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Leandro i Sergio Rusich - foto 30/08/2006
Leandro camminava di buon passo lungo la riva, era già oltre il molo S. Tommaso, all’altezza del ponte di ferro che immetteva nel cantiere Scoglio Olivi, quando dovette fermarsi per riposare. Sì, è vero, i due borsoni di paglia intrecciata gli avevano indolenzito le braccia e tirato giù le spalle, ma non era questo il problema, si domandava dove andava a quell’ora a far commercio. Il vecchio Stipanovich gli aveva assicurato che tutto era predisposto e quindi poteva presentarsi con la massima tranquillità nel ristorante del...
Giardinagio per forza no val ‘‘na scorza - di Patrizia Pescatori - foto 30/08/2006
Anch’io ho il cuore a forma di Istria, come diceva G. G. Fiore. Così ho cercato di ricostruire un piccolo angolo d’Istria sulle colline romagnole dove vivo. Con la vista del mare tra gli ulivi, i campi di sorgo rosso, quando è la stagione, l’illusione è quasi perfetta. Naturalmente ho tantissimo lavoro perché quando arriva la primavera tutte le piante prosperano, sia quelle ottenute con talee dai rametti delle piante madri presi a Verudella, a Saccorgiana e dintorni, sia ancor di più quelle selvatiche seminate con le ...
Diserzioni durante la Prima Guerra mondiale - di Anteo Lenzoni 30/08/2006
Nel corso della Prima guerra mondiale, con l’entrata nel conflitto dell’Italia, si verificarono molte diserzioni di giuliano dalmati arruolati nelle forze armate austro-ungariche. C’era chi disertava per evitare il fronte, altri per arruolarsi nelle forze armate italiane. Le diserzioni avvenivano via terra, le più facili, non esistendo barriere confinarie; via aria e via mare le più rischiose. La più rocambolesca fu quella del polesano Francesco Domat, sottufficiale capo silurista della marina austro-ungarica che il 5 ottobre ...

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