Gentile Direttore, sono figlia di un’esule vostra fedele abbonata. Mia mamma, con i propri genitori fuggì da Pola nel ‘47 e trovò - cosa capitata a pochi - un’accoglienza in molte occasioni solidale in una città storicamente comunista: Livorno. Le scrivo, non per raccontarLe la sua storia ma per farLe leggere ciò che ho inviato al giornale “Primapagina” - settimanale di Crema (dove risediamo) teoricamente senza influenze politiche - in esito ad un articolo di critica all’istituzione del “Giorno del Ricordo”, apparsovi lo scorso 18 Febbraio....

Riassunto per s’ciarirse le idee. Tuto xe sucesso ne la amena borgata villa Clapcic. La sedicenne Femy, per indigenza familiare, la ga dovesto andar a far la serva nel vecio castel del sior conte fio. Dove che da tempo la tuttofare iera la Jadranka, un toco de dona de bele forme anche se no più de primo pelo. Una note de bufera, drento e fora del castel vien l’incontro fortuido, ma no per questo poco gradido, tra el sior conte fio e la Femy. Al fracasso dei toni e dei lampi no resta gnente de intiero. La Jadranka vien spodestada e butata...

Il processo di recupero della memoria storica portato avanti negli ultimi anni attraverso gli innumerevoli convegni e tavole rotonde, interventi su quotidiani e riviste e nuove pubblicazioni, processo che ha visto l’approvazione di una nuova legge che istituzionalizza gli eventi e il ricordo dell’Esodo e conclusosi nelle manifestazioni in occasione del Cinquantesimo anniversario della firma delMemorandumdi Londra e del ritorno di Trieste all’Italia, si è andato a delineare come volontà da parte della società italiana di costruire una memoria...

Sono passati 31 anni da quel giorno di fine aprile. Ed ora sono qui con la stessa età che papà aveva quando ci ha lasciato e con tanto rimpianto per quello che non sono riuscito a dirgli e da lui ascoltare. Tanti i ricordi. Eccolo a Pola, Caporedattore al “Corriere Istriano” di Achille Maracchi, poi Direttore dello stesso giornale dopo il 25 luglio del ‘43. Rivedo l’irruzione in casa,di notte,delle SS di Prasch, il suo arresto, le lunghe file per portargli il cibo allo spioncino del carcere di “Via dei Martiri”...;la sua fortunosa...

Perché dalle vecchie guide toponomastiche della Citta di Pola risulta che il Comune aveva dedicato una via a Pietro Tradonico nel Centro storico, da via Abbazia a vicolo san Nicolò e a Pietro Polani il vicolo che va dal Foro a Largo Porta del Torchio? Erano entrambi Dogi: Pietro Tradonico (838-864) e Pietro Polani (1130-1148) discendenti da famiglie oriunde da Pola. Il Doge o Duca fin da allora era il più alto Magistrato della Signoria, con incarico vitalizio, soltanto in casi particolari poteva essere costretto a lasciare o ad abdicare....

Disegno di Gigi Vidris Un giorno de carneval dopo sessant’ani de assoluto silenzio -“Bepi, cos’te disi de questo mio titolo?”- -“Nane, che ne la realtà xe assolutamente vero, però me par un po’ cativel...”- -“Bepi, te se ga messo a far l’avocato del diavolo? No te te ricordi più,che quando te xe vegnù da questa parte e i te ga acolto a spudoni in facia e i te ga dito: “sporco fascista, che abbandoni il paradiso titino, chissà per quali loschi scopi!”- -“Nane, la guera iera apena finida, i odi de parte iera ancora al calor bianco e i rossi...

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA Inconcepibile che in tanti siano del tutto dimentichi che l’Italia di oggi non è quella di ieri e che sia stata tra i principali supporter - giustamente, mah! - delle aspirazioni democratiche ed europeiste dei nostri vicini. E non è tutto. Oltre confine è stata, altresì, avviata una operazione di “contromemoria”, con la richiesta della istituzione del “Giorno del ricongiungimento delle Città rivierasche alla Madrepatria slava”. Fra le tante celebrazioni che si potevano immaginare, questa è veramente grossa e senza...

Rettificato il disservizio nel software all’Inpdap per l’accesso di iscritti e pensionati nati nelle provincie istriane e dalmate di CarloMontani Gli anni passano,egli esuli giuliano dalmati sono sempre meno giovani, ponendo in primo piano problemi pensionistici di varia natura, che implicano discriminazioni peggiorative e trattamenti di palese iniquità, illustrati più volte nelle sedi competenti,ma rimasti puntualmente in lista d’attesa. Tornare a parlarne, quindi, non deve sembrare un atto di noiosa insistenza, ma un preciso dovere nei...