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Al Grand Prix delle elezioni 30/06/2003
segue dalla prima E' il caso che si prenda coscienza delle nostre responsabilità per le "mancate fortune" di ieri e di oggi senza, tuttavia, fame una tragedia. Sono convinto che i nostri problemi non potranno mai avere una soluzione di padre "ma solamente di "ampia intesa nazionale", come pure che destra e sinistra siano parimenti consapevoli che la persistenza degli stessi costituisca un freno allo sviluppo di proficue relazioni con gli Stati vicini e debbano, quindi, essere alla fine in qualche misura rimossi. Concludendo, credo ci rimanga...
RIC ORDANDO GLI AMICI Eravamo in tre 30/06/2003
Didascalia:I tre amici con al centro Arcadio Eravamo in tre, io Livio, tu Arcadio e Fulvio. Eravamo cresciuti insieme, prima a scuola, poi separati dai bui anni della guerra. Quindi insieme a lottare per evitare l'irreparabile perdita della nostra Terra, della nostra Citta che ci aveva visti nascere e crescere. Quanti ricordi caro Arcadio, belli ma spesso dolorosi come l'inevitabile separazione, quando, privati della nostra Terra ce ne andammo raminghi per l'Italia alla ricerca di un accogliente rifugio. Tu assieme a me, al mio rientro a...
La scelta di un eroe…- Matteo Fabris 30/06/2003
SEGUE DA PAGINA 3 Poco dopo si udi una detonazione, il valoroso Comandante, l'eroe, il fiero combattente, si era ucciso. Egli lasciò una commovente lettera per la madre: Mamma carissima, quando riceverai questa mia lettera, saranno successi dei fatti gravissimi che ti addoloreranno molto e di cui sarò il diretto responsabile. Non pensare che io abbia commesso quello che ho commesso in un momento di pazzia, senza pensare cd dolore che ti procuravo. Da nove mesi ho molto pensato alla tristissima posizione morale in cui MI trovo, in seguito...
Lettera ai commilitoni della Repubblica sociale 30/06/2003
SEGUE DA PAGINA 3 Anche per le nuove leve (chiamate alle anni) era un principio d'onore battersi contro chi voleva a tutti i costi impossessarsi del territorio, come più tardi, con l'aiuto degli alleati, gli slavi l 'hanno fatto. I1 coraggio, però, non è‘., di tutti! Molti sono rimasti alla finestra, altri hanno preferito aggregarsi al carretto del vincitore, anzi aiutandolo a "scovate" chi aveva rivestito il grigioverde; le delazioni non si contano anche da chi, tramite queste, voleva _tale carriera politica o trarne benefici immediati e...
FLASH Centesimo viaggio del Papa.. 30/06/2003
segue da pag.1 "Siamo molto addolorati che nel programme ufficiale in lingua italiana del viaggio del Santo Padre in Croazia i nomi dei luoghi vengano ripetutamente indicati non con i loro originali nomi antichi e classici di FIUME, RAGUSA e ZARA bensi unicamente con le loro traduzioni in lingua croata" si legge nell'appello, che ha proposto almeno l'adozione del toponimo bilingue. Un appello che ha avuto qualche effetto, dato che gran parte dei media, a cominciare dai telegiornali, hanno adottato quasi sempre il nome in croato, accompagnato...
Arte & Coltura a cura di Piero Tarticchio Un colpo d'ala sulle belle costruzioni che segnarono... 30/06/2003
Didascalie: Sopra: Una veduta dell'Hotel Riviera in una immagine scattata ai primi anni del XX° Secolo. Sotto due foto del Kasino Marine, a destra la sale di lettura e a fianco la sale da pranzo degli ufficiali Una signora mia vecia amica -de quele che no se pol dirghe de no- la me gat dito: tante volte xe sta scrito e gavemo Leto de tute le lnacchiette" dei nostri concitadini (Voletta, Maria matt quel povero diavolo che fazeva batuda per ling. Brussi, ecc); no scat bel striver anche dei palazzi e delle Wile che vedevimo nelle nostre...
Un ricordo del caro zio – foto 30/06/2003
Lo possiamo giustamente ricordare con grande affetto, per la Sua rara bonta, disponibilità cordiale accoglienza sempre spontanea e per la Sua innata moralità. Lo zio RICO ci ha lasciato serenamente, alla venerabile eta di 96 anni, amorevolmente assistito dalla figlia IOLANDA nella Sua casa di CHIAVARI in provincia di Genova. A Chiavari infatti si era trasferito da Milano, dopo il meritato collocamento in pensione, da oltre venti anni. Aveva nuovamente ritrovato la gioiosa, desiderata veduta dell'azzurro mare, motivo primario, che gli...
Il massacro di Lipa 30/06/2003
SEGUE DA PAGINA 3 I criminali tedeschi, certamente coadiuvati dai fascisti„ tentarono di nascondere l'eccidio„ facendo brillare della dinamite e coprire cosi le prove del misfatto, ma i sopravvissuti, grazie al fatto che quel giorno non si trovavano in paese, poterono raccontare l'accaduto. Si calcola che del 300 abitanti di Lipa solo una trentina di persone rimasero vive principalmente i ragazzi che pascolavano il bestiame nei dintorni o i giovani che erano in bosco coi partigiani o quelle poche persone che, pur essendo domenica, erano...

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