Quand'ero bambina abitavo a Pola in una casetta rosa nella zona di Monte Serpo. Stavo be. nissimo, a un centinaio di metri dal bosco Siana, fra il verde e scoperte continue nel mondo della natura. A sei anni, con mia madre (operaia alla Manifattura tabacchi) e una sua sorella che badava a me, andammo a stare in vicolo della Madonnina, che si dipartiva dalla via Sergia, in prossimità del Foro. Là restam. mo fino all'esodo nel febbraio 1947. Frequentai le elementari alla Dante Alighieri e poi l'avviamento commerciale di via Castropola. Fra le...

Sono trascorsi quattro anni da quando (in campagna eletto rale) si assicurò che la Regione sarebbe intervenuta a favore di una istituzione permanente a Trieste per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale, e delle tradizioni delle popolazioni istriane. Ora è stata individuatala la sede possibile: il Ferdinandeo, alla sommità del Boschetto. Ma il consiglio rionale di ChiadinoR07.7.01 rivendica l'edificio a propria sede, con la concessione di qualche stanza alla istituzione istriana. La Regione ha deciso di ero...

«Il Gazzettino» del 13 maggio, pag. 3, pubblica un articolo dell'arch. Franca Semi sull'Arena di Pola, sotto il titolo «Bar con rovine». E' la voce d'una persona competente in materia. L'arch. Franca Semi, nata a Capodistria, è docente nell'Istituto Universitario d'Architettura di Venezia. Ha pubblicato molti libri e articoli, fra cui «Gli ospizi di Venezia», opera di ampia mole, documentatissima, ricca di un centinaio di rilievi architettonici, fondamentale per la storia dell'edilizia civile e religiosa della Serenissima. Inoltre volumi di...

Sono usciti, presso gli Editori Riuniti, Mal d'America di U. Rubeo, libro scritto a più mani, da romanzieri, registi, accademici ed esperti della realtà continentale che hanno studiato o potuto conoscere in non fuggevoli incontri un mondo che, di generazione in generazione, trasmette alla vecchia Europa un insieme di suggestioni, novità e audaci intuizioni, pervadenti ogni nostra esperienza, La re-diodi R. Arnheim, «classico degli studi sui mezzi di comunicazione di massa dal punto di vista delle loro implicazioni artistiche e percettive che...

Quando Angelo Giudice ha scritto all'Arena il suo accorato articolo (pubblicato in data 28 marzo scorso in prima pagina), sperava certamente che qualche palesano si ricordasse di lui o della sua famiglia; ebbene, io sono una sua ex vicina di casa (via dei Martiri, vicino al Presidio Militare). Caro Angelo, probabilmente lei ha qualche anno meno di me e forse vagiva ancora nella culla mentre io facevo i compiti assieme a sua sorella. mia compagna di scuola della Manzoni, classe 1930, di cui però non ricordo più il nome. Non mi par vero che da...

Un tuffo al cuore: è stata inaugurata dal presidente della Regione la nuova sede del Municipio di Digiuno. Ma, ahimè, .si tratta di Digiuno nel Friuli.

Prima parte Alla base di tutto il discorso relativo al mancato sbarco alleato in 'stria od in Dalmazia, oltre alle considerazioni politiche americane (si temeva di impelagarsi in un conflitto balcanico) dobbiamo collocare la differenza di mentalità fra russi e americani da una parte e britannici dall'altra. La mentalità russa e quella americana erano tipicamente terrestri. dal punto. di vista militare, tendenti cioè ad operare riunendo tutte le proprie forze e concentrandole in modo da poter facilmente schiacciare. con la superiorità di...

Verso la sera la barchetta attraversava il porto. il barcaiuolo con le forti braccia ancora una volta rifaceva la via d'acqua dalla Riva allo Scoio dei marchesi Polesini. Eravamo invitati. Solcavamo le acque piene d'ombre con l'aspettazione nel cuore. SI stava per preparare una rappresentazione teatrale con i preziosi costumi settecenteschi della famiglia. Ne era entusiasta la giovane marchesa Eta, la moglie austriaca del marchese Paolo. Era alta, bionda, formosa dagli occhi ardenti, aveva anche sangue ungherese, squisita musicista e amante...

Lazzaro dormi de la grossa quando sona el telefono. «SI, Pronto» et rispondi tuto insonoIì. Ed una vose soave che«Lazzaro, alzati e cammina». (a cura di Celso Cossetto)

GI tenor: «Cara, stasera canterò per ti sola». «Speremo però che al concerto ghe sia anche qualchedun altro».