SEGUE DALLA PRIMA PAGINA Non è un caso che la delibera sia stata adottata a poche settimane di distanza dai fatti occorsi presso la cosiddetta foiba dei colombi, nelle immediate vicinanze del confine con la Slovenia, dove un gruppo di esuli istriani si era recato per deporre un fiore e recitare una preghiera in memoria delle Vittime, ricevendo gli insulti di un folto gruppo di esagitati con tanto di stella rossa sul cappello e, quel che è peggio, dovendo rinunciare alla propria iniziativa pacifica, nonostante la presenza della polizia...

Anche questa era l’Istria - La Divisa Nell’anno scolastico 1939/40 frequentavo la IV elementare a Valle. La maestra era la signora Carboncini; veniva tutte le mattine con la corriera da Rovigno per fare scuola. Un giorno arrivarono alla scuola, mandate dalla GIL di Pola, delle divise da “balilla” da distribuire agli alunni. La maestra disse ai ragazzi che avevano già in dotazione una divisa di portarla all’indomani a scuola. Il giorno dopo inizia la distribuzione e ad un certo punto la maestra ne dà una nuova al mio amico Giorgio e gli dice...

Cara mamma, con cinque figli sei partita esule, per quella Patria che mai vera madre fu, né tua né mia. Profuga raminga per i campi altri tre figli ti son nati. Natale, Pasqua e tutti i compleanni... Ricorrenze? Festeggiamenti? Non ricordo! Sento la tua voce, mamma; dice: “Vienimi a trovare ”. Ancor non son venuta al camposanto. Era un Natale quando partisti per l’eterno; riposa in pace Tu che patito hai l’inferno. Dicevi: “Era per via della guerra ”; “È che era tempo di guerra”; “Quando era la guerra ”; “Nella prima guerra mondiale ”;...

Il 12 giugno 2009, con buona partecipazione di Autority cittadine, di rappresentanti delle Associa zioni Combattentistiche e d’Arma e di Triestini, per lo più Esuli istriani, promosse dall’Unione degli Istriani e dalla Lega Nazionale con l’UGL - Polizia di Stato, si sono svolte a Trieste le celebrazioni per ricordare il 64° anniversario della Liberazione di Trieste dall’occupazione jugoslava (1° maggio - 12 giugno 1945). In mattinata, nel Parco della Rimembranza, il primo momento toccante con la deposizione di corone davanti al Monumento...

Dario aveva diciotto anni, era studente universitario. Amava Trieste, la sua citty, la voleva libera e, naturalmente italiana. Amava il Tricolore. Con altri giovani (e non solo giovani) il 30 aprile 1945 aveva partecipato all’insurrezione. Don Edoardo Marzari, presidente del Cln, l’aveva ordinata e gli uomini del Corpo Volontari della Liberty, dopo una giornata di scontri, avevano preso il controllo della citty. Trieste non era più sotto lo straniero tedesco e la guerra era finalmente finita. Era il momento di festeggiare ed attendere...

L’INCONTRO La poesia diILianaNDeMLuca? Lana d’aculei - foto La scrittrice ha presentato con Dal Covolo il suo ultimo libro «Della buona ventura», il volume dedicato a Dante e Caravaggio

le, la raccolta di testimonianze e le mostre che sono state proposte – ha detto – le stiamo facendo da sempre e continueremo a farle. Acquistare beni in Istria dipende dalla volonty, sensibility e disponibility dei singoli. Personalmente sono contrario a ricomprare ciò che mi è stato rubato. Questo non significa che oggi non torno volentieri in Istria. Non ho nessuna pregiudiziale a riavvicinarmi a quella realty. Ma, come accetto i punti di vista di chi vive dall’altra parte, pretendo che vengano accettati i miei, che non si manifesti...

Una lettera apparsa sulla rubrica Segnalazioni de Il Piccolo di Trieste lo scorso 17 maggio sosteneva che Ferdo Bidovec, Fran Marušic, Zvonimir Miloš e Alojz Valencic morirono «per la nostra libertà» e che a loro va dunque espressa «perenne gratitudine per il sacrificio che essi hanno compiuto per noi». In realtà questi quattro giovani cittadini italiani di lingua slovena, dopo un rapido processo, furono condannati a morte il 5 settembre 1930 dal Tribunale Speciale per la Sicurezza dello Stato, riunitosi a Trieste, e fucilati la mattina...