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San Tomaso australiano In duecento a Melbourne 26/12/1987
Riceviamo questo telegramma: «Meraviglioso! San Tomaso accoglie a Melbourne duecento polesani e corregionali al primo raduno australiano. Segue scritto. Buone feste». [Piccoli)
Pagine sottoluce Risvolti romeni - Lucino 26/12/1987
Si torna a leggere in questi giorni di ciò che bolle nella pentola del comunismo in Romania. Vien allora la voglia di riprendere in mano il libro Il dicembre del professor Corde, in cui Saul Bellow racconta le esperienze fatte a Bucarest da un intellettuale che accompagna la moglie, romena, ad assistere la madre morente. Uno spaccato nel mondo complesso dell'Est, ancora percorso da qualche fremito evocativo della Mitteleuropa, entro un greve sistema persecutorio. Bellow appunta i suoi strati su ciò che si fa contro l'uomo da un potere...
OLTRE CONFINE PIÙ che un Rambo 26/12/1987
Allorché Aziz Keljmendi uccise nella caserma di Paratie 4 commilitoni e ne ferì diversi altri, la stampa jugoslava fu tutta impegnata a chiarire che si trattava dell'atto d'un folle, ancor. ché militante nell'area del separatismo e nazionalismo Milanese. Poi trapelò che l'autore della strage proveniva dai ranghi della politica. Adesso si apprende che sono stati incriminati otto militari per concorso nell'omicidio. Quindi, non un isolato Rambo kosoviano, bensì una concertata azione terroristica verso i compagni militari serbi.
La lingua tagliata 26/12/1987
In Croazia si vuole che negli asili delle minoranze nazionali ci sia l'uso paritetico della lingua croata. Sara il colpo di grazia per le scuole materne italiane, dove si sta già verificando l'indebolimento nell'uso della lingua italiana. E' stata pubblicata una monografia su Isola d'Istria, in lingua slovena con breve riassunto in italiano. E' stata promessa la Traduzione in italiano, quando ci saranno i soldi. Intarsio alla presentazione, pur nulla costando, non à stata detta neppure una parola in italiano.
LA CODA DELL'OCCHIO Lacrime e sorrisi - Viudut 26/12/1987
La psicosi da caposaldo funziona ancora per chiedere sostegni per l'economia goriziana. Nel contempo si vogliono i rinforzi dell'apertura confinaria. Tra lacrime e sorrisi non si avverte quale sia il comportamento più adeguato per uscire dalla provvisorietà permanente. Viudut
I GIORNI DEGLI ESULI Cosa cantavamo - Fulvia Soster Giusti 26/12/1987
Sono nata a Pola tanti anni fa. So che tra noi ci sono molte persone non più giovani, che, come me, amano ricordare le vecchie canzoni apprese a scuola o negli anni successivi. Ho sempre nel ricordo il maestro Magnarin mentre si sbracciava ad insegnare canto a noi bimbe della scuola «Alessandro Manzoni.. Ebbene, di quei canti ne ricordo parecchi e mi ha fatto piacere che fossero ricordati pure sull'Arena (brava Silvana Battistella). Qualcuno però noi sfugge, non ricordo le parole, e ciò mi rincresce perché il poco che ricordo piace molto ai...
Giogar a manete - Marisa Rimbaldo 26/12/1987
Ve ricordè le manete? Anche quele iera balete, de saso magari, ma balete. Mia mama e mie sia me conta quanto giogar che le ga fato ai sui tempi. Prima distrigar, diseva mia nona, po' giogar. leva dei periodi de l'ano che ogni momento dela giornata e ogni posto iera bon per ste gare de monete: i pianerotoli, la corte, specialmente in spiagia su quei bei lastroni de piera bianca e lisa del Bianco dela grata dei Boemi de Saccorgiana, sule terasse de Stola o Valsaline. Anca mi go giogét un poco con ste manete, ma me pestavo sempre i diti,...
Soliloqui - Aldo Vallini 26/12/1987
OBLIO Stirpe leale e orgogliosa che può dissolversi nel nulla. Sradicata dalla sua terra, dalle sue lontane origini che si confondono nella storia e che di essa fanno parte. Creature disperse nel mondo, legate tra loro da legami profondi, consapevoli di lasciare alle nuove generazioni una ben fragile eredità. Esse non possono radicarsi negli ideali, nell'amore, nei ricordi. negli affetti di questa nostra terra. Siamo foglie disperse da vigorosi venti, piuttosto che semi che generano nuovi frutti. L'uomo più che la morte teme l'oblio. Non...
DALL'AMERICA - Mario Vlacci 26/12/1987
La Vita così XE GIORNI DE BORA La strassina se forte la tira la sburta o la ferma e dapertuto la filtra; i copi vien so i vetri la rompi e la spalanca i porton; oh! poveri oci che spolveran. Chi se meli in riparo ma xe chi la devi afrontar; xe giorni de bara ma cosse se poi far; nessun sa fermarla eild la fa disperar. Chi fa in tempo de guentarse chi sbrissa in culada chi ridi e chi se lagna chi cori de qua chi scampa de là oh! che sventolada. A chi ghe scala el capel xe chi prova a ciaparlo restando con tanto de naso se vien uri...
Nel quarntennale: Di noi e tra di noi - Alfredo Magnarin 26/12/1987
E giusto e opportuno esaminare quanto dicono i responsabili delle nostre organizzazioni. per distinguere quelle che sono solo belle e studiate parole dalle seppur difficili proposte concrete, se si vuoi dare motivo alla nostra generazione di inculcare in maniera indelebile a figli e nipoti l'orgoglio di una discendenza di esuli. Paolo Barbi, dopo aver reso omaggio ai suoi collaboratori, non dimenticando pupilli e vassalli, constata che la comunità giuliano-dalmata è ancora viva. Si potrebbe chiosare il tutto con la mesta osservazione che le...

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