il quale lamentava che la rivista Patria — quin. dlcinale della resistenza e degli ex combattenti — nel numero delE8 dicembre 1985 aveva date notizia con ampio rilievo tipo. grafico di una cerimonia effet tutta a Bologna durante la quale erano stati decorati da autorità iugoslave — presenti quelle italiane — tre partigiani bolognesi distintisi in Jugoslavia nel periodo 194345 Mi ero chiesto anche se ci fosse memoria di quella meravigliosa pietra tombale che a Basovizza...

El suo nome zero frate Odorico, ma noi lo ciamavino padre Naransa par la sua testa tonda e par el colar del viso, tal bel colar rosso inbriagon che te fasseva sinpatia. El iera dela ciesa de San Francesco, un toto de frate, no tanto alto ma ben 'ressa, con qualche pecatuz de gola sula cossiensa parche el iera bel florido e con una passa tipo mappamondo. El vegniva a farne religion, no me ricordo se in prima o in seconda inferiore, a le magistrali de via Benussi.Quela volta andavimo a scola de dopopranso parché de matina la classe iera...

Per far de magnar no son proprio taiada. L'unica roba che me riesci xe el cafè che me piaxi ben scuro e forte giusto quel che me fa mal al cuor; ma anche qua con la cafetiera xe sempre un'impresa co la melo sul foga e finisco sempre col far disastri senza contar la paura che la scopi come go sentù che a qualchedun ghe xe capita; sassi resto sempre a boca verta ce vedo ste mule de adesso che in do e do quatro le te prepara un pranzo coi fiochi e me dign: perché no imparo anche mi se xe cussì facile? Alora cerco de ricordarme tuto el...

Colgo .il pretesto per scrivere questa nata della morte di mio cugino Ezio Rinaldi deceduto tragicamente quest'anno a Trieste. Nel 1944 egli fu uno dei difensori di Portole, suo paese natale; suo padre Emilio, capitano dei Lupi di Toscana, venne catturato da partigiani titini e non se ne seppe più nulla. Ancora giovane interruppe gli studi per arruolarsi volontario come allievo ufficiale nate> Regg. Alpini Tagliamento, prestando fede ad un giuramento che mantenne coerentemente tutta la vita. Vorrei ricordarlo sull'Arena con una lettera...

Da parecchi anni si celebra sul monte Zurrone, in Abruzzo, una cerimonia religiosa e militare per ricordare e rendere omaggio ai Caduti senza croce di tutte le guerre, cioè a chi. nel nobilissimo intento di fare grande l'Itaiia o di difenderne l'onore, da qualunque parte si siano trovati, hanno perduto la vita o inabissandosi nei mari o cadendo in terra straniera o comunque senza ottenere una tomba che permettesse ai sopravvissuti di ricordarli con un fiore. La mattina del 29 giugno una rappresentanza dei profughi giuliani e dalmati...