Foto 1 Le origini di Pola si confondono con le leggende della preistoria. Una, la meno attendibile ma la più bella, è quella di Giasone figlio di Esone e di Alcimeda figlia di Nettuno. E' una storia triste ed eroica nel Contempo, ricca di amirevoli spunti e di tragedie immani. Val la pena di ricordarla, anche a chi la conosce. Giasone, spinto dà uno zio che voleva usurpagli il trono, partì alla conquista del Vello d'Oro. Era questa la pelle del montone che Frisso ed Elle avevano cavalcato sul mare nella loro fuga da Jolco. Elle cadde ed...

Malborghetto, agosto " Come si vede che non capite niente dei problemi di una !ami. glia ": coni queste parole un po' brusche e poco, lusinghiere per noi ci accolse la direttrice della colonia Di Malborghetto, non appena ci fummo presentati; ed effettivamente aveva ragione. Non si va in, visita da un amico quando questi è occupato ad un trasloco; casi non si va a visitare una colonia nel periodo di trapasso dal primo al secondo turno. D'altro canta va, a nostra scusante il fatto che per poter visitare la colonia, tanto egregiamente allestita...

L'ex palco reale al Politeama Ciscutti è riservato al... podestà Franjo -Neffat. Dicono maliziosamente a Pola che lui, la moglie e la parentela, ogni qualvolta scendano nel palco hanno cura di spingersi tutti in gruppo a ridosso delle balaustre per farsi notare. Ma la gente mostra loro le terga, e Sorride di questa loro ambizionicella borghese

Viareggio 30.8.48 Cara Arena Ancora nell'ottobre del '46, quando ormai si sapeva, che ben presto avremmo abbandonato Pola, la Lega Nazionale bandì un concorso per posti gratuiti nei convitti nazionali per studenti e studentesse giuliani. Molti' fecero i documenti ma ben pochi partirono; quando infine nel gennaio del '47 si venne in Italia si udì nuovamente parlare di questi convitti gratuiti e infine poco tempo fa, un articolo apparso sull'Arena invitava gli studenti giuliani dai 9 ai 12 anni, a fare le domande per l'ammissione a detti...

Ero stanco; mi sentivo il corpo pesante, le gambe legnose ed un gran desiderio di sdraiarmi, di riposare. La mia mente funzionava come un meccanismo al quale non m'era più possibile imporre la mia volontà. Tutto ci passava dentro come in una macina, dalla quale si sa in anticipo che cosa se ne potrà estrarre. Quando mi gettai sul letto, sentii un rilassamento confortevole per tutto il corpo; svaluti in un calore benefico di tranquilla incoscienza. Che giornata! Ero stato chiamato in prefettura; un funzionario dalla faccia uguale ed...