Vi immaginate sentirsi dire da un vice console a New york: «Beh! che differenza fa?. Ma c'è poco da stupirsi, Loro sono 'tu-beni, noi siamo Italiani. Ricordo il mio povero papa, grande irredentista, che mi diceva: «Forse govemo sbalià.. Ed io gli rispondevo: «Senza forsi, caro papà.. S. F. New york

Didascalia:Arvali Parisotto, Pasqualetto, Vallery, Zuliani, Cosulich Celebrare i propri Santi Patroni è anche l'occasione per ritrovarsi ancora una volta insieme per rivivere i tempi ormai sempre più lontani della vita trascorsa nella terra natale. La ricorrenza dei Santi Patroni di Fiume è stata in questo senso un motivo in più per stare assieme con la presenza non solo di flurnani, ma anche di una bella rappresentanza di polesani, di istriani e di dalmati. Come per San Tomaso. gli esuli delle città tradite si sono ritrovati a fianco dei...

Il nazionalismo slavo è una delle cose più violente con cui ci siamo scontrati nel maggio 1945. quando, mentre ci attendevamo che la fine della guerra ci portasse finalmente la liberazione da ogni totalitarismo. le nostre terre furono occupate dalle formazioni di Tito. Probabilmente anche una occupazione da parte di un regime comunista italiano — quale quello che la dura presa di posizione del Governo militare alleato impedì prevalesse in Italia — avrebbe avuto su di noi un impatto disastroso; però ciò che allora venne più in evidenza fu...

Da Roma a bilione Programma del viaggio a Trieste nel quarantennale dell'esodo. Partenza da Roma la mattina di venerdì 18 settembre p. v. in autocorriera, colazione al sacco; arrivo in serata a Bibione presso Latisana; cena e pernottamento all'albergo Ariston». Sabato e domenica mattina sveglia alle ore 7, partecipazione alle manifestazioni di Trieste con rientro serale a Bibione. Lunedì mattina partenza per il rientro a Roma. costo è di lire 250.000, esclusi i due pranzi di sabato e domenica. La prenotazione con un acconto di lire 50.000 al...

Noi siamo i soliti agitatori, gli irriducibili, e quando ci si chiede dl rievocare il passato delle nostre terre. lo facciamo solo se ci é possibile pensare al futuro. Perché non sappiamo. né vogliamo. rassegnarci. Pino Manzoni — l'ho ritrovato nel ricordo di Carlo Mazzantini, nel suo A cercar la bella morte — portò la sua disperazione all'estremo. e non fu il solo, non volendo sopravvivere alla fine della sua Zara. Non voglio qui discutere intorno al supremo atto di coraggio; accetto il gesto. avendo conosciuto il protagonista. Non diverso...

Sotto il titolo Due volte maestro Piero Buscaroli inizia cosi su II Giornale. di Milano del 5 giugno scorso il ricordo dedicato al giurista Giovanni de Vergottini: Temo che siano rimasti pochi i turisti provenienti dall'Italia capaci di riconoscere in una degradata Porec l'altera Parenzo che. datasi a Venezia alla metà del Duecento, le restò fedele (-Ti con nu, nu con ti-) fino a Carnpoformio, per poi passare. con la sua provincia, dall'Austria all'Italia e infine alla repubblica jugoslava di Croazia. Quelli che in una cappella della...

Seconda parte Mentre procedono i lavori d costruzione e di sistemazione del Cantiere dello Scoglio Olivi ed anche quelli di ampliamento dell'Arsenale, al Kaiser faran no seguito. nell'arco di tempi che va dal 1856 al 1918. altri 67 unità di superficie, compre se fra le 71 tonnellate delle torpediniere numerate e le 8.341 della nave di linea Babenberg a titolo di curiosità, ricordiamo che l'ultima unità da guerra d superficie costruita fu il posa mine Chamaleon. di 1165 tonnellate, nel periodo 1912-1914 Sempre a Scoglio Olivi venne costruiti...

Gruppi al mare negli anni spensierati a Pola, nelle foto che ci ha fornito Luciana Zanolli avendole recuperate dall'album del compianto marito

La storia del giornale è costellata di tentativi per cercare di realizzare intese di collaborazione con vari organismi associativi, avendo presente una finalità di reciproco vantaggio. I riscontri sono stati deludenti, nonostante che poi a parole venga sempre vagheggiata l'aspirazione unitaria, senza mai dire dei rifiuti /inarco ai piccoli passi in avanti in quella direzione.

Terza parte Continua Francesco il suo racconto: -Oneste perle sono ben più grandi di quelle che cominciarono a trovare giù alla Baia dei Pescicani verso il 1850. Era quasi un giuoco, poiché bastava raccogliere le conchiglie a bassa marea. Infatti, tanto era facile che ben presto non se ne trovarono più e i pescatori cominciarono a spingersi sempre più a nord alla ricerca di nuovi banchi. E li trovarono nella Baia di Nichol; le conchiglie erano di dimensioni maggiori, ma si trovavano soltanto ad una certa profondità, cosicché divenne...